25 gen 2011

Mosca - bombe terroristiche all'aeroporto



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Ci sono stati morti e feriti: circa 35 morti e decine di feriti.

E’ stato un attentato suicida, compiuto da un kamikaze all'aeroporto Domodedovo nel settore arrivi: per ora si sospetta ancora il terrorismo ceceno, ma certamente questa è la prova che il terrorismo non guarda in faccia a nessuno e riguarda tutti.

Fare un quadro generale di questi attentati, che quasi sempre hanno una matrice religiosa e islamica, è abbastanza complesso, ma si può tentare ad analizzare e capire.

Chi sta dietro al terrorismo? Perché esiste? Chi lo finanzia?

C’è una domanda chiave da cui partire.

Chi ha interessi e vantaggi da trarre dal terrorismo?

Prima di rispondere a questa questione voglio far osservare alcuni fatti fondamentali: il costo del terrorismo dal punto di vista economico è altissimo.

Organizzare, preparare terroristi costa, specialmente quelli suicidi: costa in strutture, in luoghi sicuri, in denaro da versare alle famiglie, come risarcimento.

Costa tantissimo pure l’uso delle armi, gli esplosivi, gli istruttori.

Costosissimi sono pure i collegamenti tra gruppo terroristico e gruppo terroristico, coordinare e finanziare: ciò che costa somme veramente ingenti è la propaganda, l’indottrinamento, che passa sempre attraverso gruppi radicali, estremistici della galassia integralista.

Quale è il conto finale di tutto questo?

Io ipotizzo delle cifre che vanno da un minimo di 100 milioni di euro, dato sicuramente minimo, sino a qualche miliardo di euro, somme probabilmente più vicine al reale.

Allora chi paga e perché sborsa tutto questi quattrini?

La religione è un fattore ……. accidentale: l’Islam è innocente, è innocente il Corano, non c'è neppure colpa nel principio della guerra santa, che non è terrorismo.

Anzi l’Islam condanna il suicidio e l’omicidio, le azioni militari contro i civili, donne e bambini.

Invece è vero che chi paga sfrutta in modo distorto l’Islam per fini materiali e materialisti: il terrorismo provoca tensione, che porta al rialzo di alcune materie prime, la principale è il petrolio e il gas metano.

Chi specula su queste materie prime, da questi sbalzi improvvisi, ne trae dei vantaggi.

Tra gli speculatori internazionali bisogna cercare i mandanti della strategia del terrore?

Solo tra costoro si trovano i grandi burattinai?

Pure la politica estera si è servita, in passato, di gruppi eversivi, da utilizzare in casa d’altri: nel periodo della guerra fredda ci sono stati diversi casi eclatanti da una parte e dall’altra della “cortina di ferro”.

Da sempre i nemici dei miei nemici sono miei amici e si possono aiutare, foraggiare, proteggere.

Vi servono dei nomi, cognomi e indirizzi?

Non li posso fare perché questa è solo un’analisi, che si basa su domande e su risposte, ma non servono i nomi e i personaggi … cattivi da indicare: spesso certe situazioni non hanno una regia ben precisa, ma solo situazioni locali che si complicano a livello internazionale.

I ceceni hanno molti simpatizzanti pure in Occidente, gruppi eversivi sono stati e sono ancora lasciati liberi di agire pure da noi, magari concedendo l’asilo politico, trattandoli come dei perseguitati.

Le politiche estere sono miopi e cercano di trarre vantaggi da piccole situazioni, oso dire con atteggiamenti meschini e codardi: ognuno pensa al proprio orticello e scarica sugli altri le difficoltà.

Grande amico del terrorismo è la mancanza di libertà nel mondo: i diritti individuali di poter scegliere la fede in cui credere, o non credere sono principi inesistenti in tanti luoghi del pianeta.

Solo una politica economica mondiale, che affianchi sviluppo economico, commerci e libertà di opinione, di espressione, di comunicazione e di scelta ci potranno liberare dal terrorismo.

Infine la vera lotta al terrorismo si combatte a monte ed esattamente togliendo acqua ai pesci, che in questo caso sono i soldi che arrivano a finanziare i terroristi: monitorando i flussi di denaro e sequestrandolo, impedendo che arrivi dove non dovrebbe giungere, potrà portare pace a questo povero mondo, altrimenti, con queste politiche estere, con le troppe tolleranze colpevoli dovremo condividere con il terrorismo stragista per decenni, che ci porterà a scontri di civiltà insensati.

Io conosco gli incontri tra le civiltà, mentre gli scontri non so proprio cosa siano.