POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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10 set 2010
Autotrasporto e autotrasportatori, controlli Dogane di Udine
l'assurdo sta in un mondo di fanatici idioti
I libri, specialmente quelli religiosi non si bruciano mai
Corano, il gesto del pastore Usa Terry Jones
Koran Burning Day l'11 settembre
Allarme attentati per il Koran Burning Day l'11 settembre
9 set 2010
i giovani spesso non capiscono che solo ciò che sanno, la loro cultura, li farà vincere nella vita
La nostra società sta riscoprendo le suddivisioni in ceti come anni fa?
Il "valore" che rimane e conta è uno solo, si chiama denaro: sono i soldi che fanno la differenza, purtroppo.
La parola povero è tornata a suonare come insulto: tra i ragazzi e in particolare tra le ragazzine essere vestiti normalmente, "non firmati", significa essere perdenti.
E' chiaro che è qualcosa di veramente demenziale: la ricchezza poi non è misurata da quanto denaro uno possiede realmente, ma da come ci si veste.
Abbiamo dei veri ricchi, che nascondono il patrimonio per paura dei delinquenti e del …. fisco, che paiono dei pezzenti, mentre molti miserabili si abbigliano come "signori".
Così, oltre ai "taroccati", che si coprono con abiti e oggetti di rigorosa origine cinese, per di più … fasulla, abbiamo i signori che paiono dei borghesi piccoli, piccoli, se non, per i più paurosi, dei pezzenti.
Per certi capi firmati si ucciderebbe la mamma e il padre: l'importante è apparire e così ci si indebita, si fanno gli straordinari, il lavoro nero oppure si imbroglia.
In certi casi, per le bande sbandate dei ragazzi e delle ragazze di periferia, si ruba anche, mentre i giovani spesso non capiscono che solo ciò che sanno, la loro cultura, li farà vincere nella vita: la lotta per apparire vincenti e non "sfigati", (scusate la parola) prosegue, poi a fare la selezione, che come tutte le selezioni sono ingiuste, sarà la professionalità.
Vinceranno coloro che sapranno lavorare e farsi pagare, restando nel mercato lavorativo per tutta la vita, vinceranno coloro che capiranno il mercato finanziario e sapranno reinvestire i loro guadagni, mentre tutti gli altri saranno sconfitti: questa è l'unica realtà, anzi è la dura realtà.
Tutto questo è ingiusto?
Sì, ma soprattutto è importante far sapere il più possibile ai ragazzi cosa li attende: non sono le scarpe di marca che faranno la differenza, ma ciò che mettono nella loro testa oggi li farà vivere bene, anche solo decentemente, oppure li farà precipitare nella miseria.
Vinceranno coloro che sapranno lavorare e farsi pagare
La nostra società sta riscoprendo le suddivisioni in ceti come anni fa?
Il "valore" che rimane e conta è uno solo, si chiama denaro: sono i soldi che fanno la differenza, purtroppo.
La parola povero è tornata a suonare come insulto: tra i ragazzi e in particolare tra le ragazzine essere vestiti normalmente, "non firmati", significa essere perdenti.
E' chiaro che è qualcosa di veramente demenziale: la ricchezza poi non è misurata da quanto denaro uno possiede realmente, ma da come ci si veste.
Abbiamo dei veri ricchi, che nascondono il patrimonio per paura dei delinquenti e del …. fisco, che paiono dei pezzenti, mentre molti miserabili si abbigliano come "signori".
Così, oltre ai "taroccati", che si coprono con abiti e oggetti di rigorosa origine cinese, per di più … fasulla, abbiamo i signori che paiono dei borghesi piccoli, piccoli, se non, per i più paurosi, dei pezzenti.
Per certi capi firmati si ucciderebbe la mamma e il padre: l'importante è apparire e così ci si indebita, si fanno gli straordinari, il lavoro nero oppure si imbroglia.
In certi casi, per le bande sbandate dei ragazzi e delle ragazze di periferia, si ruba anche,
mentre i giovani spesso non capiscono che solo ciò che sanno, la loro cultura, li farà vincere nella vita: la lotta per apparire vincenti e non "sfigati", (scusate la parola) prosegue, poi a fare la selezione, che come tutte le selezioni sono ingiuste, sarà la professionalità.
Vinceranno coloro che sapranno lavorare e farsi pagare, restando nel mercato lavorativo per tutta la vita, vinceranno coloro che capiranno il mercato finanziario e sapranno reinvestire i loro guadagni, mentre tutti gli altri saranno sconfitti: questa è l'unica realtà, anzi è la dura realtà.
Tutto questo è ingiusto?
Sì, ma soprattutto è importante far sapere il più possibile ai ragazzi cosa li attende: non sono le scarpe di marca che faranno la differenza, ma ciò che mettono nella loro testa oggi li farà vivere bene, anche solo decentemente, oppure li farà precipitare nella miseria.
sono i soldi che fanno la differenza, purtroppo
La nostra società sta riscoprendo le suddivisioni in ceti come anni fa?
Il "valore" che rimane e conta è uno solo, si chiama denaro: sono i soldi che fanno la differenza, purtroppo.
La parola povero è tornata a suonare come insulto: tra i ragazzi e in particolare tra le ragazzine essere vestiti normalmente, "non firmati", significa essere perdenti.
E' chiaro che è qualcosa di veramente demenziale: la ricchezza poi non è misurata da quanto denaro uno possiede realmente, ma da come ci si veste.
Abbiamo dei veri ricchi, che nascondono il patrimonio per paura dei delinquenti e del …. fisco, che paiono dei pezzenti, mentre molti miserabili si abbigliano come "signori".
Così, oltre ai "taroccati", che si coprono con abiti e oggetti di rigorosa origine cinese, per di più … fasulla, abbiamo i signori che paiono dei borghesi piccoli, piccoli, se non, per i più paurosi, dei pezzenti.
Per certi capi firmati si ucciderebbe la mamma e il padre: l'importante è apparire e così ci si indebita, si fanno gli straordinari, il lavoro nero oppure si imbroglia.
In certi casi, per le bande sbandate dei ragazzi e delle ragazze di periferia, si ruba anche,
mentre i giovani spesso non capiscono che solo ciò che sanno, la loro cultura, li farà vincere nella vita: la lotta per apparire vincenti e non "sfigati", (scusate la parola) prosegue, poi a fare la selezione, che come tutte le selezioni sono ingiuste, sarà la professionalità.
Vinceranno coloro che sapranno lavorare e farsi pagare, restando nel mercato lavorativo per tutta la vita, vinceranno coloro che capiranno il mercato finanziario e sapranno reinvestire i loro guadagni, mentre tutti gli altri saranno sconfitti: questa è l'unica realtà, anzi è la dura realtà.
Tutto questo è ingiusto?
Sì, ma soprattutto è importante far sapere il più possibile ai ragazzi cosa li attende: non sono le scarpe di marca che faranno la differenza, ma ciò che mettono nella loro testa oggi li farà vivere bene, anche solo decentemente, oppure li farà precipitare nella miseria.