La politica estera di chi non guarda con chi tratta, ha dei limiti.Si sa che i dittatori spesso sono interlocutori ottimali, ideali per fare buoni affari: non ci sono parlamenti, stampa, un'opinione pubblica da accontentare.Loro decidono, comprano, vendono e non ci sono critiche: se ci sono corrotti, se ci sono intrallazzi, sperperi, inquinamenti nessuno può protestare.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
Rubriche di Notizie News
- ambiente
- arte
- Capuana
- comunicato stampa
- comunicato stampa wwf
- crimine
- cristianesimo e persecuzioni
- cristianesimo e persecuzioni Nigeria
- cultura
- ebook
- economia
- economia borsa
- estero
- Giacomo
- Giovanni
- giustizia
- gusmaisterrossi
- internet
- lavoro
- Leopardi
- libri
- notizie utili
- Pascoli
- poesie
- politica interna
- proverbi
- racconti
- Salmi
- salute
- sciagure
- scienza
- scuola
- società
- sport
- storia
- vangelo
- Vangelo secondo Marco
- Vangelo secondo S. Matteo
- video
5 lug 2010
011 Gheddafi, vecchia volpe.
Come è stato possibile che un individuo simile possa mantenere il potere nella sua spopolata terra, quasi totalmente desertica?Un tempo la Libia fu definita uno scatolone di sabbia, oggi c'è ancora del petrolio che fa gola anche a noi italiani.
010 Gheddafi, il dittatore dai molti volti
I guai stanno con chi ha trattato con questo signore e non si è ricordato dell'atteggiamento che ha sempre avuto questo personaggio: è stato implicato in fatti gravi di terrorismo in passato, ha scacciato gli italiani dalla Libia, è pure un dittatore che prima era legato all'Unione Sovietica.Le sue affermazioni hanno fatto riempire le pagine dei giornali, pure con un certo senso di ironia verso questo signore molto strano, oso dire insolito, quasi......
009 Internet sul lavoro, la privacy va rispettata
La sezione Lavoro (sentenza 4375) ha respinto il ricorso della Recordati contro la reintegra disposta in favore della dipendente Caterina L. : la signora non sarà licenziata, ma riammessa.L'accusa affermava: "….....era emerso che la durata dei collegamenti, salvo uno, era stata di pochi minuti e che l'accesso ad Internet era avvenuto, non di rado in pausa pranzo".
008 Le complicità morali nell'olocausto armeno
Tutti possiamo diventare complici indifferenti di deportazioni e morti “causate involontariamente”, come si giustifica la Turchia ancora oggi, tali da essere dei carnefici con le mani pulite.La verità storica deve sbucare ad ogni costo, basta con le ipocrisie: i morti hanno diritto a una sepoltura, al lutto, quantomeno noi abbiamo diritto a capire che certe scelte provocano morte e patimenti tra innocenti.La Turchia, se vorrà entrare nella comunità europea, dovrà ammettere questo orrendo crimine: non si può accettare in Europa uno Stato che nega la verità su fatti così gravi, ne va della sicurezza di tutti.
007 La storia non ancora scritta sul massacro degli Armeni
Armeni, il genocidio.Anzi ancora oggi non rientra ancora tra le notizie interessanti in molti giornali.Ricordare i morti dei massacri serve a capire le motivazioni e ad evitare futuri genocidi: questo non riguarda solo gli armeni, ma pure anche i popoli responsabili di tali crimini.
006 Il massacro dimenticato per motivi diplomatic
Fu uno di quei fatti terribili della storia che passarono nell'indifferenza degli storici ufficiali, quelli che poi scrivono, o dettano le linee guida dei contenuti dei libri di scuola.Tanta vergogna poi dovrebbe provare la stampa Occidentale, che si asservì a questo oblio: il dolore terribile delle donne armene violentate, trattate come schiave sino alla morte, gli uomini fucilati, i bambini morti di fame nella deportazione che li trascinò sino alla Siria, in pieno luglio, tra popolazioni ostili, tra abusi e maltrattamenti non rientrava nelle linee editoriali delle testate.
004 L'assolutismo turco
Una Patria, una lingua, una fede sotto un unico Stato è il principio che prevalse in mezzo mondo, che si può tradurre in Dio, Patria e famiglia.La scelta di dimenticarsi di questo primo grande massacro fu imposta dalla necessità di contenere l'avanzata sovietica ai confini dell'Anatolia: così si sostenne il regime laico, quasi anti-islamico che nacque, scordandosi della vicenda armena.
003 Armeni, etnia annientata
Erano esperti nei commerci e nelle attività finanziarie, come gli ebrei in Europa venivano visti come i nemici della nazione ospitante, sempre pronti a tradire la Patria: la causa scatenante del genocidio non fu quella religiosa, anche se a livello popolare questo contribuì non poco a non mostrare pietà di questi poveri armeni.Fu il nazionalismo laico, militaresco che favorì lo sterminio di uno o due milioni di persone: fu il primo dei genocidi del Novecento e pochi si accorsero che era frutto di una visione dello Stato assolutista.
002 Armeni, popolo perseguitato.
Quella era la loro terra molto prima che nascesse l'Impero turco.Il motivo del genocidio è tutto di stampo occidentale: erano una nazione considerata ostile, non amalgamabile a quella turca, di fede cristiana e con una propria identità linguistica, culturale, religiosa differente da quella della maggioranza della popolazione.
Iscriviti a:
Post (Atom)