4 apr 2012

Adriano Celentano- Ragazzo della via Gluck - video youtube musica


Notizie News



Quanto amore ha la stampa italiana per Mario Monti, ovvero quanti interessi economici hanno gli editori nella politica sociale ed economica del Governo Monti.
La stampa nazionale lo adora, è il salvatore della patria, o così lo presentano, è uno che metterà sulla strada tanti poveretti con l'abolizione dell'articolo 18, ma si sa che i giornalisti non rischiano il posto.
Loro sono sicuri, basta seguire la linea del direttore, che segue quello del suo editore, che segue quelli dei suoi affari.
Loro si che stanno tranquilli, fregandosene del liberismo, con il loro nel posto fisso, sino a quando la loro lingua non sarà consumata per sfregamento sul c..... del direttore.

processo Melania Rea - Salvatore Parolisi - le prove e e le contro prove


Ora la faccenda del delitto di Melania Rea pare sempre più complessa, con qualche incertezza nelle indagini: l'unico inquisito è sempre lui, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno.
Si sa che gli inquirenti quasi mai ritornano sui loro passi e così Parolisi resta in carcere, anche perché contro di lui ci sono le sue menzogne e le statistiche: la maggioranza delle donne uccise sono vittime di mariti, compagni, fidanzati.
Melania rea fu uccisa dal marito, Salvatore Parolisi?
Fu solo lui ad uccidere e non ebbe dei complici o chi lo aiutò subito dopo l'omicidio?
I tre macedoni negano di essere coinvolti nell'omicidio di Melania Rea e pare che sia proprio così, infatti il loro Dna è in mano agli inquirenti e nulla trapela contro di loro, probabilmente tutto finirà in nulla.
Invece è da capire perché gli inquirenti cercano altro Dna e con cosa lo vogliono comparare: probabilmente con qualche traccia o sul cadavere di Melania o su tracce trovate sul luogo del ritrovamento.
Quindi non è tutto chiaro e non è tutto ovvio.

ultime notizie Melania Rea - Salvatore Parolisi - le prove e e le contro prove


Ora la faccenda del delitto di Melania Rea pare sempre più complessa, con qualche incertezza nelle indagini: l'unico inquisito è sempre lui, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno.
Si sa che gli inquirenti quasi mai ritornano sui loro passi e così Parolisi resta in carcere, anche perché contro di lui ci sono le sue menzogne e le statistiche: la maggioranza delle donne uccise sono vittime di mariti, compagni, fidanzati.
Melania rea fu uccisa dal marito, Salvatore Parolisi?
Fu solo lui ad uccidere e non ebbe dei complici o chi lo aiutò subito dopo l'omicidio?
I tre macedoni negano di essere coinvolti nell'omicidio di Melania Rea e pare che sia proprio così, infatti il loro Dna è in mano agli inquirenti e nulla trapela contro di loro, probabilmente tutto finirà in nulla.
Invece è da capire perché gli inquirenti cercano altro Dna e con cosa lo vogliono comparare: probabilmente con qualche traccia o sul cadavere di Melania o su tracce trovate sul luogo del ritrovamento.
Quindi non è tutto chiaro e non è tutto ovvio.

chi l'ha visto Melania Rea - Salvatore Parolisi - le prove e e le contro prove


Ora la faccenda del delitto di Melania Rea pare sempre più complessa, con qualche incertezza nelle indagini: l'unico inquisito è sempre lui, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno.
Si sa che gli inquirenti quasi mai ritornano sui loro passi e così Parolisi resta in carcere, anche perché contro di lui ci sono le sue menzogne e le statistiche: la maggioranza delle donne uccise sono vittime di mariti, compagni, fidanzati.
Melania rea fu uccisa dal marito, Salvatore Parolisi?
Fu solo lui ad uccidere e non ebbe dei complici o chi lo aiutò subito dopo l'omicidio?
I tre macedoni negano di essere coinvolti nell'omicidio di Melania Rea e pare che sia proprio così, infatti il loro Dna è in mano agli inquirenti e nulla trapela contro di loro, probabilmente tutto finirà in nulla.
Invece è da capire perché gli inquirenti cercano altro Dna e con cosa lo vogliono comparare: probabilmente con qualche traccia o sul cadavere di Melania o su tracce trovate sul luogo del ritrovamento.
Quindi non è tutto chiaro e non è tutto ovvio.

