25 gen 2011

Politica estera, speculatori e terrorismo internazionali


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Tra gli speculatori internazionali bisogna cercare i mandanti della strategia del terrore?

Solo tra costoro si trovano i grandi burattinai?

Pure la politica estera si è servita, in passato, di gruppi eversivi, da utilizzare in casa d’altri: nel periodo della guerra fredda ci sono stati diversi casi eclatanti da una parte e dall’altra della “cortina di ferro”.

Da sempre i nemici dei miei nemici sono miei amici e si possono aiutare, foraggiare, proteggere.

Vi servono dei nomi, cognomi e indirizzi?

Non li posso fare perché questa è solo un’analisi, che si basa su domande e su risposte, ma non servono i nomi e i personaggi … cattivi da indicare: spesso certe situazioni non hanno una regia ben precisa, ma solo situazioni locali che si complicano a livello internazionale.


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Tra gli speculatori internazionali bisogna cercare i mandanti della strategia del terrore?

Solo tra costoro si trovano i grandi burattinai?

Pure la politica estera si è servita, in passato, di gruppi eversivi, da utilizzare in casa d’altri: nel periodo della guerra fredda ci sono stati diversi casi eclatanti da una parte e dall’altra della “cortina di ferro”.

Da sempre i nemici dei miei nemici sono miei amici e si possono aiutare, foraggiare, proteggere.

Vi servono dei nomi, cognomi e indirizzi?

Non li posso fare perché questa è solo un’analisi, che si basa su domande e su risposte, ma non servono i nomi e i personaggi … cattivi da indicare: spesso certe situazioni non hanno una regia ben precisa, ma solo situazioni locali che si complicano a livello internazionale.

Islam e terrorismo islamico internazionale

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La religione è un fattore ……. accidentale: l’Islam è innocente, è innocente il Corano, non c'è neppure colpa nel principio della guerra santa, che non è terrorismo.

Anzi l’Islam condanna il suicidio e l’omicidio, le azioni militari contro i civili, donne e bambini.

Invece è vero che chi paga sfrutta in modo distorto l’Islam per fini materiali e materialisti: il terrorismo provoca tensione, che porta al rialzo di alcune materie prime, la principale è il petrolio e il gas metano.


Chi specula su queste materie prime, da questi sbalzi improvvisi, ne trae dei vantaggi.




Fanatismo, terrorismo e integralismo prezzolato

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Chi sta dietro al terrorismo? Perché esiste? Chi lo finanzia?

C’è una domanda chiave da cui partire.

Chi ha interessi e vantaggi da trarre dal terrorismo?

Prima di rispondere a questa questione voglio far osservare alcuni fatti fondamentali: il costo del terrorismo dal punto di vista economico è altissimo.

Organizzare, preparare terroristi costa, specialmente quelli suicidi: costa in strutture, in luoghi sicuri, in denaro da versare alle famiglie, come risarcimento.

Costa tantissimo pure l’uso delle armi, gli esplosivi, gli istruttori.

Costosissimi sono pure i collegamenti tra gruppo terroristico e gruppo terroristico, coordinare e finanziare: ciò che costa somme veramente ingenti è la propaganda, l’indottrinamento, che passa sempre attraverso gruppi radicali, estremistici della galassia integralista.

Quale è il conto finale di tutto questo?

Io ipotizzo delle cifre che vanno da un minimo di 100 milioni di euro, dato sicuramente minimo, sino a qualche miliardo di euro, somme probabilmente più vicine al reale.

Allora chi paga e perché sborsa tutto questi quattrini?

Mosca - bombe terroristiche all'aeroporto



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Ci sono stati morti e feriti: circa 35 morti e decine di feriti.

E’ stato un attentato suicida, compiuto da un kamikaze all'aeroporto Domodedovo nel settore arrivi: per ora si sospetta ancora il terrorismo ceceno, ma certamente questa è la prova che il terrorismo non guarda in faccia a nessuno e riguarda tutti.

Fare un quadro generale di questi attentati, che quasi sempre hanno una matrice religiosa e islamica, è abbastanza complesso, ma si può tentare ad analizzare e capire.

Chi sta dietro al terrorismo? Perché esiste? Chi lo finanzia?

C’è una domanda chiave da cui partire.

Chi ha interessi e vantaggi da trarre dal terrorismo?

Prima di rispondere a questa questione voglio far osservare alcuni fatti fondamentali: il costo del terrorismo dal punto di vista economico è altissimo.

Organizzare, preparare terroristi costa, specialmente quelli suicidi: costa in strutture, in luoghi sicuri, in denaro da versare alle famiglie, come risarcimento.

Costa tantissimo pure l’uso delle armi, gli esplosivi, gli istruttori.

Costosissimi sono pure i collegamenti tra gruppo terroristico e gruppo terroristico, coordinare e finanziare: ciò che costa somme veramente ingenti è la propaganda, l’indottrinamento, che passa sempre attraverso gruppi radicali, estremistici della galassia integralista.

