24 set 2010

alcuni Comuni hanno deciso liberamente, per ottimizzare e razionalizzazione le proprie risorse in un contesto di crescenti difficoltà finanziarie, di dar vita ad esperienze di gestione associata di servizi,

E’ prevista la partecipazione dei rappresentanti di oltre 150 comuni veneti lunedì prossimo, 27 settembre, a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, al convegno “Stati Generali dell’Associazionismo Intercomunale”, organizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con l’Anci.
Sarà una giornata di analisi e di confronto tra amministratori, docenti universitari, tecnici ed esperti sulle diverse forme di associazionismo – dalle Unioni di Comuni alle convenzioni, dai Consorzi alle Comunità Montane – ma anche di approfondimento di temi di grande attualità, primo fra tutti quello delle riforme istituzionali.
“Rivolgeremo la nostra attenzione – spiega l’assessore regionale Roberto Ciambetti – ai modelli di gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali e alla normativa di riferimento che è in continua evoluzione. Può sembrare un argomento per addetti ai lavori, ma in realtà gli effetti delle aggregazioni, dell’innovazione e semplificazione istituzionale, hanno una forte incidenza sulla vita dei cittadini e delle aziende e sulle loro relazioni con gli enti locali dai quali sono amministrati”.
Infatti, se in questi anni alcuni Comuni hanno deciso liberamente, per ottimizzare e razionalizzazione le proprie risorse in un contesto di crescenti difficoltà finanziarie, di dar vita ad esperienze di gestione associata di servizi, la normativa oggi intende rendere sempre meno “volontaria” e sempre più “obbligatoria” l’aggregazione per l’esercizio di essenziali funzioni amministrative, soprattutto per gli enti di ridotte dimensioni. I piccoli Comuni nel Veneto non sono pochi e pertanto ciò potrà determinare una sostanziale rivisitazione delle disposizioni in materia di Enti Locali.
Il programma del convegno (vedi allegato) prevede una sessione mattutina dedicata all’analisi delle forme associative in Italia e nel Veneto ed una sessione pomeridiana in cui saranno analizzati gli orientamenti e le strategie politico-istituzionali per lo sviluppo dell’associazionismo. 
“Ma sarà anche l’occasione per discutere delle prospettive che si aprono con l’ormai imminente introduzione del federalismo fiscale – conclude Ciambetti – nel quadro di quella che deve essere una vera e convinta politica delle autonomie locali, che contempli processi di riorganizzazione delle funzioni amministrative tra i vari livelli di governo, nel rispetto dei principi di federalismo, decentramento e sussidiarietà”.

150 comuni veneti lunedì prossimo, 27 settembre, a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, al convegno “Stati Generali dell’Associazionismo Intercomunale”

E’ prevista la partecipazione dei rappresentanti di oltre 150 comuni veneti lunedì prossimo, 27 settembre, a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, al convegno “Stati Generali dell’Associazionismo Intercomunale”, organizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con l’Anci.
Sarà una giornata di analisi e di confronto tra amministratori, docenti universitari, tecnici ed esperti sulle diverse forme di associazionismo – dalle Unioni di Comuni alle convenzioni, dai Consorzi alle Comunità Montane – ma anche di approfondimento di temi di grande attualità, primo fra tutti quello delle riforme istituzionali.
“Rivolgeremo la nostra attenzione – spiega l’assessore regionale Roberto Ciambetti – ai modelli di gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali e alla normativa di riferimento che è in continua evoluzione. Può sembrare un argomento per addetti ai lavori, ma in realtà gli effetti delle aggregazioni, dell’innovazione e semplificazione istituzionale, hanno una forte incidenza sulla vita dei cittadini e delle aziende e sulle loro relazioni con gli enti locali dai quali sono amministrati”.
Infatti, se in questi anni alcuni Comuni hanno deciso liberamente, per ottimizzare e razionalizzazione le proprie risorse in un contesto di crescenti difficoltà finanziarie, di dar vita ad esperienze di gestione associata di servizi, la normativa oggi intende rendere sempre meno “volontaria” e sempre più “obbligatoria” l’aggregazione per l’esercizio di essenziali funzioni amministrative, soprattutto per gli enti di ridotte dimensioni. I piccoli Comuni nel Veneto non sono pochi e pertanto ciò potrà determinare una sostanziale rivisitazione delle disposizioni in materia di Enti Locali.
Il programma del convegno (vedi allegato) prevede una sessione mattutina dedicata all’analisi delle forme associative in Italia e nel Veneto ed una sessione pomeridiana in cui saranno analizzati gli orientamenti e le strategie politico-istituzionali per lo sviluppo dell’associazionismo. 
“Ma sarà anche l’occasione per discutere delle prospettive che si aprono con l’ormai imminente introduzione del federalismo fiscale – conclude Ciambetti – nel quadro di quella che deve essere una vera e convinta politica delle autonomie locali, che contempli processi di riorganizzazione delle funzioni amministrative tra i vari livelli di governo, nel rispetto dei principi di federalismo, decentramento e sussidiarietà”.

provincia di Padova, al convegno “Stati Generali dell’Associazionismo Intercomunale”, organizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con l’Anci.

