7 lug 2010

079 Le foibe, il massacro scordato

Le foibe di Istria sono uno degli argomenti storici “proibiti” ancora al giorno d’oggi: le truppe di Tito entrarono il 1° maggio del 1945, a Trieste, successivamente a Fiume e a Pola.
Il primo massacro avvenne dopo la rivolta popolare che seguì l’8 settembre 1943, che in Istria divenne subito sommossa anti-italiana: in genere a pagare furono gerarchi fascisti e anche qualche criminale di guerra, oltre ai soliti innocenti, come capita in quelle occasioni tragiche.
Quanti furono i morti?994 furono le salme ritrovate nelle foibe e nei pozzi minerari, 326 le vittime certe, ma non riesumate.Le esecuzioni presunte furono 5.643 in base a segnalazioni locali, mentre furono 3.174 i morti nel campi di concentramento.

078 Emma Bonino e le pensioni

Si vuole un partito puramente laico?
La scelta infelice di presentare alle elezioni della regione Lazio la cara Signora Emma Bonino, quella che insultò i lavoratori italiani dichiarando che non vogliono più fare certi lavori.Le strade italiane sono zeppe di disperati, c’è chi si suicida.
La cara signora vuole far lavorare tutti sino ai 65 anni se non oltre, donne comprese, seguendo la linea della Confindustria.Il Pd non è il partito erede delle lotte sociali per i diritti dei lavoratori?

077 La Chiesa e la politica

La Chiesa è in campagna politica, oppure ci sono gruppi economici e politici che la vogliono allontanare dalla politica?
La Santa Madre Chiesa è sempre stata dentro a interessi e commerci, non solo spirituali, ma in questo caso l’attacco è stato sferrato da quella stampa, che è giusto ricordare, in mano a potentati economici e politici.Dietro ogni giornale italiano ci sono i finanziamenti privati di grandi aziende, dello Stato, tramite i partiti o le correnti di partito che li sostengono.
La stampa è libera in Italia?Sì, la fate esistono e gli asini volano.

076 Giustizia e politica

Avremo un altro scontro tra magistratura ed esecutivo, dove da una parte si parlerà di persecuzione giudiziaria a fini politici, dall’altra di corruzione dilagante in ogni angolo del potere.Forse, per essere tranquilli che la corruzione, il peculato, vizi italiani, incalliti nei decenni della Prima Repubblica, vengano limitati, bisogna condannare con pene esemplari al carcere duro qualche colpevole.A quanto pare questo non avviene: lo strano sta nel fatto che non ci sono mai colpevoli che finiscano per anni dietro le sbarre a pagare, dopo le condanne diventate esecutive.Questo è uno dei misteri italiani.

075 La mafia di Silvio, vero o falso?

Silvio è un mafioso? E’ un complice? E’ un uomo d’affari che non si vergogna di trattare con le organizzazioni criminali?Chi altro tratta con i criminali che hanno avvelenato l’Italia?Serve molto di più dei sequestro dei beni alle cosche perdenti, occorre una rivoluzione della dignità delle persone, che deve tornare un valore: basta con la sudditanza ai potenti.

074 Le orge e le coperture giornalistiche

Comunque la cosa pubblica italiana puzza sempre più di orge di gruppo, come un potere imperiale in decomposizione, ma che non vuole morire: sapere, sempre se è vero, che i nostri soldi, di contribuenti tartassati finiscono in puttane non ci rende allegri.Per fortuna c’è Emilio Fede che ci riassicura e ci consola con il suo TG4: beati i fessi, almeno non soffrono troppo.

073 La Patria Italia non si deve toccare?

Il nostro poco popolare presidente crede che ci siano molti che lo ascoltano?Le teorie volgari, ovvero del volgo, quindi del popolo, si possono prendere con le pinze, ma sono interessanti, altrimenti si rischia di scivolare nella retorica delle commemorazioni ufficiali.

072 Presidente della Repubblica e giochi di parole


Il nostro presidente ex comunista, del vecchio partito comunista italiano, oggi ci vuole dare una lezione di storia, criticando le critiche contro tutta quella retorica patriottica, ridondante, che ha stancato, annoiato, fatto addormentare generazioni intere, oppure ha spinto verso guerre assurde, per un patriottismo spesso anche nemico della democrazia.

071 Delinquenza e crimine dilagante

La cultura del più forte, che prevale proprio nelle periferie degradate, tra miseria, famiglie sfasciate, droga e puttane, stanno dando i loro frutti, ma non è colpa della povertà economica.Alla base c'è sempre un mondo che promette tutto e subito, senza virtù, ma solo ..scaltrezza: queste ragazzine sono le figlie non riconosciute di un minuscolo mondo falso e ipocrita piccolo borghese, laico e consumista: loro hanno la “virtù” di essere delle puttanelle schiette, altre sono false come le zoccole di lusso.

069 Mafia e politici, uomini d'onore

Il figlio del mafioso si confessa.Il rispetto è sempre dovuto a certi pezzi da novanta: "Per l'arresto di Riina i Carabinieri ebbero un atteggiamento di rispetto per famiglia".Il tesoro accumulato deve essere salvato a tutti i costi, anche trattando con lo Stato: "Mio padre riteneva indispensabile il coinvolgimento di Violante nella trattativa, perché poteva garantirgli la salvezza del patrimonio”. Pure i sequestri del patrimonio mafioso seguono la legge non scritta, forse in vigore ancora oggi: solamente i boss in disgrazia possono perdere le loro ricchezze accumulate disonestamente.