Quale è il conto finale di tutto questo?

Io ipotizzo delle cifre che vanno da un minimo di 100 milioni di euro, dato sicuramente minimo, sino a qualche miliardo di euro, somme probabilmente più vicine al reale.

Allora chi paga e perché sborsa tutto questi quattrini?

La religione è un fattore ……. accidentale: l’Islam è innocente, è innocente il Corano, non c'è neppure colpa nel principio della guerra santa, che non è terrorismo.

Anzi l’Islam condanna il suicidio e l’omicidio, le azioni militari contro i civili, donne e bambini.

Invece è vero che chi paga sfrutta in modo distorto l’Islam per fini materiali e materialisti: il terrorismo provoca tensione, che porta al rialzo di alcune materie prime, la principale è il petrolio e il gas metano.

Chi specula su queste materie prime, da questi sbalzi improvvisi, ne trae dei vantaggi.

Tra gli speculatori internazionali bisogna cercare i mandanti della strategia del terrore?

Solo tra costoro si trovano i grandi burattinai?

Pure la politica estera si è servita, in passato, di gruppi eversivi, da utilizzare in casa d’altri: nel periodo della guerra fredda ci sono stati diversi casi eclatanti da una parte e dall’altra della “cortina di ferro”.

Da sempre i nemici dei miei nemici sono miei amici e si possono aiutare, foraggiare, proteggere.

Vi servono dei nomi, cognomi e indirizzi?

Non li posso fare perché questa è solo un’analisi, che si basa su domande e su risposte, ma non servono i nomi e i personaggi … cattivi da indicare: spesso certe situazioni non hanno una regia ben precisa, ma solo situazioni locali che si complicano a livello internazionale.

I ceceni hanno molti simpatizzanti pure in Occidente, gruppi eversivi sono stati e sono ancora lasciati liberi di agire pure da noi, magari concedendo l’asilo politico, trattandoli come dei perseguitati.

Le politiche estere sono miopi e cercano di trarre vantaggi da piccole situazioni, oso dire con atteggiamenti meschini e codardi: ognuno pensa al proprio orticello e scarica sugli altri le difficoltà.

Grande amico del terrorismo è la mancanza di libertà nel mondo: i diritti individuali di poter scegliere la fede in cui credere, o non credere sono principi inesistenti in tanti luoghi del pianeta.

Solo una politica economica mondiale, che affianchi sviluppo economico, commerci e libertà di opinione, di espressione, di comunicazione e di scelta ci potranno liberare dal terrorismo.

Infine la vera lotta al terrorismo si combatte a monte ed esattamente togliendo acqua ai pesci, che in questo caso sono i soldi che arrivano a finanziare i terroristi: monitorando i flussi di denaro e sequestrandolo, impedendo che arrivi dove non dovrebbe giungere, potrà portare pace a questo povero mondo, altrimenti, con queste politiche estere, con le troppe tolleranze colpevoli dovremo condividere con il terrorismo stragista per decenni, che ci porterà a scontri di civiltà insensati.

Io conosco gli incontri tra le civiltà, mentre gli scontri non so proprio cosa siano.



Ci sono stati morti e feriti: circa 35 morti e decine di feriti.



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Ci sono stati morti e feriti: circa 35 morti e decine di feriti.

E’ stato un attentato suicida, compiuto da un kamikaze all'aeroporto Domodedovo nel settore arrivi: per ora si sospetta ancora il terrorismo ceceno, ma certamente questa è la prova che il terrorismo non guarda in faccia a nessuno e riguarda tutti.

Fare un quadro generale di questi attentati, che quasi sempre hanno una matrice religiosa e islamica, è abbastanza complesso, ma si può tentare ad analizzare e capire.

Chi sta dietro al terrorismo? Perché esiste? Chi lo finanzia?

C’è una domanda chiave da cui partire.

Chi ha interessi e vantaggi da trarre dal terrorismo?

Prima di rispondere a questa questione voglio far osservare alcuni fatti fondamentali: il costo del terrorismo dal punto di vista economico è altissimo.

Organizzare, preparare terroristi costa, specialmente quelli suicidi: costa in strutture, in luoghi sicuri, in denaro da versare alle famiglie, come risarcimento.

Costa tantissimo pure l’uso delle armi, gli esplosivi, gli istruttori.

Costosissimi sono pure i collegamenti tra gruppo terroristico e gruppo terroristico, coordinare e finanziare: ciò che costa somme veramente ingenti è la propaganda, l’indottrinamento, che passa sempre attraverso gruppi radicali, estremistici della galassia integralista.

Quale è il conto finale di tutto questo?

Io ipotizzo delle cifre che vanno da un minimo di 100 milioni di euro, dato sicuramente minimo, sino a qualche miliardo di euro, somme probabilmente più vicine al reale.

Allora chi paga e perché sborsa tutto questi quattrini?

