Qualche giorno fa da questo blog uscì quella che si può definire una provocazione: si era raccontato la triste vicenda di due genitori adottivi.
La figlia adottiva, ormai quindicenne, era sempre più stramba: non era ancora una tossicodipendente, una sbandata, ma era sempre più strana, pretenziosa, aggressiva verbalmente e fisicamente.
L'intervento di diversi psicologi non solo non hanno dato risultati, ma forse hanno peggiorato la situazione.
Come al solito, dopo qualche incontro, le colpe erano dei genitori, ma il fatto si faceva......misterioso: non si capivano esattamente in cosa consistessero questi errori.
Il padre era troppo morbido, la madre assente: la madre aveva lasciato il compito di contenere gli eccessi della figlia al papà, ma tutto si faceva complicato.
Così decisero di passare da una prima strizza cervelli, che sparò le sue sentenze contro i due poveretti: avevano sbagliato tutto, lui poi era troppo presente, cercava il dialogo e non usava il bastone, morale e non fisico, a sufficienza.
Intanto il padre doveva e deve rincorrere la figlia per la città, la trovava in casa di questa amica e di quel altra amica, spesso in abitazioni dove il disordine regnava sovrano, in tutti i sensi.
Con pazienza, ma pure ogni tanto urlando, riusciva a contenere la bambinona, che lo insultava in ogni modo, accusandolo di non essere suo padre naturale.
La colpa di non essere il padre naturale era ed è un'arma feroce della piccola teppistella per offenderlo, ma quasi mai lo feriva: a lui la cosa non importava.
Alla fine la ragazzina usciva spesso di casa, abilissima nel cercare cibo e abiti all'esterno, abiti usati di altri senza dignità: pareva una barbona.
La psicologa, la seconda, sentenziò ancora una "perfetta" normalità nella ragazza: propose di porre sotto terapia i genitori, che erano le vittime delle violenze fisiche della ragazzina, oltre degli abituali gestacci, delle solite parolacce, dette ed espresse senza alcun motivo apparente.
Nonostante la situazione fosse ingestibile la cara dottoressa continuò a ripetersi e ad affermare che la ragazzina esprimeva la sua adolescenza ….normale: è da chiedersi cosa intendono per anormale gli strizza cervelli.
Ora la bamboccia si è coperta le braccia e le gambe di scritte, di braccialetti e proprio voglia di studiare non ne ha: il padre ha ripreso però la tecnica dei suoi avi, ovvero, tagliare i viveri e i vantaggi alla fanciulla, con qualche richiamo deciso e con pure qualche imposizione coraggiosa, con la minaccia di mandarla a lavorare se non avesse studiato, essendo già ripetente di un anno.
Scusate, mi scordavo: seconda la strizza cervelli, la minchiona è pure intelligente.
A questo punto è lecito chiedersi come saranno i cretini e le cretine per gli strizza cervelli.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
Rubriche di Notizie News
- ambiente
- arte
- Capuana
- comunicato stampa
- comunicato stampa wwf
- crimine
- cristianesimo e persecuzioni
- cristianesimo e persecuzioni Nigeria
- cultura
- ebook
- economia
- economia borsa
- estero
- Giacomo
- Giovanni
- giustizia
- gusmaisterrossi
- internet
- lavoro
- Leopardi
- libri
- notizie utili
- Pascoli
- poesie
- politica interna
- proverbi
- racconti
- Salmi
- salute
- sciagure
- scienza
- scuola
- società
- sport
- storia
- vangelo
- Vangelo secondo Marco
- Vangelo secondo S. Matteo
- video
26 set 2010
L'intervento di diversi psicologi non solo non hanno dato risultati, ma forse hanno peggiorato la situazione
Qualche giorno fa da questo blog uscì quella che si può definire una provocazione: si era raccontato la triste vicenda di due genitori adottivi. La figlia adottiva, ormai quindicenne, era sempre più stramba: non era ancora una tossicodipendente, una sbandata, ma era sempre più strana, pretenziosa, aggressiva verbalmente e fisicamente. L'intervento di diversi psicologi non solo non hanno dato risultati, ma forse hanno peggiorato la situazione. Come al solito, dopo qualche incontro, le colpe erano dei genitori, ma il fatto si faceva......misterioso: non si capivano esattamente in cosa consistessero questi errori. Il padre era troppo morbido, la madre assente: la madre aveva lasciato il compito di contenere gli eccessi della figlia al papà, ma tutto si faceva complicato. Così decisero di passare da una prima strizza cervelli, che sparò le sue sentenze contro i due poveretti: avevano