21 set 2010

Alla fine abbiamo coloro che si rassegnano al declino della società, alla perdita di legalità e ci parlano di diritti umani, scordandosi dei crimini dei delinquenti, dimenticandosi dei diritti umani delle vittime: questi “puri” vivono in ambienti dov

 

Ancora peggiori di tutto costoro abbiamo chi favorisce le dittature, le teocrazia perché i tiranni e i teocratici sono facilmente aggirabili, si possono imbrogliare come allocchi: con loro si fanno affari stupendi.

Alla fine abbiamo coloro che si rassegnano al declino della società, alla perdita di legalità e ci parlano di diritti umani, scordandosi dei crimini dei delinquenti, dimenticandosi dei diritti umani delle vittime: questi "puri" vivono in ambienti dove la criminalità non esiste, ben protetti da forze dell'ordine pagate da noi, brutti e cattivi, magari in odore, secondo loro, di razzismo.

Si potrebbero fare nomi e cognomi, oppure indicare istituzioni, partiti nazionali ed organizzazioni internazionali, ma lascio a voi immaginare chi sono.

Alla fine lo scontro tra un integralismo assolutista, sempre più anacronistico e intollerante, con i nostri modi molli, con la nostra non morale si fa duro.

Il relativismo tra il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, sono ciò che un integralista odia di più.

Lo scontro però non può restare solo a livello culturale: la nostra società è per loro fonte di corruzione, è il male assoluto.


 

Ancora peggiori di tutto costoro abbiamo chi favorisce le dittature, le teocrazia perché i tiranni e i teocratici sono facilmente aggirabili, si possono imbrogliare come allocchi: con loro si fanno affari stupendi.

Alla fine abbiamo coloro che si rassegnano al declino della società, alla perdita di legalità e ci parlano di diritti umani, scordandosi dei crimini dei delinquenti, dimenticandosi dei diritti umani delle vittime: questi "puri" vivono in ambienti dove la criminalità non esiste, ben protetti da forze dell'ordine pagate da noi, brutti e cattivi, magari in odore, secondo loro, di razzismo.

Si potrebbero fare nomi e cognomi, oppure indicare istituzioni, partiti nazionali ed organizzazioni internazionali, ma lascio a voi immaginare chi sono.

Alla fine lo scontro tra un integralismo assolutista, sempre più anacronistico e intollerante, con i nostri modi molli, con la nostra non morale si fa duro.

Il relativismo tra il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, sono ciò che un integralista odia di più.

Lo scontro però non può restare solo a livello culturale: la nostra società è per loro fonte di corruzione, è il male assoluto.



 

La Francia resta sotto minaccia terroristica e si parla di una donna kamikaze. ''Questa sospetta fantasma è stata cercata tutto il giorno invano. La minaccia, altamente credibile, continua ad essere presa sul serio ancora oggi''.

Pure il rettore della Moschea di Parigi è a rischio ed è sotto protezione.

Queste minacce, che prima o poi si realizzeranno: erano prevedibili già anni fa e qualcuno l'aveva anticipate, ancora prima dell'11 settembre 2001.

Il relativismo occidentale è un veleno mortale per l'Islam, specialmente per quello più tradizionalista.

Così si punta al terrore e alla guerra totale contro gli infedeli, non solo dell'Occidente: è lo scontro non di civiltà, ma di diversi modi di vivere, con l'appoggio economico dei soliti "guerra fondai", che esistono e vivono, si arricchiscono grazie alle guerre.

Il quadro è complesso e i partecipanti di questa strana giostra, anzi di questo ballo, oso dire di questa "danza macabra", sono parecchi: i "tolleranti", definiamoli così, sono favorevoli a tutto, al burqa, alle scuole islamiche, che insegnano solo il Corano e poco o nulla dell'altro.

Costoro accettano pure che la libertà all'interno di queste comunità non esistano per le donne, per chi vuole cambiar fede, ma anche per chi vive l'Islam in modo moderato, tranquillo, occidentale e laico, senza guerre sante.

Esistono poi coloro che sono poi fermi alle crociate: vedono nei "mori" gli infedeli da combattere, i nemici da scacciare, con velati se non apertamente espressi sentimenti razzisti.