facebook Melania Rea - Salvatore Parolisi - le prove e e le contro prove


Ora la faccenda del delitto di Melania Rea pare sempre più complessa, con qualche incertezza nelle indagini: l'unico inquisito è sempre lui, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno.
Si sa che gli inquirenti quasi mai ritornano sui loro passi e così Parolisi resta in carcere, anche perché contro di lui ci sono le sue menzogne e le statistiche: la maggioranza delle donne uccise sono vittime di mariti, compagni, fidanzati.
Melania rea fu uccisa dal marito, Salvatore Parolisi?
Fu solo lui ad uccidere e non ebbe dei complici o chi lo aiutò subito dopo l'omicidio?
I tre macedoni negano di essere coinvolti nell'omicidio di Melania Rea e pare che sia proprio così, infatti il loro Dna è in mano agli inquirenti e nulla trapela contro di loro, probabilmente tutto finirà in nulla.
Invece è da capire perché gli inquirenti cercano altro Dna e con cosa lo vogliono comparare: probabilmente con qualche traccia o sul cadavere di Melania o su tracce trovate sul luogo del ritrovamento.
Quindi non è tutto chiaro e non è tutto ovvio.

news Melania Rea - Salvatore Parolisi - le prove e e le contro prove


Ora la faccenda del delitto di Melania Rea pare sempre più complessa, con qualche incertezza nelle indagini: l'unico inquisito è sempre lui, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno.
Si sa che gli inquirenti quasi mai ritornano sui loro passi e così Parolisi resta in carcere, anche perché contro di lui ci sono le sue menzogne e le statistiche: la maggioranza delle donne uccise sono vittime di mariti, compagni, fidanzati.
Melania rea fu uccisa dal marito, Salvatore Parolisi?
Fu solo lui ad uccidere e non ebbe dei complici o chi lo aiutò subito dopo l'omicidio?
I tre macedoni negano di essere coinvolti nell'omicidio di Melania Rea e pare che sia proprio così, infatti il loro Dna è in mano agli inquirenti e nulla trapela contro di loro, probabilmente tutto finirà in nulla.
Invece è da capire perché gli inquirenti cercano altro Dna e con cosa lo vogliono comparare: probabilmente con qualche traccia o sul cadavere di Melania o su tracce trovate sul luogo del ritrovamento.
Quindi non è tutto chiaro e non è tutto ovvio.

Melania Rea - Salvatore Parolisi - le prove e e le contro prove


Ora la faccenda del delitto di Melania Rea pare sempre più complessa, con qualche incertezza nelle indagini: l'unico inquisito è sempre lui, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno.
Si sa che gli inquirenti quasi mai ritornano sui loro passi e così Parolisi resta in carcere, anche perché contro di lui ci sono le sue menzogne e le statistiche: la maggioranza delle donne uccise sono vittime di mariti, compagni, fidanzati.
Melania rea fu uccisa dal marito, Salvatore Parolisi?
Fu solo lui ad uccidere e non ebbe dei complici o chi lo aiutò subito dopo l'omicidio?
I tre macedoni negano di essere coinvolti nell'omicidio di Melania Rea e pare che sia proprio così, infatti il loro Dna è in mano agli inquirenti e nulla trapela contro di loro, probabilmente tutto finirà in nulla.
Invece è da capire perché gli inquirenti cercano altro Dna e con cosa lo vogliono comparare: probabilmente con qualche traccia o sul cadavere di Melania o su tracce trovate sul luogo del ritrovamento.
Quindi non è tutto chiaro e non è tutto ovvio.

