3 ago 2010

Berlusconi, internet, il futuro e Fini, che tradisce, Grillo che ride


Fini, Berlusconi, i politici vecchi e la storia che incalza
I politici litigano per equilibri politici lontani dalla storia che viviamo.
Il governo è a rischio e Gianfranco Fini resta al limite, al confine tra maggioranza e le opposizioni: Berlusconi sa bene che i traditori possono essere molti e così minaccia gli indecisi.
Al primo sgarro, al primo sbaglio con la maggioranza che scivola sotto il minimo si va alle elezioni: tutti noi sappiamo che molti gregari dei partiti sfruttano questa posizione politica e sappiamo pure che non tornerebbero in parlamento una volta caduti in disgrazia.
Così si resta a metà del guado e della legislatura: la primavera del 2013 resta la data probabile delle elezioni politiche.
Invece a sinistra la confusione è grande: il Pd pare non volere le elezioni, mentre l’Idv di Di Pietro resta l’unico deciso a voler affrontare gli elettori.
Pure Beppe Grillo si mostra al mondo politico nazionale, certo di essere la sorpresa futura.
Così il Paese pare senza guida, con una classe politica lontana anni luce dalla realtà che avanza, con i sentimenti della gente e i bisogni sempre molto pratici mai accontentati: sicurezza, lavoro, ambiente stanno alla base delle necessità nazionali, ma pare che la politica viva di slogan facili.
Esistono due situazioni che decideranno del futuro dell’Italia, dell’Europa e del Mondo: la prima è la forza rinnovatrice che scaturisce da Internet, la seconda sta tutto nel mercato del lavoro globale.
Internet sta livellando le teste, il villaggio globale è una realtà per un miliardo, un miliardo e mezzo di persone: costoro sono l’essenza culturale del pianeta, la forza dirigenziale che avanza pure nei paesi in via di sviluppo.
Il mercato del lavoro ha al suo interno contraddizioni gravi: il prezzo della manodopera non specializzata è sempre più basso.
Certe operazioni conviene svolgerle in Paesi dove il lavoro costa poco e la moneta è svalutata anche artificialmente dalle forze economiche, dai governi.
Così molti popoli si vedono sottrarre fette di mercato che tradizionalmente appartenevano a loro: il caso dell’industria manifatturiera, sempre più in crisi pure da noi, rappresenta la conseguenza di una globalizzazione selvaggia e segnata da speculazioni folli, oso dire criminali.
La risposta sta tutta in una politica economica del contrappasso: si deve pretendere che le merci importate siano confezionate con materiale non dannoso alla nostra salute, che le condizioni di lavoro degli operai siano almeno decenti, senza lo sfruttamento del lavoro minorile.
Inoltre bisogna imporre il cambio autenticamente di mercato per le monete di certi Stati, come la Cina e non un cambio appositamente imposto, per favorire l’esportazione: questa logica monetaria è accettata da troppe società e multinazionali occidentali, che hanno trasferito le loro produzioni nell’estremo Oriente.
Se la nostra classe politica, la nostra classe dirigente non saprà gestire questi cambiamenti nella migliore delle ipotesi sarà sostituita da gente più preparata e intelligente: l’impoverimento degli strati popolari nazionali, i contrasti etnici per un’immigrazione senza regole e la rivoluzione democratica che sta scaturendo da Internet provocheranno gravi conseguenze.
Il passaggio dal vecchio al nuovo mondo si spera non sia particolarmente traumatico.
I nostri politici parlano ancora di difesa delle tradizioni, fatto in se stesso positivo, se non fosse accompagnato da settarismo.
Pure la lotta al razzismo sta a cuore di molti politicanti, come se fossimo nel Sudafrica dell’Apartheid: si vede che costoro sono fermi a una concezione politica in voga negli anni Cinquanta e non oltre.
Lo scontro vero non sarà tra razze diverse, ma tra coloro che saranno nella rete e coloro che saranno ai margini della società, tra coloro che sapranno lavorare con Internet e con le nuove tecnologie contro coloro che non sapranno premere un tasto del computer.
In pratica i fronti saranno divisi tra i sostenitori delle teocrazie, le tradizioni inamovibili e coloro che lottano per l’assoluta libertà nella rete e dei costumi.
Vincerà chi possiederà la tecnologia e la saprà usare, mentre gli altri finiranno nell’oblio della storia?
Nel passato è stato così, ma forse tutto segue logiche più complesse e i compromessi alla fine trionferanno, o per anni tutto rimarrà instabile, confuso.
Quando torneranno a casa loro i nostri vecchi uomini politici anacronistici?
Lo sapranno i nostri figli e nipoti, per ora i nostri rappresentanti parlano, parlano e non capiscono in quale secolo siano finiti.

Il problema sta nel nemico o come il nemico possa spendere milioni di dollari, probabilmente, anzi sicuramente, almeno centinaia di milioni di dollari per armi sofisticate, per addestrare in modo moderno i suoi uomini.
La domanda è sempre quella e non si ottiene mai risposta: nessuno vuole fare nomi e indirizzi.

Quindi quella afghana è tutta una guerra da capire, o se si preferisce già vista, o prevedibile: il nemico non è definibile, non lo si individua neppure e si utilizzano sempre più armi modernissime che tendono a evitare l'uso dei militari sul campo.
E' il futuro della guerra, che renderà sicura la vita dei militari, magari a migliaia di chilometri di distanza in qualche bunker super protetto: non saranno più dei valorosi combattenti, ma dei semplici tecnici super specializzati.