sbagliato tutto, lui poi era troppo presente, cercava il dialogo e non usava il bastone, morale e non fisico, a sufficienza. Intanto il padre doveva e deve rincorrere la figlia per la città, la trovava in casa di questa amica e di quel altra amica, spesso in abitazioni dove il disordine regnava sovrano, in tutti i sensi. Con pazienza, ma pure ogni tanto urlando, riusciva a contenere la bambinona, che lo insultava in ogni modo, accusandolo di non essere suo padre naturale. La colpa di non essere il padre naturale era ed è un'arma feroce della piccola teppistella per offenderlo, ma quasi mai lo feriva: a lui la cosa non importava. Alla fine la ragazzina usciva spesso di casa, abilissima nel cercare cibo e abiti all'esterno, abiti usati di altri senza dignità: pareva una barbona. La psicologa, la seconda, sentenziò ancora una "perfetta" normalità nella ragazza: propose di porre sotto terapia i genitori, che erano le vittime delle violenze fisiche della ragazzina, oltre degli abituali gestacci, delle solite parolacce, dette ed espresse senza alcun motivo apparente. Nonostante la situazione fosse ingestibile la cara dottoressa continuò a ripetersi e ad affermare che la ragazzina esprimeva la sua adolescenza ….normale: è da chiedersi cosa intendono per anormale gli strizza cervelli. Ora la bamboccia si è coperta le braccia e le gambe di scritte, di braccialetti e proprio voglia di studiare non ne ha: il padre ha ripreso però la tecnica dei suoi avi, ovvero, tagliare i viveri e i vantaggi alla fanciulla, con qualche richiamo deciso e con pure qualche imposizione coraggiosa, con la minaccia di mandarla a lavorare se non avesse studiato, essendo già ripetente di un anno. Scusate, mi scordavo: seconda la strizza cervelli, la minchiona è pure intelligente. A questo punto è lecito chiedersi come saranno i cretini e le cretine per gli strizza cervelli.
Snob e arroganza dietro la solita presunzione degli strizza cervelli
Psicologia e psicologi di una settimana fa ha provocato diverse reazioni da parte di differenti persone e sono pure giunti a questo blog alcuni insulti, o risposte sprezzanti: si vede che qualche strizza cervelli si è offeso e con questi modi, poco psicologici, ha pensato bene di ribadire le proprie ragioni. Temeva di perdere qualche pollo? Scusate volevo dire cliente.
Psicologi e psicologia che il diavolo se li porti via
Psicologia e psicologi di una settimana fa ha provocato diverse reazioni da parte di differenti persone e sono pure giunti a questo blog alcuni insulti, o risposte sprezzanti: si vede che qualche strizza cervelli si è offeso e con questi modi, poco psicologici, ha pensato bene di ribadire le proprie ragioni. Temeva di perdere qualche pollo? Scusate volevo dire cliente.
25 set 2010
Domani anniversari omicidi Terranova Mancuso e Saetta Il ricordo del Presidente dell’Ars Cascio
“Il coraggio di uomini come Terranova, Mancuso e Saetta, assassinati con ferocia dalla mafia, deve essere un monito per continuare con tenacia la lotta al crimine organizzato e respingere l’aggressione alla collettività e alla sfera istituzionale, con cui essa vorrebbe sopraffare questa terra”. Lo ha detto il Presidente dell’Ars, Francesco Cascio, alla vigilia degli anniversari degli assassinii di Cesare Terranova e Lenin Mancuso, morti per mano mafiosa nel 1979, e di Antonino Saetta e suo figlio Stefano, assassinati lo stesso giorno nel 1988.
Cascio ha aggiunto: “Oggi abbiamo mezzi di contrasto alla criminalità più incisivi e molte misure legislative che, come il Pacchetto sicurezza e la legge sul Piano straordinario contro le mafie, permettono di colpire con maggiore efficacia i patrimoni dei mafiosi, come dimostra il susseguirsi di importanti operazioni delle forze dell’ordine, come quella, solo per citare la più recente, condotta oggi dalla Squadra Mobile della Questura di Messina, che ha confiscato beni mobili e immobili per 20 milioni di euro ai boss del clan Mangialupi, dediti fra l’altro al riciclaggio di proventi illeciti con l’appoggio della 'ndrangheta calabrese”.
“Non dobbiamo mai dimenticare - ha concluso Cascio - che i successi odierni raggiunti nella lotta alla mafia sono il frutto maturo dello sforzo di quanti, senza risparmiarsi, con competenza e lungimiranza, si sono interrogati su questo grave fenomeno per neutralizzarne le infinite trame, fino a sacrificare la loro stessa vita”.