WWF LE “BUONE NOVE” DELLA SOSTENIBILITA’ ITALIANA


REINVENTIAMO LE CITTA’: I VINCITORI
DAL WWF LE  “BUONE NOVE” DELLA SOSTENIBILITA’ ITALIANA
 Pannolini lavabili, filiera corta, teleriscaldamento d’alta quota, ztl anti-smog, energia pulita e partecipazione…
Il WWF premia le 9 buone pratiche di sostenibilità urbana che hanno reso più green  le nostre piccole e grandi città, a partire dai cittadini
 E DA OGGI AL VIA IL “CITY CHALLENGE” INTERNAZIONALE IN ITALIA, SVEZIA, CANADA, USA, INDIA
 Cresce l’onda di adesioni verso il 31: già confermati 330 Comuni, sul web i video di Elisa, Fabi e Tetes de Bois -  www.wwf.it/oradellaterra
 Buone notizie sul fronte della sostenibilità ambientale delle città: vincere la sfida è possibile e molti italiani sono già sulla buona strada. Tra pannolini lavabili, pani di grano antico, autonomia energetica e mobilità pulita, il WWF annuncia oggi le nove ‘buone pratiche’ realizzate da altrettanti Comuni italiani, che si sono aggiudicate ex equo il concorso “Reinventare le città” lanciato dal WWF in occasione dell’Ora della Terra, l’evento globale che il 31 marzo farà uno spettacolare giro del mondo a luci spente per coinvolgere cittadini, istituzioni e imprese nella lotta al cambiamento climatico e nella svolta che potrà dare al mondo un futuro sostenibile. E da oggi tutti i Comuni italiani potranno partecipare alla sfida internazionale del“City Challenge” che nei prossimi mesi coinvolgerà l’Italia, il Canada, l’India, la Svezia e gli Stati Uniti, nella ricerca della “capitale Earth Hour 2013”.
 Ad aggiudicarsi il riconoscimento per “Reinventare le città” sono state le buone pratiche che hanno considerato la questione ambientale in modo innovativo, sotto il profilo di aria, acqua, cibo, mobilità, rifiuti, consumo del suolo, biodiversità, con un occhio di riguardo per il coinvolgimento attivo dei cittadini. Ecco dunque le “buone nove” selezionate:  Il bikesharing“TOBike”, di TORINO, che mira ad attivare 390 stazioni per 3900 biciclette entro il 2020, con un risparmio di 308 tonnellate di CO2 all’anno, e che già oggi conta 70 stazioni attive con 700 biciclette, 12.000 abbonati e una media di circa 3.000 prelievi al giorno.  --  La campagna “Pannolini lavabili tutta un’altra scelta!” che a FORLI’ CESENA, distribuendo 122 buoni acquisto a poco più di 70 famiglie, ha permesso di risparmiare 732.000 pannolini usa e getta nel giro di 2-3 anni, più che dimezzando le spese per le famiglie e riducendo a monte un utilizzo che rappresenta il 10% dei rifiuti indifferenziati annuali.  --   L’Area C diMILANO, che ha imposto una tariffa di ingresso al centro cittadino e nel solo primo mese ha ridotto di un terzo i veicoli in ingresso all’area, con benefici sulla riduzione delle emissioni inquinanti e ricavi da investire sulla mobilità pubblica.  --  Il progetto di autonomia energetica di FORNI DI SOPRA (UDINE) che ha avviato l’installazione di collettori solari e pannelli fotovoltaici su rifugi, scuola e piscina, di una rete di illuminazione pubblica a LED e di impianto di teleriscaldamento a biomassa forestale di provenienza locale.  --  L’incremento della raccolta differenziata a NAPOLI, che nel 2012 punta a coprire 500.000 abitanti,rispetto agli attuali 240.000.  --  La produzione di elettricità pulita dalle onde del mare, che verrà realizzata aVENEZIA entro fine anno. --   La casa dell’acqua a pannelli solari di VANZAGO, il Comune che ha candidato all’iniziativa ben 14 buone pratiche integrate tra loro e intersettoriali, che nel 2011 ha erogato 730.000 litri di acqua risparmiando 500.000 bottiglie di plastica ed evitando la circolazione di 65 mezzi pesanti per il trasporto delle confezioni. --  Il recupero di filiera corta e antiche culture a ROCCHETTA VARA (LA SPEZIA) che ha incentivato un’attività agricola sostenibile tramite il recupero di terreni incolti e la produzione del pane di Rocchetta da grano di semi tramandati da generazioni dai produttori ormai rari.  --  L’iniziativa “Il padule che vorremmo” che a PONTE BUGGIANESE (PISTOIA) ha coinvolto i cittadini in un processo partecipato per sulla depurazione in Valdinievole e la riqualificazione del Padule di Fucecchio. - Per un totale, considerando soltanto i 135 progetti inviati dai 60 comuni italiani che hanno partecipato, di circa 1milione e 380mila euro investiti e4milioni e 330mila cittadini coinvolti in una svolta green tutta da imitare. (vedi doc allegato)