La religione è un fattore ……. accidentale: l’Islam è innocente, è innocente il Corano, non c'è neppure colpa nel principio della guerra santa, che non è terrorismo.

Anzi l’Islam condanna il suicidio e l’omicidio, le azioni militari contro i civili, donne e bambini.

Invece è vero che chi paga sfrutta in modo distorto l’Islam per fini materiali e materialisti: il terrorismo provoca tensione, che porta al rialzo di alcune materie prime, la principale è il petrolio e il gas metano.

Chi specula su queste materie prime, da questi sbalzi improvvisi, ne trae dei vantaggi.

Tra gli speculatori internazionali bisogna cercare i mandanti della strategia del terrore?

Solo tra costoro si trovano i grandi burattinai?

Pure la politica estera si è servita, in passato, di gruppi eversivi, da utilizzare in casa d’altri: nel periodo della guerra fredda ci sono stati diversi casi eclatanti da una parte e dall’altra della “cortina di ferro”.

Da sempre i nemici dei miei nemici sono miei amici e si possono aiutare, foraggiare, proteggere.

Vi servono dei nomi, cognomi e indirizzi?

Non li posso fare perché questa è solo un’analisi, che si basa su domande e su risposte, ma non servono i nomi e i personaggi … cattivi da indicare: spesso certe situazioni non hanno una regia ben precisa, ma solo situazioni locali che si complicano a livello internazionale.

I ceceni hanno molti simpatizzanti pure in Occidente, gruppi eversivi sono stati e sono ancora lasciati liberi di agire pure da noi, magari concedendo l’asilo politico, trattandoli come dei perseguitati.

Le politiche estere sono miopi e cercano di trarre vantaggi da piccole situazioni, oso dire con atteggiamenti meschini e codardi: ognuno pensa al proprio orticello e scarica sugli altri le difficoltà.

Grande amico del terrorismo è la mancanza di libertà nel mondo: i diritti individuali di poter scegliere la fede in cui credere, o non credere sono principi inesistenti in tanti luoghi del pianeta.

Solo una politica economica mondiale, che affianchi sviluppo economico, commerci e libertà di opinione, di espressione, di comunicazione e di scelta ci potranno liberare dal terrorismo.

Infine la vera lotta al terrorismo si combatte a monte ed esattamente togliendo acqua ai pesci, che in questo caso sono i soldi che arrivano a finanziare i terroristi: monitorando i flussi di denaro e sequestrandolo, impedendo che arrivi dove non dovrebbe giungere, potrà portare pace a questo povero mondo, altrimenti, con queste politiche estere, con le troppe tolleranze colpevoli dovremo condividere con il terrorismo stragista per decenni, che ci porterà a scontri di civiltà insensati.

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Diretta Gad Lerner e l'Infedele - Berlusconi

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L'Infedele de La 7 condotto da Gad Lerner ha visto, anzi sentito lui, il cavaliere, Silvio, l'uomo della provvidenza alias l'unto del Signore, conosciuto dal secolo come Berlusconi detto Berlusca.

Ha definito la trasmissione ''un postribolo televisivo'', ha accusato stampa e giornalismo d essere qualcosa di ripugnante e sporco: di essere stato accusato da tante accuse false, di essere un complotto contro di lui.

Gli sfoghi emotivi del Cavaliere avranno sicuramente delle conseguenze tra le polemiche del giorno dopo.

La7 Gad Lerner

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L'Infedele de La 7 condotto da Gad Lerner ha visto, anzi sentito lui, il cavaliere, Silvio, l'uomo della provvidenza alias l'unto del Signore, conosciuto dal secolo come Berlusconi detto Berlusca.

Ha definito la trasmissione ''un postribolo televisivo'', ha accusato stampa e giornalismo d essere qualcosa di ripugnante e sporco: di essere stato accusato da tante accuse false, di essere un complotto contro di lui.

Gli sfoghi emotivi del Cavaliere avranno sicuramente delle conseguenze tra le polemiche del giorno dopo.

L'infedele - Gad Lerner

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L'Infedele de La 7 condotto da Gad Lerner ha visto, anzi sentito lui, il cavaliere, Silvio, l'uomo della provvidenza alias l'unto del Signore, conosciuto dal secolo come Berlusconi detto Berlusca.

Ha definito la trasmissione ''un postribolo televisivo'', ha accusato stampa e giornalismo d essere qualcosa di ripugnante e sporco: di essere stato accusato da tante accuse false, di essere un complotto contro di lui.

Gli sfoghi emotivi del Cavaliere avranno sicuramente delle conseguenze tra le polemiche del giorno dopo.

Ballarò - Berlusconi e Ruby

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Ha definito la trasmissione ''un postribolo televisivo'', ha accusato stampa e giornalismo d essere qualcosa di ripugnante e sporco: di essere stato accusato da tante accuse false, di essere un complotto contro di lui.

Gli sfoghi emotivi del Cavaliere avranno sicuramente delle conseguenze tra le polemiche del giorno dopo.