Tra costoro ci sono tutti gli altri atteggiamenti: abbiamo chi vede nel contrasto sociale, nella divisione tra europei e stranieri, tra extracomunitari di diversa origine un occasione per fare un po' di speculazione al ribasso nel mercato del lavoro.

Ci sono i sostenitori della real politic e lasciano che qualsiasi regime sia una buona fonte di affari economici, infischiandosene di chi comanda, se costoro sponsorizzano i gruppi terroristici o alto.

Pure il rettore della Moschea di Parigi è a rischio ed è sotto protezione.

 

La Francia resta sotto minaccia terroristica e si parla di una donna kamikaze. ''Questa sospetta fantasma è stata cercata tutto il giorno invano. La minaccia, altamente credibile, continua ad essere presa sul serio ancora oggi''.

Pure il rettore della Moschea di Parigi è a rischio ed è sotto protezione.

Queste minacce, che prima o poi si realizzeranno: erano prevedibili già anni fa e qualcuno l'aveva anticipate, ancora prima dell'11 settembre 2001.

Il relativismo occidentale è un veleno mortale per l'Islam, specialmente per quello più tradizionalista.

Così si punta al terrore e alla guerra totale contro gli infedeli, non solo dell'Occidente: è lo scontro non di civiltà, ma di diversi modi di vivere, con l'appoggio economico dei soliti "guerra fondai", che esistono e vivono, si arricchiscono grazie alle guerre.

Il quadro è complesso e i partecipanti di questa strana giostra, anzi di questo ballo, oso dire di questa "danza macabra", sono parecchi: i "tolleranti", definiamoli così, sono favorevoli a tutto, al burqa, alle scuole islamiche, che insegnano solo il Corano e poco o nulla dell'altro.

Costoro accettano pure che la libertà all'interno di queste comunità non esistano per le donne, per chi vuole cambiar fede, ma anche per chi vive l'Islam in modo moderato, tranquillo, occidentale e laico, senza guerre sante.

Esistono poi coloro che sono poi fermi alle crociate: vedono nei "mori" gli infedeli da combattere, i nemici da scacciare, con velati se non apertamente espressi sentimenti razzisti.

Tra costoro ci sono tutti gli altri atteggiamenti: abbiamo chi vede nel contrasto sociale, nella divisione tra europei e stranieri, tra extracomunitari di diversa origine un occasione per fare un po' di speculazione al ribasso nel mercato del lavoro.

Ci sono i sostenitori della real politic e lasciano che qualsiasi regime sia una buona fonte di affari economici, infischiandosene di chi comanda, se costoro sponsorizzano i gruppi terroristici o alto.


Queste minacce, che prima o poi si realizzeranno: erano prevedibili già anni fa e qualcuno l’aveva anticipate, ancora prima dell’11 settembre 2001.

 

La Francia resta sotto minaccia terroristica e si parla di una donna kamikaze. ''Questa sospetta fantasma è stata cercata tutto il giorno invano. La minaccia, altamente credibile, continua ad essere presa sul serio ancora oggi''.

Pure il rettore della Moschea di Parigi è a rischio ed è sotto protezione.

Queste minacce, che prima o poi si realizzeranno: erano prevedibili già anni fa e qualcuno l'aveva anticipate, ancora prima dell'11 settembre 2001.

Il relativismo occidentale è un veleno mortale per l'Islam, specialmente per quello più tradizionalista.

Così si punta al terrore e alla guerra totale contro gli infedeli, non solo dell'Occidente: è lo scontro non di civiltà, ma di diversi modi di vivere, con l'appoggio economico dei soliti "guerra fondai", che esistono e vivono, si arricchiscono grazie alle guerre.

Il quadro è complesso e i partecipanti di questa strana giostra, anzi di questo ballo, oso dire di questa "danza macabra", sono parecchi: i "tolleranti", definiamoli così, sono favorevoli a tutto, al burqa, alle scuole islamiche, che insegnano solo il Corano e poco o nulla dell'altro.