’ prevista la partecipazione dei rappresentanti di oltre 150 comuni veneti lunedì prossimo, 27 settembre, a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, al convegno “Stati Generali dell’Associazionismo Intercomunale”, organizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con l’Anci.
Sarà una giornata di analisi e di confronto tra amministratori, docenti universitari, tecnici ed esperti sulle diverse forme di associazionismo – dalle Unioni di Comuni alle convenzioni, dai Consorzi alle Comunità Montane – ma anche di approfondimento di temi di grande attualità, primo fra tutti quello delle riforme istituzionali.
“Rivolgeremo la nostra attenzione – spiega l’assessore regionale Roberto Ciambetti – ai modelli di gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali e alla normativa di riferimento che è in continua evoluzione. Può sembrare un argomento per addetti ai lavori, ma in realtà gli effetti delle aggregazioni, dell’innovazione e semplificazione istituzionale, hanno una forte incidenza sulla vita dei cittadini e delle aziende e sulle loro relazioni con gli enti locali dai quali sono amministrati”.
Infatti, se in questi anni alcuni Comuni hanno deciso liberamente, per ottimizzare e razionalizzazione le proprie risorse in un contesto di crescenti difficoltà finanziarie, di dar vita ad esperienze di gestione associata di servizi, la normativa oggi intende rendere sempre meno “volontaria” e sempre più “obbligatoria” l’aggregazione per l’esercizio di essenziali funzioni amministrative, soprattutto per gli enti di ridotte dimensioni. I piccoli Comuni nel Veneto non sono pochi e pertanto ciò potrà determinare una sostanziale rivisitazione delle disposizioni in materia di Enti Locali.
Il programma del convegno (vedi allegato) prevede una sessione mattutina dedicata all’analisi delle forme associative in Italia e nel Veneto ed una sessione pomeridiana in cui saranno analizzati gli orientamenti e le strategie politico-istituzionali per lo sviluppo dell’associazionismo. 
“Ma sarà anche l’occasione per discutere delle prospettive che si aprono con l’ormai imminente introduzione del federalismo fiscale – conclude Ciambetti – nel quadro di quella che deve essere una vera e convinta politica delle autonomie locali, che contempli processi di riorganizzazione delle funzioni amministrative tra i vari livelli di governo, nel rispetto dei principi di federalismo, decentramento e sussidiarietà”.
’ prevista la partecipazione dei rappresentanti di oltre 150 comuni veneti lunedì prossimo, 27 settembre, a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, al convegno “Stati Generali dell’Associazionismo Intercomunale”, organizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con l’Anci.
Sarà una giornata di analisi e di confronto tra amministratori, docenti universitari, tecnici ed esperti sulle diverse forme di associazionismo – dalle Unioni di Comuni alle convenzioni, dai Consorzi alle Comunità Montane – ma anche di approfondimento di temi di grande attualità, primo fra tutti quello delle riforme istituzionali.
“Rivolgeremo la nostra attenzione – spiega l’assessore regionale Roberto Ciambetti – ai modelli di gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali e alla normativa di riferimento che è in continua evoluzione. Può sembrare un argomento per addetti ai lavori, ma in realtà gli effetti delle aggregazioni, dell’innovazione e semplificazione istituzionale, hanno una forte incidenza sulla vita dei cittadini e delle aziende e sulle loro relazioni con gli enti locali dai quali sono amministrati”.
Infatti, se in questi anni alcuni Comuni hanno deciso liberamente, per ottimizzare e razionalizzazione le proprie risorse in un contesto di crescenti difficoltà finanziarie, di dar vita ad esperienze di gestione associata di servizi, la normativa oggi intende rendere sempre meno “volontaria” e sempre più “obbligatoria” l’aggregazione per l’esercizio di essenziali funzioni amministrative, soprattutto per gli enti di ridotte dimensioni. I piccoli Comuni nel Veneto non sono pochi e pertanto ciò potrà determinare una sostanziale rivisitazione delle disposizioni in materia di Enti Locali.
Il programma del convegno (vedi allegato) prevede una sessione mattutina dedicata all’analisi delle forme associative in Italia e nel Veneto ed una sessione pomeridiana in cui saranno analizzati gli orientamenti e le strategie politico-istituzionali per lo sviluppo dell’associazionismo. 
“Ma sarà anche l’occasione per discutere delle prospettive che si aprono con l’ormai imminente introduzione del federalismo fiscale – conclude Ciambetti – nel quadro di quella che deve essere una vera e convinta politica delle autonomie locali, che contempli processi di riorganizzazione delle funzioni amministrative tra i vari livelli di governo, nel rispetto dei principi di federalismo, decentramento e sussidiarietà”.

