30 nov 2011

quanto ammonta? Debito Pubblico – nuove tasse in arrivo


Tutto questo sarà terribilmente ingiusto per chi si è comprato la casa sudando e ha un mutuo e oggi avrà ancora l'Ici, per chi si dovrà pagare l'Iva in più come consumatore, anche di bene di prima necessità e farmaci, per chi ha lavorato 40 anni ed ora vorrebbe andarsene in pensione, perché ha consumato per il proprio lavoro tutte le sue energie.
Non è giusto tutto questo, perché a pagare saranno sempre gli stessi..... che hanno già dato molto, troppo.

ultime notizie - politica economica - Monti ci salverà?


Le tasse non hanno mai favorito la crescita economica, l'unica conseguenza positiva di queste scelte sarà una spinta di capitali dal mercato immobiliare a quello
al mondo finanziario, ovvero si dovrebbe rivedere il ritorno del risparmio sui vecchi titoli di Stato, che ora rendono parecchio, se resteremo nell'euro, ma diventerebbero carta straccia se ne usciremo.
Monti ci salverà perché ce lo impone l'Europa e il mercato finanziario mondiale, che non potrebbe sopportare un crollo dell'Italia, che porterebbe alla fine della moneta unica europea, che provocherebbe recessioni e crisi finanziarie in tutto il mondo.
Questo strano domino rovinerebbe mezzo mondo e allora non sono solo gli occhi degli esperti incollati alle scelte di Monti, ma anche abbiamo le pressioni diplomatiche, di ogni tipo e genere, mancano solo quelle militari: ci costringeranno a far quadrare il nostro bilancio pubblico.

ultimissime politica economica - Monti ci salverà?


Le tasse non hanno mai favorito la crescita economica, l'unica conseguenza positiva di queste scelte sarà una spinta di capitali dal mercato immobiliare a quello
al mondo finanziario, ovvero si dovrebbe rivedere il ritorno del risparmio sui vecchi titoli di Stato, che ora rendono parecchio, se resteremo nell'euro, ma diventerebbero carta straccia se ne usciremo.
Monti ci salverà perché ce lo impone l'Europa e il mercato finanziario mondiale, che non potrebbe sopportare un crollo dell'Italia, che porterebbe alla fine della moneta unica europea, che provocherebbe recessioni e crisi finanziarie in tutto il mondo.
Questo strano domino rovinerebbe mezzo mondo e allora non sono solo gli occhi degli esperti incollati alle scelte di Monti, ma anche abbiamo le pressioni diplomatiche, di ogni tipo e genere, mancano solo quelle militari: ci costringeranno a far quadrare il nostro bilancio pubblico.

ultime notizie - Pensioni 2011 - le dure decisioni


Intanto l'attesa per le decisioni sulle pensioni si sta facendo pesante e in troppi sono preoccupati, quasi disperati, sicuramente angosciati: si sostiene che non basteranno più 40 anni di lavoro per andarsene in pensione, inoltre si dovrà andare con il contributivo per tutti, con penalità per chi se ne andrà prima dei 66 anni.
In pratica tantissimi lavoratori, per il lavoro che svolgono particolarmente pesante, per le condizioni di salute, se ne andranno in pensione con un assegno da fame, dopo aver lavorato anche 48 anni se hanno iniziato disgraziatamente a 15 anni.
Come si può capire, costoro difficilmente riavranno il denaro versato con i contributi nella loro vita da pensionato, specialmente se il suo assegno sarà ridotto con tutte le penalità indicate e proposte dal governo Monti.
Questi provvedimenti dubito che saranno sufficienti a rendere felice il mercato finanziario internazionale: ci vuole di più molto di più ed esattamente serve lo sviluppo che non si vede e non si capisce da dove dovrebbe uscire in questa fase di recessione.

ultima ora - Pensioni 2011 - le dure decisioni


Intanto l'attesa per le decisioni sulle pensioni si sta facendo pesante e in troppi sono preoccupati, quasi disperati, sicuramente angosciati: si sostiene che non basteranno più 40 anni di lavoro per andarsene in pensione, inoltre si dovrà andare con il contributivo per tutti, con penalità per chi se ne andrà prima dei 66 anni.
In pratica tantissimi lavoratori, per il lavoro che svolgono particolarmente pesante, per le condizioni di salute, se ne andranno in pensione con un assegno da fame, dopo aver lavorato anche 48 anni se hanno iniziato disgraziatamente a 15 anni.
Come si può capire, costoro difficilmente riavranno il denaro versato con i contributi nella loro vita da pensionato, specialmente se il suo assegno sarà ridotto con tutte le penalità indicate e proposte dal governo Monti.
Questi provvedimenti dubito che saranno sufficienti a rendere felice il mercato finanziario internazionale: ci vuole di più molto di più ed esattamente serve lo sviluppo che non si vede e non si capisce da dove dovrebbe uscire in questa fase di recessione.

