10 set 2010

si rischia da una parte di favorire le provocazioni e dall'altra di generare limitazioni alla libertà di espressione.

 



Ora qualsiasi evento, pure simbolico in una parte del pianeta, provoca reazioni pericolose in un'altra parte del mondo: in questo caso genera terrorismo, con un incremento di sentimenti che io definisco neo-nazzisti.

Quella che viene messa in discussione ora non è solo la pace, ma pure la nostra libertà: così si rischia da una parte di favorire le provocazioni e dall'altra di generare limitazioni alla libertà di espressione.

I sentimenti religiosi di qualsiasi persona, se non ledono la libertà altrui, devono essere rispettati.

I libri religiosi, i simboli religiosi, i profeti e i riti non dovrebbero essere insultati in nessun modo: l'Islam ha dei fedeli "molto permalosi" che reagiscono in modo anche violento.

Queste reazioni porteranno a delle vittime, dei poveracci si troveranno a subire qualche vendicatore più o meno improvvisato: la risposta contro questi gesti criminali poi sarà altrettanto violenta.



in discussione ora non è solo la pace, ma pure la nostra libertà

 



Ora qualsiasi evento, pure simbolico in una parte del pianeta, provoca reazioni pericolose in un'altra parte del mondo: in questo caso genera terrorismo, con un incremento di sentimenti che io definisco neo-nazzisti.

Quella che viene messa in discussione ora non è solo la pace, ma pure la nostra libertà: così si rischia da una parte di favorire le provocazioni e dall'altra di generare limitazioni alla libertà di espressione.

I sentimenti religiosi di qualsiasi persona, se non ledono la libertà altrui, devono essere rispettati.

I libri religiosi, i simboli religiosi, i profeti e i riti non dovrebbero essere insultati in nessun modo: l'Islam ha dei fedeli "molto permalosi" che reagiscono in modo anche violento.

Queste reazioni porteranno a delle vittime, dei poveracci si troveranno a subire qualche vendicatore più o meno improvvisato: la risposta contro questi gesti criminali poi sarà altrettanto violenta.



Quella che viene messa in discussione ora non è solo la pace

Ora qualsiasi evento, pure simbolico in una parte del pianeta, provoca reazioni pericolose in un'altra parte del mondo: in questo caso genera terrorismo, con un incremento di sentimenti che io definisco neo-nazzisti.

Quella che viene messa in discussione ora non è solo la pace, ma pure la nostra libertà: così si rischia da una parte di favorire le provocazioni e dall'altra di generare limitazioni alla libertà di espressione.

I sentimenti religiosi di qualsiasi persona, se non ledono la libertà altrui, devono essere rispettati.

I libri religiosi, i simboli religiosi, i profeti e i riti non dovrebbero essere insultati in nessun modo: l'Islam ha dei fedeli "molto permalosi" che reagiscono in modo anche violento.

Queste reazioni porteranno a delle vittime, dei poveracci si troveranno a subire qualche vendicatore più o meno improvvisato: la risposta contro questi gesti criminali poi sarà altrettanto violenta.



 



Ora qualsiasi evento, pure simbolico in una parte del pianeta, provoca reazioni pericolose in un'altra parte del mondo: in questo caso genera terrorismo, con un incremento di sentimenti che io definisco neo-nazzisti.

Quella che viene messa in discussione ora non è solo la pace, ma pure la nostra libertà: così si rischia da una parte di favorire le provocazioni e dall'altra di generare limitazioni alla libertà di espressione.

I sentimenti religiosi di qualsiasi persona, se non ledono la libertà altrui, devono essere rispettati.

I libri religiosi, i simboli religiosi, i profeti e i riti non dovrebbero essere insultati in nessun modo: l'Islam ha dei fedeli "molto permalosi" che reagiscono in modo anche violento.

Queste reazioni porteranno a delle vittime, dei poveracci si troveranno a subire qualche vendicatore più o meno improvvisato: la risposta contro questi gesti criminali poi sarà altrettanto violenta.



genera terrorismo, con un incremento di sentimenti che io definisco neo-nazzisti

Ora qualsiasi evento, pure simbolico in una parte del pianeta, provoca reazioni pericolose in un'altra parte del mondo: in questo caso genera terrorismo, con un incremento di sentimenti che io definisco neo-nazzisti.

Quella che viene messa in discussione ora non è solo la pace, ma pure la nostra libertà: così si rischia da una parte di favorire le provocazioni e dall'altra di generare limitazioni alla libertà di espressione.

I sentimenti religiosi di qualsiasi persona, se non ledono la libertà altrui, devono essere rispettati.

I libri religiosi, i simboli religiosi, i profeti e i riti non dovrebbero essere insultati in nessun modo: l'Islam ha dei fedeli "molto permalosi" che reagiscono in modo anche violento.

Queste reazioni porteranno a delle vittime, dei poveracci si troveranno a subire qualche vendicatore più o meno improvvisato: la risposta contro questi gesti criminali poi sarà altrettanto violenta.



 

Questa situazione è particolarmente insostenibile e il quadro è altrettanto pericoloso: la proposta provocatoria del pastore evangelico sicuramente è stata assecondata da qualcuno, da qualche buontempone, da qualche esaltato, da qualche idiota.