I COMUNI VENETI RIUNITI LUNEDI’ 27 SETTEMBRE A PIAZZOLA SUL BRENTA (PD) PER DISCUTERE DI ASSOCIAZIONISMO E DI RIFORME

E’ prevista la partecipazione dei rappresentanti di oltre 150 comuni veneti lunedì prossimo, 27 settembre, a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, al convegno “Stati Generali dell’Associazionismo Intercomunale”, organizzato dalla Regione del Veneto in collaborazione con l’Anci.


Sarà una giornata di analisi e di confronto tra amministratori, docenti universitari, tecnici ed esperti sulle diverse forme di associazionismo – dalle Unioni di Comuni alle convenzioni, dai Consorzi alle Comunità Montane – ma anche di approfondimento di temi di grande attualità, primo fra tutti quello delle riforme istituzionali.
“Rivolgeremo la nostra attenzione – spiega l’assessore regionale Roberto Ciambetti – ai modelli di gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali e alla normativa di riferimento che è in continua evoluzione. Può sembrare un argomento per addetti ai lavori, ma in realtà gli effetti delle aggregazioni, dell’innovazione e semplificazione istituzionale, hanno una forte incidenza sulla vita dei cittadini e delle aziende e sulle loro relazioni con gli enti locali dai quali sono amministrati”.
Infatti, se in questi anni alcuni Comuni hanno deciso liberamente, per ottimizzare e razionalizzazione le proprie risorse in un contesto di crescenti difficoltà finanziarie, di dar vita ad esperienze di gestione associata di servizi, la normativa oggi intende rendere sempre meno “volontaria” e sempre più “obbligatoria” l’aggregazione per l’esercizio di essenziali funzioni amministrative, soprattutto per gli enti di ridotte dimensioni. I piccoli Comuni nel Veneto non sono pochi e pertanto ciò potrà determinare una sostanziale rivisitazione delle disposizioni in materia di Enti Locali.
Il programma del convegno (vedi allegato) prevede una sessione mattutina dedicata all’analisi delle forme associative in Italia e nel Veneto ed una sessione pomeridiana in cui saranno analizzati gli orientamenti e le strategie politico-istituzionali per lo sviluppo dell’associazionismo. 
“Ma sarà anche l’occasione per discutere delle prospettive che si aprono con l’ormai imminente introduzione del federalismo fiscale – conclude Ciambetti – nel quadro di quella che deve essere una vera e convinta politica delle autonomie locali, che contempli processi di riorganizzazione delle funzioni amministrative tra i vari livelli di governo, nel rispetto dei principi di federalismo, decentramento e sussidiarietà”.

"In questi anni - conclude il presidente - il Governo centrale si è impegnato molto nella lotta alla criminalità organizzata conseguendo brillanti risultati grazie al costante impegno delle Forze dell'Ordine ma non bisogna mai abbassare la guardia

Sono trascorsi 25 anni dalla morte di Giancarlo Siani ma il suo ricordo è ancora vivo e lo sarà per sempre".
Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ricorda il giornalista ucciso dalla criminalità.
"Giancarlo - continua Caldoro - era un bravo giornalista che ha sacrificato la sua vita in nome dei valori della legalità e della coraggiosa denuncia, ma soprattutto un giovane determinato che ha avuto la forza e la volontà di analizzare gli aspetti più difficili della nostra regione per cercare di imprimere una svolta nella propria terra. La sua tenacia nel perseguire la verità ad ogni costo non può essere dimenticata.
"In questi anni - conclude il presidente - il Governo centrale si è impegnato molto nella lotta alla criminalità organizzata conseguendo brillanti risultati grazie al costante impegno delle Forze dell'Ordine ma non bisogna mai abbassare la guardia, c'è ancora tanto da fare per dare un forte segnale di cambiamento nella direzione della legalità e noi tutti, ognuno nel proprio ruolo, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione".