usuranti - Pensioni 2011 - le dure decisioni


Intanto l'attesa per le decisioni sulle pensioni si sta facendo pesante e in troppi sono preoccupati, quasi disperati, sicuramente angosciati: si sostiene che non basteranno più 40 anni di lavoro per andarsene in pensione, inoltre si dovrà andare con il contributivo per tutti, con penalità per chi se ne andrà prima dei 66 anni.
In pratica tantissimi lavoratori, per il lavoro che svolgono particolarmente pesante, per le condizioni di salute, se ne andranno in pensione con un assegno da fame, dopo aver lavorato anche 48 anni se hanno iniziato disgraziatamente a 15 anni.
Come si può capire, costoro difficilmente riavranno il denaro versato con i contributi nella loro vita da pensionato, specialmente se il suo assegno sarà ridotto con tutte le penalità indicate e proposte dal governo Monti.
Questi provvedimenti dubito che saranno sufficienti a rendere felice il mercato finanziario internazionale: ci vuole di più molto di più ed esattamente serve lo sviluppo che non si vede e non si capisce da dove dovrebbe uscire in questa fase di recessione.

vecchiaia - Pensioni 2011 - le dure decisioni


Intanto l'attesa per le decisioni sulle pensioni si sta facendo pesante e in troppi sono preoccupati, quasi disperati, sicuramente angosciati: si sostiene che non basteranno più 40 anni di lavoro per andarsene in pensione, inoltre si dovrà andare con il contributivo per tutti, con penalità per chi se ne andrà prima dei 66 anni.
In pratica tantissimi lavoratori, per il lavoro che svolgono particolarmente pesante, per le condizioni di salute, se ne andranno in pensione con un assegno da fame, dopo aver lavorato anche 48 anni se hanno iniziato disgraziatamente a 15 anni.
Come si può capire, costoro difficilmente riavranno il denaro versato con i contributi nella loro vita da pensionato, specialmente se il suo assegno sarà ridotto con tutte le penalità indicate e proposte dal governo Monti.
Questi provvedimenti dubito che saranno sufficienti a rendere felice il mercato finanziario internazionale: ci vuole di più molto di più ed esattamente serve lo sviluppo che non si vede e non si capisce da dove dovrebbe uscire in questa fase di recessione.

sociali - Pensioni 2011 - le dure decisioni


Intanto l'attesa per le decisioni sulle pensioni si sta facendo pesante e in troppi sono preoccupati, quasi disperati, sicuramente angosciati: si sostiene che non basteranno più 40 anni di lavoro per andarsene in pensione, inoltre si dovrà andare con il contributivo per tutti, con penalità per chi se ne andrà prima dei 66 anni.
In pratica tantissimi lavoratori, per il lavoro che svolgono particolarmente pesante, per le condizioni di salute, se ne andranno in pensione con un assegno da fame, dopo aver lavorato anche 48 anni se hanno iniziato disgraziatamente a 15 anni.
Come si può capire, costoro difficilmente riavranno il denaro versato con i contributi nella loro vita da pensionato, specialmente se il suo assegno sarà ridotto con tutte le penalità indicate e proposte dal governo Monti.
Questi provvedimenti dubito che saranno sufficienti a rendere felice il mercato finanziario internazionale: ci vuole di più molto di più ed esattamente serve lo sviluppo che non si vede e non si capisce da dove dovrebbe uscire in questa fase di recessione.

statali Pensioni 2011 - le dure decisioni


Intanto l'attesa per le decisioni sulle pensioni si sta facendo pesante e in troppi sono preoccupati, quasi disperati, sicuramente angosciati: si sostiene che non basteranno più 40 anni di lavoro per andarsene in pensione, inoltre si dovrà andare con il contributivo per tutti, con penalità per chi se ne andrà prima dei 66 anni.
In pratica tantissimi lavoratori, per il lavoro che svolgono particolarmente pesante, per le condizioni di salute, se ne andranno in pensione con un assegno da fame, dopo aver lavorato anche 48 anni se hanno iniziato disgraziatamente a 15 anni.
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Questi provvedimenti dubito che saranno sufficienti a rendere felice il mercato finanziario internazionale: ci vuole di più molto di più ed esattamente serve lo sviluppo che non si vede e non si capisce da dove dovrebbe uscire in questa fase di recessione.

riforma Pensioni 2011 - le dure decisioni


Intanto l'attesa per le decisioni sulle pensioni si sta facendo pesante e in troppi sono preoccupati, quasi disperati, sicuramente angosciati: si sostiene che non basteranno più 40 anni di lavoro per andarsene in pensione, inoltre si dovrà andare con il contributivo per tutti, con penalità per chi se ne andrà prima dei 66 anni.
In pratica tantissimi lavoratori, per il lavoro che svolgono particolarmente pesante, per le condizioni di salute, se ne andranno in pensione con un assegno da fame, dopo aver lavorato anche 48 anni se hanno iniziato disgraziatamente a 15 anni.
Come si può capire, costoro difficilmente riavranno il denaro versato con i contributi nella loro vita da pensionato, specialmente se il suo assegno sarà ridotto con tutte le penalità indicate e proposte dal governo Monti.
Questi provvedimenti dubito che saranno sufficienti a rendere felice il mercato finanziario internazionale: ci vuole di più molto di più ed esattamente serve lo sviluppo che non si vede e non si capisce da dove dovrebbe uscire in questa fase di recessione.