La verità ti libera

Servono solo persone semplici che dicono la verità, ovvero i famosi bambini che vedono l'imperatore nudo e lo urlano, ridendo a squarcia gola.
L'abito dell'imperatore è sempre “speciale”, solo coloro che hanno un gusto “sopraffino” lo possono apprezzare, così pretende da sempre il potere costituito e dominante, specialmente quando perde la sua dimensione democratica e diventa burocratica, aristocratica, teocratica, ma non più appartenente al popolo, quello vero, non quello descritto dalle teorie pseudo rivoluzionarie.

Il popolo e le ideologie

Parlo del popolo composto da buoni e da cattivi, da gente che lavora, ma anche da sfaccendati e furbastri.
Quindi ancora una volta “la verità ci libera” da tanti mali, dalla violenza e dalla prepotenza dei tiranni, dei signorotti di provincia, dei soliti burocrati boriosi.
Santoro da che parte sta?

Idee e opinioni libere

Le idee di una persona invece superano tutti gli steccati e così si è per la giustizia sociale e per la famiglia, contro la guerra, ma pure critici nei confronti dei pacifisti di professione.
Inoltre si valutano le situazioni caso per caso e non si hanno mai delle posizioni preconcette, pur rifiutando sempre, perché rigide e assolutiste, le ideologie preconfezionate.

Destra, sinistra e centro, uguali sono?

Se poi qualcuno esce dagli schemi e ha idee sue, subito lo si accusa di essere in contraddizione: guai dire cose che appartengono alla destra e alla sinistra assieme.
Tutto è diviso tra destra e sinistra: questo è di destra, quello è di sinistra e un'idea, magari un'analisi della situazione, che superi certi steccati, subito pare sospetta, ambigua, confusa.
Più volte ci si sente dire a quale schieramento si appartiene: se si è di destra bisogna sposare, senza titubanze, tutte le idee, le posizioni della destra, se invece si è di sinistra si prendono le posizioni della sinistra e guai a dubitare, si è chiamati traditori, se non infiltrati.

La Rai è la nostra mamma

Mamma Rai così non scaccia mai, o quasi, i suoi figlioli e Santoro è un figlio di questo sistema che si regge su partiti che vogliono il loro spazio, confondendo la democrazia con l'occupazione, come in un condominio, valutando i millesimi di proprietà.
Questo sistema è definito delle lottizzazioni ed è legato a una cultura di “stampo antico”, quella che solo attraverso i partiti si può esprimere un'opinione.

giornata di volo libero in deltaplano sul Monte Cucco


Comunicato Stampa
Un'altra grandiosa giornata di volo libero in deltaplano sul Monte Cucco, presso Sigillo (Perugia), dove ieri si è svolta la seconda manche dei campionati pre mondiali, protagonisti oltre 140 piloti, in rappresentanza di 39 nazioni.
Spiccati in cielo verso le ore 13 dal decollo sud del Cucco, i partecipanti si sono diretti prima a sud fino alla piana di Colfiorito (Foligno), poi a nord verso il Monte Catria (1702 m), ai confini con la provincia di Pesaro e quindi ritorno a Sigillo, per un totale di 101 km con quote massime attorno
ai 1800 metri.
Ben 80 dei partecipanti hanno completato il percorso. Per la seconda volta vittoria di Manfred Ruhmer, austriaco trapiantato a Varese, davanti ad un assatanato Alex Ploner (Trento), ampione del mondo in carica, che mette nel dimenticatoio la brutta giornata di ieri, ed a Elio Cataldi di Vittorio Veneto (Treviso). La nazionale italiana, campione del mondo e d'Europa,
si conferma la squadra da battere.
Per oggi le previsioni meteo sembrano un poco meno favorevoli, ma un'organizzazione ssolutamente all'altezza dell'evento farà di tutto per regalare ai piloti un'altra avvincente sfida nei cieli dell'Umbria, una regione che nel comprensorio di Sigillo ha trovato un paradiso per il volo
senza motore e che il prossimo anno ospiterà i campionati del mondo.
Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero
http://www.fivl.it - vitali.stampa (AT) fivl.it - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali
addetto stampa per i PRE MONDIALI deltaplano: Fabio Loro - 329 2286839 - fabio.loro (AT) gmail.com - skype: fabio.loro
sito ufficiale
http://www.cucco2011.org/
notizie e foto: http://montecucco2010.blogspot.com/
http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/cucco-2010-cronaca.html
CT della nazionale italiana deltaplano
Flavio Tebaldi - 339 3472910 - flavio.tebaldi (AT) alice.it -
http://www.flafly.net/
Tutti i nostri comunicati stampa:
http://www.gustavovitali.it/pagine/menu-sinistra/ufficio-stampa.html
http://www.fivl.it/index.php/table/ultimi-editoriali/
E' gradito avviso di pubblicazione o trasmissione, rispondendo a vitali.stampa (AT) fivl.it. Tale avviso sarà girato a gruppi di discussione dove ci seguono numerosi piloti

Ora molti cattolici sono insultati sui posti di lavoro, altri sono umiliati o addirittura sono accusati di infamie: si sa che la madre degli imbecilli è sempre incinta, ma ci sono pure gli istigatori degli imbecilli.
E' interessante scoprire invece che la Corte Suprema Usa ci ha dato l'occasione di rivalsa contro il governo Usa: quando ha lasciato i tribunali dell'Ohio di agire contro uno Stato straniero, il Vaticano, fregandosene del diritto internazionale, ha aperto la strada a milioni di richieste di danni contro gli Stati Uniti.