C'è il rischio di daspo e Gasparri che ricorda gli arresti dei capi dell'autonomia operaia nel 1978, per lui esempio da imitare anche oggi.
Poi abbiamo le polemiche con la sinistra che parla di provocatori e con la Consulta sui principi costituzionali della libertà di manifestazione.
Infine abbiamo il movimento studentesco, nuovo movimento di protesta del Terzo millennio, che alza la voce e vuole scendere in piazza ancora, contro la riforma Gelmini.
Il rischio di scontri è alto e le violenze si possono rinnovare: vedremo la risoluzione a questi problemi, ma temo che daranno spazio al governo, infatti non si parla più di Gelmini e di riforma universitaria, ma di scontri di piazza.