Dopo gli infoibamenti gli italiani dell’Istria furono costretti a fuggire ed entrarono in Italia: furono 250-350 mila persone costrette a lasciare le loro case, la loro terra, abitata dai loro avi da sempre.In Italia il Partito Comunista, organizzò vergognose manifestazioni contro i “traditori” del comunismo: costoro furono insultati alle stazioni, trattati come reietti per decenni.
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3 ago 2010
Le foibe di Istria sono uno degli argomenti storici “proibiti” ancora al giorno d’oggi: le truppe di Tito entrarono il 1° maggio del 1945, a Trieste, successivamente a Fiume e a Pola. Il primo massacro avvenne dopo la rivolta popolare che seguì l’8 settembre 1943, che in Istria divenne subito sommossa anti-italiana: in genere a pagare furono gerarchi fascisti e anche qualche criminale di guerra, oltre ai soliti innocenti, come capita in quelle occasioni tragiche. Quanti furono i morti?994 furono le salme ritrovate nelle foibe e nei pozzi minerari, 326 le vittime certe, ma non riesumate.
La Patria Italia non si deve toccare?
Il nostro poco popolare presidente crede che ci siano molti che lo ascoltano?
Le teorie volgari, ovvero del volgo, quindi del popolo, si possono prendere con le pinze, ma sono interessanti, altrimenti si rischia di scivolare nella retorica delle commemorazioni ufficiali.
Le orge e le coperture giornalistiche
Fra 50 o 100 anni il mondo sarà molto diverso da quello che vediamo oggi: io non credo nel trionfo delle teocrazie, anzi saranno sconfitte direttamente o indirettamente da Internet.
I nostri nipoti vedranno i talebani solo nel museo delle cere?
Forse rideranno di questi vecchi barbuti guardando qualche oleografia visibile sull'Internet del futuro.
Quindi Beppe Grillo vincerà se i suoi avversari non capiranno in quale epoca vivono. sapranno capire in quale epoca vivono.
Internet e il futuro
Non tutti sono felici di questa rivoluzione, anche perché muterà il mondo in cui viviamo: io sono sempre del parere che i tentativi dei singoli governi di ostacolare la diffusione di Internet siano gesti disperati.
Fuori da Internet non c'è futuro, non c'è sviluppo economico: pure le teocrazie dovranno arrendersi, pure le ultime dittature anacronistiche.
Una ditta che non si presenta con un sito web bello, allettante, che non ha i suoi visitatori interessati non può reggere al mercato mondiale.
Un fatto è certo: stiamo vedendo lo scontro tra il mondo di Internet, che molti non capiscono e neppure sanno utilizzare, contro i vecchi strumenti di comunicazione.
Giornali cartacei, televisioni e radio hanno gli anni contati: tutti o quasi confluiranno nel sistema, entreranno nella rete.
Il nostro ribelle sta mettendo in discussione la cultura dei partiti, con il finanziamento pubblico, che era stato già abrogato da un referendum, ma “miracolosamente” è tornato tra noi, senza il nostro permesso.
Invece il nostro eroe senza macchia e senza paura lotta per …..
E' questo il punto.
Perché fa tutto questo e per chi?
E' un uomo nobile, con ideali superiori o ha alle spalle altro?
Il sistema politico italiano è antiquato, legato a interessi locali, che rischiano di soffocare l'economia nazionale.
Siamo nell'epoca delle grandi competizioni economiche globali: chi non è su Internet non esiste.
E' un idealista?
E' uno che punta in alto e pretende sempre di più?
Un fatto è certo, Beppe Grillo non sarebbe ciò che è senza le accuse e le paure dei politici, poi si trovano i soliti amici degli amici che si mettono a disposizione per poco del “sistema” dei partiti, dando spunti al comico genovese per la sua feroce derisione.
Beppe Grillo non è Lenin, né qualche altro rivoluzionario del Novecento: è solo un comico, tirato per i capelli, messo fuori servizio perché qualche stupido politicante era infastidito dalle sue affermazioni, dalle sue battute, troppo realiste per essere accettate da una classe politica legata alla logica partitica e antidemocratica.
Già abbiamo avuto in passato nella Rai un caso simile: era Dario Fo, ma il comico era tutto rivolto alla politica e per questo motivo è diventato un premio Nobel, per il rapporto che esiste tra politica ribelle e comicità popolare.
Invece Grillo non otterrà premi simili, ma infastidisce sempre più a destra come a sinistra e non perdona nessuno, neppure i ...riformatori della politica.
Esiste sempre la questione fondamentale del perché Grillo non demorde e non rientra nel sistema dei partiti.