1 set 2011

AEROPORTO DI BARI SEQUESTRATI 3 KG DI FARMACI ILLEGALI



     I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Bari, nel corso dei controlli  sui viaggiatori provenienti da Paesi extra-comunitari, hanno sequestrato, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, circa 3 kg di medicinali esteri sprovvisti delle necessarie prescrizioni mediche e delle autorizzazioni all’importazione.
     I farmaci erano nascosti nelle tre valige di un passeggero cinese residente in Italia e proveniente da Shangai.
     Il trasgressore è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di importazione illegale di medicinali.

LA SPEZIA: SCOPERTI 592 MOTORI IDRAULICI CON FALSA INDICAZIONE DI ORIGINE


I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di La Spezia, a seguito di selezione generata dal Circuito Doganale di Controllo dell’Agenzia, hanno effettuato il controllo fisico del  carico di un container proveniente dall’Estremo Oriente e destinato a  una società modenese operante nel settore della meccanica. 
A seguito della verifica è stato accertato che 592 motori idraulici di grosse dimensioni recavano una falsa indicazione di origine, caratterizzata dalla presenza delle parole “Made in Italy”. 
La merce è stata regolarizzata a cura e a spese dell’azienda che,  
presso i propri stabilimenti e sotto la sorveglianza della Dogana competente per territorio, ha provveduto all’abrasione delle false attestazioni di origine. 
L’importatore è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica. 

GENOVA SEQUESTRATE SIGARETTE DI CONTRABBANDO IN AEROPORTO


    I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Genova in servizio presso l’Aeroporto “ C. Colombo” hanno scoperto e sequestrato, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza,  30 kg.  di Tabacchi lavorati esteri,  pari 1540 pacchetti di sigarette.
    La merce è stata rinvenuta dai funzionari doganali nei bagagli a mano, privi di effetti personali, di una cittadina moldava.
    La viaggiatrice è stata segnalata alla Procura della Repubblica per il reato di contrabbando.

CONVEGNO A REGGIO EMILIA, 12 SETTEMBRE 2011 “DOGANE E IMPRESE VICINE VERSO NUOVE FRONTIERE”


Si terrà il 12 settembre  2011 a Reggio Emilia, con inizio alle ore 15.00 presso la sede Industriali in via Toschi 30/a, un convegno dal titolo: “Dogane e imprese vicine verso nuove frontiere “.
Nel corso dell’incontro, organizzato dall’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia  in collaborazione con la locale Associazione Industriali, i relatori illustreranno i benefici  derivanti dal riconoscimento dello status di Operatore Economico Autorizzato e le modalità per  la corretta  presentazione della dichiarazione e della documentazione di origine delle merci.
Parteciperanno ai lavori il Dr. Taddeo Palacchino, Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia, l’Ing. Stefano Sandri e la Sig.ra Domenica Di  Giulio, funzionari della Direzione Interregionale delle Dogane per l’Emilia  Romagna e le Marche.

ANCONA SCOPERTI 2 CLANDESTINI



     I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ancona, con la collaborazione della Guardia di Finanza, hanno individuato due clandestini nascosti all'interno di un’autovettura italiana proveniente dalla Grecia condotta da un cittadino marocchino.
    I due uomini erano nascosti uno sotto un telo di spugna e l’altro in una valigia di grandi dimensioni.
    I due clandestini, di nazionalità marocchina, dopo essere stati identificati, sono stati consegnati alla Polizia di frontiera per il rimpatrio.

ROMA 1 SEQUESTRI DI VALUTA ALL’AEROPORTO DI CIAMPINO



Nell'ambito dell’attività di contrasto e repressione del traffico di valuta, i funzionari della Sezione operativa territoriale di Ciampino, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, hanno individuato un passeggero proveniente dalla Francia  che tentava di introdurre illegalmente nel territorio italiano valuta per un importo di 56.950 euro.
Il viaggiatore si è avvalso della facoltà di effettuare l’oblazione immediata, che consente di estinguere la violazione mediante il pagamento di una somma pari al 5% dell’importo eccedente il limite consentito di 10.000 euro.

