3 ago 2010

Il rivoluzionario delle risate.
Beppe Grillo non è Lenin, né qualche altro rivoluzionario del Novecento: è solo un comico, tirato per i capelli, messo fuori servizio perché qualche stupido politicante era infastidito dalle sue affermazioni, dalle sue battute, troppo realiste per essere accettate da una classe politica legata alla logica partitica e antidemocratica.
Già abbiamo avuto in passato nella Rai un caso simile: era Dario Fo, ma il comico era tutto rivolto alla politica e per questo motivo è diventato un premio Nobel, per il rapporto che esiste tra politica ribelle e comicità popolare.
Invece Grillo non otterrà premi simili, ma infastidisce sempre più a destra come a sinistra e non perdona nessuno, neppure i ...riformatori della politica.
Esiste sempre la questione fondamentale del perché Grillo non demorde e non rientra nel sistema dei partiti.