Costoro accettano pure che la libertà all'interno di queste comunità non esistano per le donne, per chi vuole cambiar fede, ma anche per chi vive l'Islam in modo moderato, tranquillo, occidentale e laico, senza guerre sante.

Esistono poi coloro che sono poi fermi alle crociate: vedono nei "mori" gli infedeli da combattere, i nemici da scacciare, con velati se non apertamente espressi sentimenti razzisti.

Tra costoro ci sono tutti gli altri atteggiamenti: abbiamo chi vede nel contrasto sociale, nella divisione tra europei e stranieri, tra extracomunitari di diversa origine un occasione per fare un po' di speculazione al ribasso nel mercato del lavoro.

Ci sono i sostenitori della real politic e lasciano che qualsiasi regime sia una buona fonte di affari economici, infischiandosene di chi comanda, se costoro sponsorizzano i gruppi terroristici o alto.


Il relativismo occidentale è un veleno mortale per l’Islam, specialmente per quello più tradizionalista.

 

La Francia resta sotto minaccia terroristica e si parla di una donna kamikaze. ''Questa sospetta fantasma è stata cercata tutto il giorno invano. La minaccia, altamente credibile, continua ad essere presa sul serio ancora oggi''.

Pure il rettore della Moschea di Parigi è a rischio ed è sotto protezione.

Queste minacce, che prima o poi si realizzeranno: erano prevedibili già anni fa e qualcuno l'aveva anticipate, ancora prima dell'11 settembre 2001.

Il relativismo occidentale è un veleno mortale per l'Islam, specialmente per quello più tradizionalista.

Così si punta al terrore e alla guerra totale contro gli infedeli, non solo dell'Occidente: è lo scontro non di civiltà, ma di diversi modi di vivere, con l'appoggio economico dei soliti "guerra fondai", che esistono e vivono, si arricchiscono grazie alle guerre.

Il quadro è complesso e i partecipanti di questa strana giostra, anzi di questo ballo, oso dire di questa "danza macabra", sono parecchi: i "tolleranti", definiamoli così, sono favorevoli a tutto, al burqa, alle scuole islamiche, che insegnano solo il Corano e poco o nulla dell'altro.

Costoro accettano pure che la libertà all'interno di queste comunità non esistano per le donne, per chi vuole cambiar fede, ma anche per chi vive l'Islam in modo moderato, tranquillo, occidentale e laico, senza guerre sante.

Esistono poi coloro che sono poi fermi alle crociate: vedono nei "mori" gli infedeli da combattere, i nemici da scacciare, con velati se non apertamente espressi sentimenti razzisti.

Tra costoro ci sono tutti gli altri atteggiamenti: abbiamo chi vede nel contrasto sociale, nella divisione tra europei e stranieri, tra extracomunitari di diversa origine un occasione per fare un po' di speculazione al ribasso nel mercato del lavoro.

Ci sono i sostenitori della real politic e lasciano che qualsiasi regime sia una buona fonte di affari economici, infischiandosene di chi comanda, se costoro sponsorizzano i gruppi terroristici o alto.


Così si punta al terrore e alla guerra totale contro gli infedeli, non solo dell’Occidente: è lo scontro non di civiltà, ma di diversi modi di vivere, con l’appoggio economico dei soliti “guerra fondai”, che esistono e vivono, si arricchiscono grazie

 

La Francia resta sotto minaccia terroristica e si parla di una donna kamikaze. ''Questa sospetta fantasma è stata cercata tutto il giorno invano. La minaccia, altamente credibile, continua ad essere presa sul serio ancora oggi''.

Pure il rettore della Moschea di Parigi è a rischio ed è sotto protezione.

Queste minacce, che prima o poi si realizzeranno: erano prevedibili già anni fa e qualcuno l'aveva anticipate, ancora prima dell'11 settembre 2001.

Il relativismo occidentale è un veleno mortale per l'Islam, specialmente per quello più tradizionalista.

Così si punta al terrore e alla guerra totale contro gli infedeli, non solo dell'Occidente: è lo scontro non di civiltà, ma di diversi modi di vivere, con l'appoggio economico dei soliti "guerra fondai", che esistono e vivono, si arricchiscono grazie alle guerre.

