Melania
Rea fu uccisa nel bosco delle Casermette ad Ascoli Piceno, l'atto fu
compiuto da un uomo o da una donna che conosceva la tecnica militare
dell'agguato: fu presa alle spalle e ferita ripetutamente, facendola
probabilmente morire dissanguata.
L'unico
Dna riconosciuto sul corpo della donna è quello del marito, questo
fatto, con le contraddizioni e le bugie dette da Parolisi durante i
precedenti interrogatori, sono sufficienti per incriminarlo: ora
occorre molto di più per scagionarlo, o i giudici lo condanneranno.
Non
si deve mai mentire agli inquirenti, perché si rischia di finire
male, colpevoli o innocenti che si sia.