E' terribile pensare che la pace mondiale possa essere messa in discussione per la distruzione di un libro religiose in qualche angolo del mondo: sono i rischi del villaggio globale ed è colpa dei mezzi di informazione, che hanno dato troppo risalto a un gesto assurdo, ma per nulla pericoloso in altri tempi.



 

I libri, specialmente quelli religiosi, non si bruciano mai, ma l'assurdo sta in un mondo di fanatici idioti che se la prende con il primo innocente, occidentale o no, che gli passa sotto tiro e lo uccide, per vendicare un Corano bruciato negli Usa.

Questa situazione è particolarmente insostenibile e il quadro è altrettanto pericoloso: la proposta provocatoria del pastore evangelico sicuramente è stata assecondata da qualcuno, da qualche buontempone, da qualche esaltato, da qualche idiota.

E' terribile pensare che la pace mondiale possa essere messa in discussione per la distruzione di un libro religiose in qualche angolo del mondo: sono i rischi del villaggio globale ed è colpa dei mezzi di informazione, che hanno dato troppo risalto a un gesto assurdo, ma per nulla pericoloso in altri tempi.

I popoli della terra prima o poi perderanno la pazienza

 

L'Islam non può sperare di restare una fede sempre sul piede di guerra, che possa reagire con una guerra tutte le volte un cretino brucia una copia del Corano in Europa, in Africa, o in Indocina: la tolleranza deve essere una componente del villaggio globale e alla peggio si possono chiedere leggi che condannino gli insulti contro i libri religiosi di tutte le fedi.

La pena non deve essere quella capitale, ma ammende o qualche giorno di carcere alla peggio: i sentimenti religiosi di tutti devono essere rispettati, gli insulti contro la propria religione equivalgono agli insulti contro la persona, in questo caso a circa un miliardo di persone.

Un fatto però è certo, l'Islam o si adatta a questa realtà o subirà, dagli altri 5 miliardi di abitanti del pianeta, reazioni dure e feroci: gli abitanti della terra non sopporteranno per sempre il terrorismo come agnelli, prima o poi perderanno la pazienza.

Prima o poi la risposta sarà terribile e mostruosa: i rischi sono enormi e non sarà certamente il Tribunale per i Diritti dell'uomo dell'Onu a poter intimorire i potenziali nuovi criminali, ad impedire le future pulizie etniche.

Io sono sempre del parere che il più grande nemico dell'Islam sia il terrorismo islamico.

Prima o poi la risposta sarà terribile e mostruosa

 

L'Islam non può sperare di restare una fede sempre sul piede di guerra, che possa reagire con una guerra tutte le volte un cretino brucia una copia del Corano in Europa, in Africa, o in Indocina: la tolleranza deve essere una componente del villaggio globale e alla peggio si possono chiedere leggi che condannino gli insulti contro i libri religiosi di tutte le fedi.

La pena non deve essere quella capitale, ma ammende o qualche giorno di carcere alla peggio: i sentimenti religiosi di tutti devono essere rispettati, gli insulti contro la propria religione equivalgono agli insulti contro la persona, in questo caso a circa un miliardo di persone.

Un fatto però è certo, l'Islam o si adatta a questa realtà o subirà, dagli altri 5 miliardi di abitanti del pianeta, reazioni dure e feroci: gli abitanti della terra non sopporteranno per sempre il terrorismo come agnelli, prima o poi perderanno la pazienza.

Prima o poi la risposta sarà terribile e mostruosa: i rischi sono enormi e non sarà certamente il Tribunale per i Diritti dell'uomo dell'Onu a poter intimorire i potenziali nuovi criminali, ad impedire le future pulizie etniche.

Io sono sempre del parere che il più grande nemico dell'Islam sia il terrorismo islamico.

si possono chiedere leggi che condannino gli insulti contro i libri religiosi di tutte le fedi

 

L'Islam non può sperare di restare una fede sempre sul piede di guerra, che possa reagire con una guerra tutte le volte un cretino brucia una copia del Corano in Europa, in Africa, o in Indocina: la tolleranza deve essere una componente del villaggio globale e alla peggio si possono chiedere leggi che condannino gli insulti contro i libri religiosi di tutte le fedi.

La pena non deve essere quella capitale, ma ammende o qualche giorno di carcere alla peggio: i sentimenti religiosi di tutti devono essere rispettati, gli insulti contro la propria religione equivalgono agli insulti contro la persona, in questo caso a circa un miliardo di persone.

Un fatto però è certo, l'Islam o si adatta a questa realtà o subirà, dagli altri 5 miliardi di abitanti del pianeta, reazioni dure e feroci: gli abitanti della terra non sopporteranno per sempre il terrorismo come agnelli, prima o poi perderanno la pazienza.

Prima o poi la risposta sarà terribile e mostruosa: i rischi sono enormi e non sarà certamente il Tribunale per i Diritti dell'uomo dell'Onu a poter intimorire i potenziali nuovi criminali, ad impedire le future pulizie etniche.

Io sono sempre del parere che il più grande nemico dell'Islam sia il terrorismo islamico.