"In questi anni - conclude il presidente - il Governo centrale si è impegnato molto nella lotta alla criminalità organizzata conseguendo brillanti risultati grazie al costante impegno delle Forze dell'Ordine ma non bisogna mai abbassare la guardia, c'è ancora tanto da fare p

Sono trascorsi 25 anni dalla morte di Giancarlo Siani ma il suo ricordo è ancora vivo e lo sarà per sempre".
Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ricorda il giornalista ucciso dalla criminalità.
"Giancarlo - continua Caldoro - era un bravo giornalista che ha sacrificato la sua vita in nome dei valori della legalità e della coraggiosa denuncia, ma soprattutto un giovane determinato che ha avuto la forza e la volontà di analizzare gli aspetti più difficili della nostra regione per cercare di imprimere una svolta nella propria terra. La sua tenacia nel perseguire la verità ad ogni costo non può essere dimenticata.
"In questi anni - conclude il presidente - il Governo centrale si è impegnato molto nella lotta alla criminalità organizzata conseguendo brillanti risultati grazie al costante impegno delle Forze dell'Ordine ma non bisogna mai abbassare la guardia, c'è ancora tanto da fare per dare un forte segnale di cambiamento nella direzione della legalità e noi tutti, ognuno nel proprio ruolo, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione".

"Giancarlo - continua Caldoro - era un bravo giornalista che ha sacrificato la sua vita in nome dei valori della legalità e della coraggiosa denuncia, ma soprattutto un giovane determinato che ha avuto la forza e la volontà di analizzare gli aspetti

Sono trascorsi 25 anni dalla morte di Giancarlo Siani ma il suo ricordo è ancora vivo e lo sarà per sempre".
Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ricorda il giornalista ucciso dalla criminalità.
"Giancarlo - continua Caldoro - era un bravo giornalista che ha sacrificato la sua vita in nome dei valori della legalità e della coraggiosa denuncia, ma soprattutto un giovane determinato che ha avuto la forza e la volontà di analizzare gli aspetti più difficili della nostra regione per cercare di imprimere una svolta nella propria terra. La sua tenacia nel perseguire la verità ad ogni costo non può essere dimenticata.
"In questi anni - conclude il presidente - il Governo centrale si è impegnato molto nella lotta alla criminalità organizzata conseguendo brillanti risultati grazie al costante impegno delle Forze dell'Ordine ma non bisogna mai abbassare la guardia, c'è ancora tanto da fare per dare un forte segnale di cambiamento nella direzione della legalità e noi tutti, ognuno nel proprio ruolo, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione".

Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ricorda il giornalista ucciso dalla criminalità.

Sono trascorsi 25 anni dalla morte di Giancarlo Siani ma il suo ricordo è ancora vivo e lo sarà per sempre".
Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ricorda il giornalista ucciso dalla criminalità.
"Giancarlo - continua Caldoro - era un bravo giornalista che ha sacrificato la sua vita in nome dei valori della legalità e della coraggiosa denuncia, ma soprattutto un giovane determinato che ha avuto la forza e la volontà di analizzare gli aspetti più difficili della nostra regione per cercare di imprimere una svolta nella propria terra. La sua tenacia nel perseguire la verità ad ogni costo non può essere dimenticata.
"In questi anni - conclude il presidente - il Governo centrale si è impegnato molto nella lotta alla criminalità organizzata conseguendo brillanti risultati grazie al costante impegno delle Forze dell'Ordine ma non bisogna mai abbassare la guardia, c'è ancora tanto da fare per dare un forte segnale di cambiamento nella direzione della legalità e noi tutti, ognuno nel proprio ruolo, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione".
Sono trascorsi 25 anni dalla morte di Giancarlo Siani ma il suo ricordo è ancora vivo e lo sarà per sempre".
Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ricorda il giornalista ucciso dalla criminalità.
"Giancarlo - continua Caldoro - era un bravo giornalista che ha sacrificato la sua vita in nome dei valori della legalità e della coraggiosa denuncia, ma soprattutto un giovane determinato che ha avuto la forza e la volontà di analizzare gli aspetti più difficili della nostra regione per cercare di imprimere una svolta nella propria terra. La sua tenacia nel perseguire la verità ad ogni costo non può essere dimenticata.
"In questi anni - conclude il presidente - il Governo centrale si è impegnato molto nella lotta alla criminalità organizzata conseguendo brillanti risultati grazie al costante impegno delle Forze dell'Ordine ma non bisogna mai abbassare la guardia, c'è ancora tanto da fare per dare un forte segnale di cambiamento nella direzione della legalità e noi tutti, ognuno nel proprio ruolo, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione".