9 set 2011

Novità - Parolisi Salvatore mentì?


Melania Rea fu uccisa nel bosco delle Casermette ad Ascoli Piceno, l'atto fu compiuto da un uomo o da una donna che conosceva la tecnica militare dell'agguato: fu presa alle spalle e ferita ripetutamente, facendola probabilmente morire dissanguata.
L'unico Dna riconosciuto sul corpo della donna è quello del marito, questo fatto, con le contraddizioni e le bugie dette da Parolisi durante i precedenti interrogatori, sono sufficienti per incriminarlo: ora occorre molto di più per scagionarlo, o i giudici lo condanneranno.
Non si deve mai mentire agli inquirenti, perché si rischia di finire male, colpevoli o innocenti che si sia.

Notizie - Parolisi Salvatore mentì?


Melania Rea fu uccisa nel bosco delle Casermette ad Ascoli Piceno, l'atto fu compiuto da un uomo o da una donna che conosceva la tecnica militare dell'agguato: fu presa alle spalle e ferita ripetutamente, facendola probabilmente morire dissanguata.
L'unico Dna riconosciuto sul corpo della donna è quello del marito, questo fatto, con le contraddizioni e le bugie dette da Parolisi durante i precedenti interrogatori, sono sufficienti per incriminarlo: ora occorre molto di più per scagionarlo, o i giudici lo condanneranno.
Non si deve mai mentire agli inquirenti, perché si rischia di finire male, colpevoli o innocenti che si sia.

News - Parolisi Salvatore mentì?


Melania Rea fu uccisa nel bosco delle Casermette ad Ascoli Piceno, l'atto fu compiuto da un uomo o da una donna che conosceva la tecnica militare dell'agguato: fu presa alle spalle e ferita ripetutamente, facendola probabilmente morire dissanguata.
L'unico Dna riconosciuto sul corpo della donna è quello del marito, questo fatto, con le contraddizioni e le bugie dette da Parolisi durante i precedenti interrogatori, sono sufficienti per incriminarlo: ora occorre molto di più per scagionarlo, o i giudici lo condanneranno.
Non si deve mai mentire agli inquirenti, perché si rischia di finire male, colpevoli o innocenti che si sia.

COLPEVOLE O INNOCENTE? Parolisi Salvatore mentì?


Melania Rea fu uccisa nel bosco delle Casermette ad Ascoli Piceno, l'atto fu compiuto da un uomo o da una donna che conosceva la tecnica militare dell'agguato: fu presa alle spalle e ferita ripetutamente, facendola probabilmente morire dissanguata.
L'unico Dna riconosciuto sul corpo della donna è quello del marito, questo fatto, con le contraddizioni e le bugie dette da Parolisi durante i precedenti interrogatori, sono sufficienti per incriminarlo: ora occorre molto di più per scagionarlo, o i giudici lo condanneranno.
Non si deve mai mentire agli inquirenti, perché si rischia di finire male, colpevoli o innocenti che si sia.

Parolisi - Melania Rea - Parolisi Salvatore e le bugie da non dire


Melania Rea fu uccisa nel bosco delle Casermette ad Ascoli Piceno, l'atto fu compiuto da un uomo o da una donna che conosceva la tecnica militare dell'agguato: fu presa alle spalle e ferita ripetutamente, facendola probabilmente morire dissanguata.
L'unico Dna riconosciuto sul corpo della donna è quello del marito, questo fatto, con le contraddizioni e le bugie dette da Parolisi durante i precedenti interrogatori, sono sufficienti per incriminarlo: ora occorre molto di più per scagionarlo, o i giudici lo condanneranno.
Non si deve mai mentire agli inquirenti, perché si rischia di finire male, colpevoli o innocenti che si sia.

Facebook Melania Rea - Parolisi Salvatore e le bugie da non dire


Melania Rea fu uccisa nel bosco delle Casermette ad Ascoli Piceno, l'atto fu compiuto da un uomo o da una donna che conosceva la tecnica militare dell'agguato: fu presa alle spalle e ferita ripetutamente, facendola probabilmente morire dissanguata.
L'unico Dna riconosciuto sul corpo della donna è quello del marito, questo fatto, con le contraddizioni e le bugie dette da Parolisi durante i precedenti interrogatori, sono sufficienti per incriminarlo: ora occorre molto di più per scagionarlo, o i giudici lo condanneranno.
Non si deve mai mentire agli inquirenti, perché si rischia di finire male, colpevoli o innocenti che si sia.

Ultime Melania Rea - Parolisi Salvatore e le bugie da non dire


Melania Rea fu uccisa nel bosco delle Casermette ad Ascoli Piceno, l'atto fu compiuto da un uomo o da una donna che conosceva la tecnica militare dell'agguato: fu presa alle spalle e ferita ripetutamente, facendola probabilmente morire dissanguata.
L'unico Dna riconosciuto sul corpo della donna è quello del marito, questo fatto, con le contraddizioni e le bugie dette da Parolisi durante i precedenti interrogatori, sono sufficienti per incriminarlo: ora occorre molto di più per scagionarlo, o i giudici lo condanneranno.
Non si deve mai mentire agli inquirenti, perché si rischia di finire male, colpevoli o innocenti che si sia.

Ultimissime Melania Rea - Parolisi Salvatore e le bugie da non dire


Melania Rea fu uccisa nel bosco delle Casermette ad Ascoli Piceno, l'atto fu compiuto da un uomo o da una donna che conosceva la tecnica militare dell'agguato: fu presa alle spalle e ferita ripetutamente, facendola probabilmente morire dissanguata.
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Non si deve mai mentire agli inquirenti, perché si rischia di finire male, colpevoli o innocenti che si sia.

Melania Rea - Parolisi Salvatore e le bugie da non dire


Melania Rea fu uccisa nel bosco delle Casermette ad Ascoli Piceno, l'atto fu compiuto da un uomo o da una donna che conosceva la tecnica militare dell'agguato: fu presa alle spalle e ferita ripetutamente, facendola probabilmente morire dissanguata.
L'unico Dna riconosciuto sul corpo della donna è quello del marito, questo fatto, con le contraddizioni e le bugie dette da Parolisi durante i precedenti interrogatori, sono sufficienti per incriminarlo: ora occorre molto di più per scagionarlo, o i giudici lo condanneranno.
Non si deve mai mentire agli inquirenti, perché si rischia di finire male, colpevoli o innocenti che si sia.

8 set 2011

SEQUESTRATI 4 CANNONI DA GUERRA



I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ancona hanno sequestrato, in collaborazione con i militari della Guardia di Finanza, quattro cannoni da guerra dismessi dall'esercito greco.
Gli obici  sono stati rinvenuti a bordo di un autoarticolato di nazionalità polacca sbarcato dalla motonave “Minoan Lines”, proveniente dalla Grecia e diretto in Belgio, ed erano nascosti dietro un carico di merce varia. 
Il trasporto del materiale bellico  è avvenuto  in violazione  alla vigente normativa in materia che prevede, per il trasporto di materiali di armamento in Italia, il rilascio di un’autorizzazione da parte del Prefetto.
Il conducente  dell’automezzo è stato  denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria.