20 nov 2010

Intelligenza e cultura sono solo pesi inutili per certe carriere, mentre un Ministro dovrebbe possedere conoscenze storiche, sociali, giuridiche, oltre a possedere intelligenza critica e politica.

I politici dovrebbero capire in quale epoca viviamo e cosa fare per l'economia, l'ambiente, il lavoro che non c'è, per le famiglie: sono capacità che una showgirl non ha normalmente e Carfagna è ministro delle pari opportunità.

Dovrebbe capire il problema delle donne, di coloro che sono emarginate perché non sono belle e il capo le sfrutta, le maltratta, ma promuove la bellona di turno.
Ora Alessandra Mussolini ha scoperto Carfagna che dialogava con Bocchino, l'uomo politico più vicino a Fini, che per il Pdl è il traditore, il rinnegato.

La guerra è iniziata, ma il grave problema sta appunto in questo.

Una showgirl può essere un buon ministro?

Non avendo pregiudizi di ogni genere, non rimane che dire sì, ma in realtà i dubbi esistono: Carfagna ha una laurea in giurisprudenza, ma queste lauree oggi si conquistano in tanti modi.

La cultura di una persona la si scopre quando parla, o quando scrive: lo scritto può essere copiato o preparato dal solito portaborse, ma il dialogo diretto non tradisce la realtà.

Le doti di una showgirl sono altre: serve un bel corpo, movenze maliziose e capacità di seduzione.
Mara Carfagna è il ministro delle pari opportunità del governo Berlusconi: è nata e cresciuta, professionalmente grazie a Silvio Berlusconi, a Canale 5, a Mediaset..

Era una showgirl, poi c'erano pure i calendari noti, che si sono trasformati in arma politica a doppio taglio, in fine Lei si è buttata nell'attività politica con lui e per lui, il premier.

Beppe Grillo l'aveva presentata come l'esempio peggiore, degna di politica nazionale degenerata e la derideva con alcune volgarità pesanti, ma che nascondevano verità dure: riproponeva i calendari della donna ministro, che si possono ancora ritrovare su Internet, ma non sulla stampa nazionale e tanto meno sulle … caste televisioni pubbliche e private, oso dire con una ferrea censura, per certe faccende.

L'ignoranza di molti, che non sanno cosa sia un computer e non sanno cosa sia un correttore fa dire a costoro idiozie: è quasi impossibile, salvo qualche rara distrazione, dovuta al sonno, dopo le 24, che ci siano errori grammaticali, ovvero parole scorrette.

Errori sintattici, grammaticali e rifusi sono tre cose ben differenti: gli errori grammaticali sono corretti automaticamente dal sistema informatico.

L'ignoranza di molti, che non sanno cosa sia un computer e non sanno cosa sia un correttore fa dire a costoro idiozie: è quasi impossibile, salvo qualche rara distrazione, dovuta al sonno, dopo le 24, che ci siano errori grammaticali, ovvero parole scorrette.

La sintassi più essere sbagliata?

L'errore di un qualsiasi giornale normalmente non è nella sintassi, ma nel rifuso: ovvero taglio e riunione di due frasi, poi non riviste e sistemate in modo corretto.

Mi dispiace, ma cari professori improvvisati si vede che non avete mai lavorato in un periodico: è facile, non solo per noi, creare dei rifusi, per i tempi ristretti.

Questo poi capita nelle grandi redazioni, con tanti correttori di bozze a disposizione, figuriamoci in un piccolo non giornale come il nostro.

Noi siamo certi che costoro invece non approvino il giornale e siano sempre gli stessi che proprio non sanno cosa sia un computer: arrivano alla tastiera e basta.

E' chiaro che le panzane di costoro, forse pure malati di mente non verranno pubblicate.

Ora costoro si sentiranno superiori e frustrati, loro non scrivono sui giornali, forse sono pure professori o maestrini, forse sono solo imbecilli incurabili: i rifusi esistono perché non abbiamo tempo di rileggere gli articoli.

Se poi volete calunniarci, o imbecilli, perché su quattro cazzate, perché il contenuto del nostro giornale non vi piace, cercate le assurdità di La Repubblica, Il Corriere e altri quotidiani nazionali.

Chiaro, Pasquale!

Pasqualotto






















La sintassi più essere sbagliata?

Errori sintattici, grammaticali e rifusi sono tre cose ben differenti: gli errori grammaticali sono corretti automaticamente dal sistema informatico.

L'ignoranza di molti, che non sanno cosa sia un computer e non sanno cosa sia un correttore fa dire a costoro idiozie: è quasi impossibile, salvo qualche rara distrazione, dovuta al sonno, dopo le 24, che ci siano errori grammaticali, ovvero parole scorrette.

La sintassi più essere sbagliata?

L'errore di un qualsiasi giornale normalmente non è nella sintassi, ma nel rifuso: ovvero taglio e riunione di due frasi, poi non riviste e sistemate in modo corretto.

Mi dispiace, ma cari professori improvvisati si vede che non avete mai lavorato in un periodico: è facile, non solo per noi, creare dei rifusi, per i tempi ristretti.

Questo poi capita nelle grandi redazioni, con tanti correttori di bozze a disposizione, figuriamoci in un piccolo non giornale come il nostro.

Noi siamo certi che costoro invece non approvino il giornale e siano sempre gli stessi che proprio non sanno cosa sia un computer: arrivano alla tastiera e basta.

E' chiaro che le panzane di costoro, forse pure malati di mente non verranno pubblicate.

Ora costoro si sentiranno superiori e frustrati, loro non scrivono sui giornali, forse sono pure professori o maestrini, forse sono solo imbecilli incurabili: i rifusi esistono perché non abbiamo tempo di rileggere gli articoli.

Se poi volete calunniarci, o imbecilli, perché su quattro cazzate, perché il contenuto del nostro giornale non vi piace, cercate le assurdità di La Repubblica, Il Corriere e altri quotidiani nazionali.

Chiaro, Pasquale!

Pasqualotto

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Errori sintattici, grammaticali e rifusi sono tre cose ben differenti: gli errori grammaticali sono corretti automaticamente dal sistema informatico.

L'ignoranza di molti, che non sanno cosa sia un computer e non sanno cosa sia un correttore fa dire a costoro idiozie: è quasi impossibile, salvo qualche rara distrazione, dovuta al sonno, dopo le 24, che ci siano errori grammaticali, ovvero parole scorrette.

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