Minacce a Violante La solidarietà di Cascio -
“Manifesto solidarietà e vicinanza al presidente Violante ed alla sua famiglia, augurandomi che si faccia presto luce sul vile atto intimidatorio che, in aggiunta ai preoccupanti episodi che in questi giorni hanno colpito altri esponenti politici, determina un clima inquietante che comunque non intimorirà le istituzioni democratiche del Paese”.
Lo ha detto il Presidente dell’Ars, Francesco Cascio, commentando l’intimidazione all’ex presidente della Camera e a sua moglie.
MAFIA: CATTURA LATITANTE Di GIACOMO CASCIO “ALTRO DURO COLPO AL CRIMINE ORGANIZZATO”
“L’arresto del latitante Di Giacomo infligge un altro duro colpo alla Stidda e ad una delle le più terribili famiglie mafiose del territorio gelese”. Lo ha affermato il Presidente dell’Ars, Francesco Cascio, commentando la cattura del latitante Roberto Di Giacomo. “Un risultato – ha aggiunto Cascio – che premia l’infaticabile impegno che magistrati e forze dell’ordine stanno mettendo in campo per debellare il cancro della criminalità organizzata da questa terra”.
Tulliani innocente? Parola d'avvocato
L'avvocato vicentino Renato Ellero, ex senatore della Lega Nord scagiona Gianfranco Fini: “La casa di Montecarlo è di un mio cliente, e non di Giancarlo Tulliani.... il cliente non risiederebbe in Italia, ma in un Paese molto vicino..”
Sarebbe un riccone, ma non si capisce perché il personaggio esce solo ora: la parola di un vecchio avvocato vale come un 2 di picche se non accompagnata da prove certe, che non arriveranno mai, naturalmente, anche perché queste prove non esistono.
La “famiglia Fini” avrebbe potuto benissimo dimostrare la propria innocenza, tranquillamente, invece non fece nulla.
Ora attendiamo il messaggio filmato del presidente della Camera, ma si teme solo un monotono proclama: servono le prove non le chiacchiere, i pettegolezzi li lasciamo alla stampa sponsorizzata dallo stato, tramite i partiti.
Noi di “Notizie News” invece siamo seri, vogliamo solo fatti valutabili e inconfutabili: le panzane le lasciamo ai pennivendoli.
Tutto falso, parola di Fini in videoconferenza
L'avvocato vicentino Renato Ellero, ex senatore della Lega Nord scagiona Gianfranco Fini: “La casa di Montecarlo è di un mio cliente, e non di Giancarlo Tulliani.... il cliente non risiederebbe in Italia, ma in un Paese molto vicino..”
Sarebbe un riccone, ma non si capisce perché il personaggio esce solo ora: la parola di un vecchio avvocato vale come un 2 di picche se non accompagnata da prove certe, che non arriveranno mai, naturalmente, anche perché queste prove non esistono.
La “famiglia Fini” avrebbe potuto benissimo dimostrare la propria innocenza, tranquillamente, invece non fece nulla.
Ora attendiamo il messaggio filmato del presidente della Camera, ma si teme solo un monotono proclama: servono le prove non le chiacchiere, i pettegolezzi li lasciamo alla stampa sponsorizzata dallo stato, tramite i partiti.
Noi di “Notizie News” invece siamo seri, vogliamo solo fatti valutabili e inconfutabili: le panzane le lasciamo ai pennivendoli.
Caro Gianfranco Fini, avremo solo un monotono proclama: servono le prove non le chiacchiere, i pettegolezzi li lasciamo alla stampa sponsorizzata dallo stato, tramite i partiti.
L'avvocato vicentino Renato Ellero, ex senatore della Lega Nord scagiona Gianfranco Fini: “La casa di Montecarlo è di un mio cliente, e non di Giancarlo Tulliani.... il cliente non risiederebbe in Italia, ma in un Paese molto vicino..”
Sarebbe un riccone, ma non si capisce perché il personaggio esce solo ora: la parola di un vecchio avvocato vale come un 2 di picche se non accompagnata da prove certe, che non arriveranno mai, naturalmente, anche perché queste prove non esistono.
La “famiglia Fini” avrebbe potuto benissimo dimostrare la propria innocenza, tranquillamente, invece non fece nulla.
Ora attendiamo il messaggio filmato del presidente della Camera, ma si teme solo un monotono proclama: servono le prove non le chiacchiere, i pettegolezzi li lasciamo alla stampa sponsorizzata dallo stato, tramite i partiti.
Noi di “Notizie News” invece siamo seri, vogliamo solo fatti valutabili e inconfutabili: le panzane le lasciamo ai pennivendoli.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)