Il quadro è complesso e i partecipanti di questa strana giostra, anzi di questo ballo, oso dire di questa "danza macabra", sono parecchi: i "tolleranti", definiamoli così, sono favorevoli a tutto, al burqa, alle scuole islamiche, che insegnano solo il Corano e poco o nulla dell'altro.

Costoro accettano pure che la libertà all'interno di queste comunità non esistano per le donne, per chi vuole cambiar fede, ma anche per chi vive l'Islam in modo moderato, tranquillo, occidentale e laico, senza guerre sante.

Esistono poi coloro che sono poi fermi alle crociate: vedono nei "mori" gli infedeli da combattere, i nemici da scacciare, con velati se non apertamente espressi sentimenti razzisti.

Tra costoro ci sono tutti gli altri atteggiamenti: abbiamo chi vede nel contrasto sociale, nella divisione tra europei e stranieri, tra extracomunitari di diversa origine un occasione per fare un po' di speculazione al ribasso nel mercato del lavoro.

Ci sono i sostenitori della real politic e lasciano che qualsiasi regime sia una buona fonte di affari economici, infischiandosene di chi comanda, se costoro sponsorizzano i gruppi terroristici o alto.


Così si punta al terrore e alla guerra totale contro gli infedeli, non solo dell’Occidente: è lo scontro non di civiltà, ma di diversi modi di vivere, con l’appoggio economico dei soliti “guerra fondai”, che esistono e vivono, si arricchiscono grazie


 

La Francia resta sotto minaccia terroristica e si parla di una donna kamikaze. ''Questa sospetta fantasma è stata cercata tutto il giorno invano. La minaccia, altamente credibile, continua ad essere presa sul serio ancora oggi''.

Pure il rettore della Moschea di Parigi è a rischio ed è sotto protezione.

Queste minacce, che prima o poi si realizzeranno: erano prevedibili già anni fa e qualcuno l'aveva anticipate, ancora prima dell'11 settembre 2001.

Il relativismo occidentale è un veleno mortale per l'Islam, specialmente per quello più tradizionalista.

Così si punta al terrore e alla guerra totale contro gli infedeli, non solo dell'Occidente: è lo scontro non di civiltà, ma di diversi modi di vivere, con l'appoggio economico dei soliti "guerra fondai", che esistono e vivono, si arricchiscono grazie alle guerre.

Il quadro è complesso e i partecipanti di questa strana giostra, anzi di questo ballo, oso dire di questa "danza macabra", sono parecchi: i "tolleranti", definiamoli così, sono favorevoli a tutto, al burqa, alle scuole islamiche, che insegnano solo il Corano e poco o nulla dell'altro.

Costoro accettano pure che la libertà all'interno di queste comunità non esistano per le donne, per chi vuole cambiar fede, ma anche per chi vive l'Islam in modo moderato, tranquillo, occidentale e laico, senza guerre sante.

Esistono poi coloro che sono poi fermi alle crociate: vedono nei "mori" gli infedeli da combattere, i nemici da scacciare, con velati se non apertamente espressi sentimenti razzisti.

Tra costoro ci sono tutti gli altri atteggiamenti: abbiamo chi vede nel contrasto sociale, nella divisione tra europei e stranieri, tra extracomunitari di diversa origine un occasione per fare un po' di speculazione al ribasso nel mercato del lavoro.

Ci sono i sostenitori della real politic e lasciano che qualsiasi regime sia una buona fonte di affari economici, infischiandosene di chi comanda, se costoro sponsorizzano i gruppi terroristici o alto.

Il quadro è complesso e i partecipanti di questa strana giostra, anzi di questo ballo, oso dire di questa “danza macabra”, sono parecchi: i “tolleranti”, definiamoli così, sono favorevoli a tutto, al burqa, alle scuole islamiche, che insegnano solo i

 

La Francia resta sotto minaccia terroristica e si parla di una donna kamikaze. ''Questa sospetta fantasma è stata cercata tutto il giorno invano. La minaccia, altamente credibile, continua ad essere presa sul serio ancora oggi''.

Pure il rettore della Moschea di Parigi è a rischio ed è sotto protezione.

Queste minacce, che prima o poi si realizzeranno: erano prevedibili già anni fa e qualcuno l'aveva anticipate, ancora prima dell'11 settembre 2001.

Il relativismo occidentale è un veleno mortale per l'Islam, specialmente per quello più tradizionalista.

Così si punta al terrore e alla guerra totale contro gli infedeli, non solo dell'Occidente: è lo scontro non di civiltà, ma di diversi modi di vivere, con l'appoggio economico dei soliti "guerra fondai", che esistono e vivono, si arricchiscono grazie alle guerre.

Il quadro è complesso e i partecipanti di questa strana giostra, anzi di questo ballo, oso dire di questa "danza macabra", sono parecchi: i "tolleranti", definiamoli così, sono favorevoli a tutto, al burqa, alle scuole islamiche, che insegnano solo il Corano e poco o nulla dell'altro.

Costoro accettano pure che la libertà all'interno di queste comunità non esistano per le donne, per chi vuole cambiar fede, ma anche per chi vive l'Islam in modo moderato, tranquillo, occidentale e laico, senza guerre sante.

Esistono poi coloro che sono poi fermi alle crociate: vedono nei "mori" gli infedeli da combattere, i nemici da scacciare, con velati se non apertamente espressi sentimenti razzisti.

Tra costoro ci sono tutti gli altri atteggiamenti: abbiamo chi vede nel contrasto sociale, nella divisione tra europei e stranieri, tra extracomunitari di diversa origine un occasione per fare un po' di speculazione al ribasso nel mercato del lavoro.

Ci sono i sostenitori della real politic e lasciano che qualsiasi regime sia una buona fonte di affari economici, infischiandosene di chi comanda, se costoro sponsorizzano i gruppi terroristici o alto.


Costoro accettano pure che la libertà all’interno di queste comunità non esistano per le donne, per chi vuole cambiar fede, ma anche per chi vive l’Islam in modo moderato, tranquillo, occidentale e laico, senza guerre sante.

 

La Francia resta sotto minaccia terroristica e si parla di una donna kamikaze. ''Questa sospetta fantasma è stata cercata tutto il giorno invano. La minaccia, altamente credibile, continua ad essere presa sul serio ancora oggi''.

Pure il rettore della Moschea di Parigi è a rischio ed è sotto protezione.

Queste minacce, che prima o poi si realizzeranno: erano prevedibili già anni fa e qualcuno l'aveva anticipate, ancora prima dell'11 settembre 2001.

Il relativismo occidentale è un veleno mortale per l'Islam, specialmente per quello più tradizionalista.

Così si punta al terrore e alla guerra totale contro gli infedeli, non solo dell'Occidente: è lo scontro non di civiltà, ma di diversi modi di vivere, con l'appoggio economico dei soliti "guerra fondai", che esistono e vivono, si arricchiscono grazie alle guerre.

Il quadro è complesso e i partecipanti di questa strana giostra, anzi di questo ballo, oso dire di questa "danza macabra", sono parecchi: i "tolleranti", definiamoli così, sono favorevoli a tutto, al burqa, alle scuole islamiche, che insegnano solo il Corano e poco o nulla dell'altro.

Costoro accettano pure che la libertà all'interno di queste comunità non esistano per le donne, per chi vuole cambiar fede, ma anche per chi vive l'Islam in modo moderato, tranquillo, occidentale e laico, senza guerre sante.

Esistono poi coloro che sono poi fermi alle crociate: vedono nei "mori" gli infedeli da combattere, i nemici da scacciare, con velati se non apertamente espressi sentimenti razzisti.

Tra costoro ci sono tutti gli altri atteggiamenti: abbiamo chi vede nel contrasto sociale, nella divisione tra europei e stranieri, tra extracomunitari di diversa origine un occasione per fare un po' di speculazione al ribasso nel mercato del lavoro.

Ci sono i sostenitori della real politic e lasciano che qualsiasi regime sia una buona fonte di affari economici, infischiandosene di chi comanda, se costoro sponsorizzano i gruppi terroristici o alto.