Michele Misseri - Sarah Scazzi e la follia di zio Michele Misseri


Il caso di Sarah Scazzi ha pure uno strascico, oso dire umano, per quanto riguarda zio Michele Misseri.
Nel gergo popolare si potrebbe dire se “c'è o ci fa”: prima confessa un omicidio improbabile, poi lo nega, accusa la figlia, poi nega e nega quello che ha appena negato.
Gli inquirenti non gli credono ed allora, fuori dal carcere, ricomincia ad urlare, a dire che è colpevole, ma ormai in pochi gli credono, tranne qualche giornaletto che cerca notizie per la curiosità dei suoi lettori.
Vuole tornare in carcere, vuole creare un altarino nel garage per Sarah, dove sostiene di averla uccisa, ma dove non ci sono riscontri scientifici del suo presunto delitto, che si ritrovano in casa.
Adesso chiede uno psichiatra, ma non sa probabilmente che i pazzi veri si considerano normali: solo i falsi pazzi e coloro che sono disturbati mentalmente, senza perdere la capacità di intendere e di volere, vogliono essere curati dagli psichiatri.
Michele Misseri non è pazzo, quindi deve dire ciò che sa e ciò che ha visto.

Horror show - Sarah Scazzi e la follia di zio Michele Misseri


Il caso di Sarah Scazzi ha pure uno strascico, oso dire umano, per quanto riguarda zio Michele Misseri.
Nel gergo popolare si potrebbe dire se “c'è o ci fa”: prima confessa un omicidio improbabile, poi lo nega, accusa la figlia, poi nega e nega quello che ha appena negato.
Gli inquirenti non gli credono ed allora, fuori dal carcere, ricomincia ad urlare, a dire che è colpevole, ma ormai in pochi gli credono, tranne qualche giornaletto che cerca notizie per la curiosità dei suoi lettori.
Vuole tornare in carcere, vuole creare un altarino nel garage per Sarah, dove sostiene di averla uccisa, ma dove non ci sono riscontri scientifici del suo presunto delitto, che si ritrovano in casa.
Adesso chiede uno psichiatra, ma non sa probabilmente che i pazzi veri si considerano normali: solo i falsi pazzi e coloro che sono disturbati mentalmente, senza perdere la capacità di intendere e di volere, vogliono essere curati dagli psichiatri.
Michele Misseri non è pazzo, quindi deve dire ciò che sa e ciò che ha visto.

Facebook - Sarah Scazzi e la follia di zio Michele Misseri


Il caso di Sarah Scazzi ha pure uno strascico, oso dire umano, per quanto riguarda zio Michele Misseri.
Nel gergo popolare si potrebbe dire se “c'è o ci fa”: prima confessa un omicidio improbabile, poi lo nega, accusa la figlia, poi nega e nega quello che ha appena negato.
Gli inquirenti non gli credono ed allora, fuori dal carcere, ricomincia ad urlare, a dire che è colpevole, ma ormai in pochi gli credono, tranne qualche giornaletto che cerca notizie per la curiosità dei suoi lettori.
Vuole tornare in carcere, vuole creare un altarino nel garage per Sarah, dove sostiene di averla uccisa, ma dove non ci sono riscontri scientifici del suo presunto delitto, che si ritrovano in casa.
Adesso chiede uno psichiatra, ma non sa probabilmente che i pazzi veri si considerano normali: solo i falsi pazzi e coloro che sono disturbati mentalmente, senza perdere la capacità di intendere e di volere, vogliono essere curati dagli psichiatri.
Michele Misseri non è pazzo, quindi deve dire ciò che sa e ciò che ha visto.

Delitto - Sarah Scazzi e la follia di zio Michele Misseri


Il caso di Sarah Scazzi ha pure uno strascico, oso dire umano, per quanto riguarda zio Michele Misseri.
Nel gergo popolare si potrebbe dire se “c'è o ci fa”: prima confessa un omicidio improbabile, poi lo nega, accusa la figlia, poi nega e nega quello che ha appena negato.
Gli inquirenti non gli credono ed allora, fuori dal carcere, ricomincia ad urlare, a dire che è colpevole, ma ormai in pochi gli credono, tranne qualche giornaletto che cerca notizie per la curiosità dei suoi lettori.
Vuole tornare in carcere, vuole creare un altarino nel garage per Sarah, dove sostiene di averla uccisa, ma dove non ci sono riscontri scientifici del suo presunto delitto, che si ritrovano in casa.
Adesso chiede uno psichiatra, ma non sa probabilmente che i pazzi veri si considerano normali: solo i falsi pazzi e coloro che sono disturbati mentalmente, senza perdere la capacità di intendere e di volere, vogliono essere curati dagli psichiatri.
Michele Misseri non è pazzo, quindi deve dire ciò che sa e ciò che ha visto.