20 dic 2010

Arresti preventivi - Daspo e proteste degli universitari

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C'è il rischio di daspo e Gasparri che ricorda gli arresti dei capi dell'autonomia operaia nel 1978, per lui esempio da imitare anche oggi.

Poi abbiamo le polemiche con la sinistra che parla di provocatori e con la Consulta sui principi costituzionali della libertà di manifestazione.

Infine abbiamo il movimento studentesco, nuovo movimento di protesta del Terzo millennio, che alza la voce e vuole scendere in piazza ancora, contro la riforma Gelmini.

Il rischio di scontri è alto e le violenze si possono rinnovare: vedremo la risoluzione a questi problemi, ma temo che daranno spazio al governo, infatti non si parla più di Gelmini e di riforma universitaria, ma di scontri di piazza.






Daspo e arresti preventivi

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C'è il rischio di daspo e Gasparri che ricorda gli arresti dei capi dell'autonomia operaia nel 1978, per lui esempio da imitare anche oggi.

Poi abbiamo le polemiche con la sinistra che parla di provocatori e con la Consulta sui principi costituzionali della libertà di manifestazione.

Infine abbiamo il movimento studentesco, nuovo movimento di protesta del Terzo millennio, che alza la voce e vuole scendere in piazza ancora, contro la riforma Gelmini.

Il rischio di scontri è alto e le violenze si possono rinnovare: vedremo la risoluzione a questi problemi, ma temo che daranno spazio al governo, infatti non si parla più di Gelmini e di riforma universitaria, ma di scontri di piazza.






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Infine abbiamo il movimento studentesco, nuovo movimento di protesta del Terzo millennio, che alza la voce e vuole scendere in piazza ancora, contro la riforma Gelmini.

Il rischio di scontri è alto e le violenze si possono rinnovare: vedremo la risoluzione a questi problemi, ma temo che daranno spazio al governo, infatti non si parla più di Gelmini e di riforma universitaria, ma di scontri di piazza.






C'è il rischio di daspo e Gasparri che ricorda gli arresti dei capi dell'autonomia operaia nel 1978, per lui esempio da imitare anche oggi.

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C'è il rischio di daspo e Gasparri che ricorda gli arresti dei capi dell'autonomia operaia nel 1978, per lui esempio da imitare anche oggi.

Poi abbiamo le polemiche con la sinistra che parla di provocatori e con la Consulta sui principi costituzionali della libertà di manifestazione.

Infine abbiamo il movimento studentesco, nuovo movimento di protesta del Terzo millennio, che alza la voce e vuole scendere in piazza ancora, contro la riforma Gelmini.

Il rischio di scontri è alto e le violenze si possono rinnovare: vedremo la risoluzione a questi problemi, ma temo che daranno spazio al governo, infatti non si parla più di Gelmini e di riforma universitaria, ma di scontri di piazza.






19 dic 2010

Maurizo Gasparri e gli arresti preventivi

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Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri vuole gli arresti preventivi: "Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un Sette aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema sinistra collusi con il terrorismo. Qui serve una vasta e decisa azione preventiva. Si sa chi c'è dietro la violenza scoppiata a Roma. Tutti i centri sociali i cui nomi sono ben noti città per città. La sinistra, per coprire i violenti, ha mentito parlando di infiltrati......”

Quindi si vuole fare dell'antiterrorismo, ma forse basterebbe una riforma universitaria meno assurda e più adeguata alle necessità degli studenti, al loro futuro.

I tagli imposti dalla signora Gelmini lasciano perplessi, poi il pugno duro lascia sempre degli strascichi pesanti: l'antiterrorismo di allora ha lasciato molte ferite aperte nella nostra società ed allora tutto il Paese era unito.

I sindacati che contavano qualcosa e avevano una base popolare, che oggi non esiste più, stavano dalla parte del potere, con il Pci e le sinistre tutte contro i violenti.

I tempi sono cambiati e una repressione violenta, per un governo con tre voti di maggioranza, traballante e insicuro, porterebbe ad altri scontri, ad altri disordini: non servono al Paese, ma solo a nascondere le pecche e gli errori, anche le vergogne della maggioranza.

Gli arresti di Gasparri - I tempi sono cambiati e una repressione violenta, per un governo con tre voti di maggioranza, traballante e insicuro, porterebbe ad altri scontri, ad altri disordini: non servono al Paese, ma solo a nascondere le pecche e gli errori, anche le vergogne della maggioranza.

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Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri vuole gli arresti preventivi: "Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un Sette aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema sinistra collusi con il terrorismo. Qui serve una vasta e decisa azione preventiva. Si sa chi c'è dietro la violenza scoppiata a Roma. Tutti i centri sociali i cui nomi sono ben noti città per città. La sinistra, per coprire i violenti, ha mentito parlando di infiltrati......”

Quindi si vuole fare dell'antiterrorismo, ma forse basterebbe una riforma universitaria meno assurda e più adeguata alle necessità degli studenti, al loro futuro.

I tagli imposti dalla signora Gelmini lasciano perplessi, poi il pugno duro lascia sempre degli strascichi pesanti: l'antiterrorismo di allora ha lasciato molte ferite aperte nella nostra società ed allora tutto il Paese era unito.

I sindacati che contavano qualcosa e avevano una base popolare, che oggi non esiste più, stavano dalla parte del potere, con il Pci e le sinistre tutte contro i violenti.

I tempi sono cambiati e una repressione violenta, per un governo con tre voti di maggioranza, traballante e insicuro, porterebbe ad altri scontri, ad altri disordini: non servono al Paese, ma solo a nascondere le pecche e gli errori, anche le vergogne della maggioranza.

I tagli imposti dalla signora Gelmini lasciano perplessi, poi il pugno duro lascia sempre degli strascichi pesanti: l'antiterrorismo di allora ha lasciato molte ferite aperte nella nostra società ed allora tutto il Paese era unito.

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Quindi si vuole fare dell'antiterrorismo, ma forse basterebbe una riforma universitaria meno assurda e più adeguata alle necessità degli studenti, al loro futuro.

I tagli imposti dalla signora Gelmini lasciano perplessi, poi il pugno duro lascia sempre degli strascichi pesanti: l'antiterrorismo di allora ha lasciato molte ferite aperte nella nostra società ed allora tutto il Paese era unito.

I sindacati che contavano qualcosa e avevano una base popolare, che oggi non esiste più, stavano dalla parte del potere, con il Pci e le sinistre tutte contro i violenti.

I tempi sono cambiati e una repressione violenta, per un governo con tre voti di maggioranza, traballante e insicuro, porterebbe ad altri scontri, ad altri disordini: non servono al Paese, ma solo a nascondere le pecche e gli errori, anche le vergogne della maggioranza.

Quindi si vuole fare dell'antiterrorismo, ma forse basterebbe una riforma universitaria meno assurda e più adeguata alle necessità degli studenti, al loro futuro.

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Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri vuole gli arresti preventivi: "Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un Sette aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema sinistra collusi con il terrorismo. Qui serve una vasta e decisa azione preventiva. Si sa chi c'è dietro la violenza scoppiata a Roma. Tutti i centri sociali i cui nomi sono ben noti città per città. La sinistra, per coprire i violenti, ha mentito parlando di infiltrati......”

Quindi si vuole fare dell'antiterrorismo, ma forse basterebbe una riforma universitaria meno assurda e più adeguata alle necessità degli studenti, al loro futuro.

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