 “In un momento in cui le politiche nazionali e internazionali stentano a indirizzare la riduzione delle emissioni e della nostra impronta sul pianeta, le buone pratiche dei comuni italiani, nate da idee e risorse attivate volontariamente dagli enti locali e grazie alla partecipazione dei cittadini, dimostrano che la sostenibilità è una rivoluzione possibile e già in corso. Immaginiamo quanto sarebbe più efficace se fosse supportata da specifiche strategie nazionali – ha detto Adriano Paolella, direttore generale del WWF Italia –  Le buone pratiche avviate dai Comuni italiani sono soluzioni creative, realizzabili ed esportabili, in piccoli centri così come in grandi capoluoghi, e possono “ispirare” decine di altri Comuni, ma anche i decisori del nostro Paese, nell’avviare un nuovo modello culturale e nuove forme di economia e partecipazione sociale per il benessere nostro e del pianeta.”
 L’iniziativa è stata possibile grazie al coinvolgimento di Reti e Associazioni, tra cui ANCI, Coordinamento Agende 21 Locali, Associazione dei Comuni virtuosi, Perle Alpine e Borghi Autentici d’Italia, tutte realtà molto attive a fianco degli enti locali nel promuovere scambio culturale e sociale, esempi ed esperienze, utili al tam-tam della sostenibilità.
 E da oggi tutti i Comuni italiani possono candidarsi al City Challenge WWF, la sfida internazionale che premia i migliori Programmi elaborati dalle città per rispondere alle necessità quotidiane dei cittadini (edifici, trasporti, energia) in un futuro rinnovabile. Il City Challenge è stato lanciato l’anno scorso in Svezia premiando la città di Malmo, e da quest’anno si allarga a cinque Paesi pilota: Italia, Canada, India, Stati Uniti e Svezia, con la premiazione delle migliori città in occasione di Earth Hour 2013. I progetti verranno vagliati attraverso il “carbonn® Cities Climate Registry (cCCR)”, una piattaforma per il conteggio delle performances in termini di riduzione delle emissioni di carbonio per fronteggiare i cambiamenti climatici, riconosciuta a livello internazionale e gestita da ICLEI – Governi Locali per la Sostenibilità.
 Per la prima volta nella storia, dal 2007 la maggioranza degli abitanti del pianeta vive nelle città, l’80% in Europa. Come ricorda il dossier WWF “Reinventiamo la città”, i sistemi urbani consumano la gran parte delle risorse naturali ed emettono la maggiore quantità delle emissioni (dirette e indirette) che provocano il cambiamento climatico. Nelle scorse settimane il WWF ha distribuito a centinaia di Comuni italiani uno speciale kit” per la sostenibilità urbana (disponibile suwww.wwf.it/oradellaterra), composto dal dossier “RENIVENTIAMO LE CITTA’” con le 10 mosse per migliorare la sostenibilità delle città e la qualità di vita dei cittadini (green economy, partecipazione, prestazioni energetiche, stop al consumo del suolo e adattamento ai cambiamenti climatici, mobilità sostenibile, reti di biodiversità urbana, orti urbani e agricoltura di prossimità, strade piazze e parcheggi verdi, gestione dei rifiuti, riutilizzo delle acque piovane) e dal rapporto URBAN SOLUTIONS con casi esemplari  già realizzati in tutto il mondo (come Hyderabad (India), che utilizza acque reflue per l’irrigazione, l’Avana (Cuba) che fornisce più del 40% del consumo cittadino di verdure attraverso agricoltura urbana, aFriburgo (Germania) il 50% degli spostamenti avviene a piedi o in bicicletta, Berlino ha riadattato 1.300 edifici ottenendo un risparmio in termini energetici del 26%).  
 E INTANTO CRESCE L’ONDA DI EARTH HOUR: 330 COMUNI, I VIDEO SUL WEB
A poco più di una settimana dall’evento, la partecipazione monta in un crescendo di iniziative. A oggi sono oltre 330 i Comuni italiani ad aver aderito (erano 240 nell’edizione passata), che spegneranno monumenti simbolo come Castel Sant’Angelo e laCupola di San Pietro a Roma, il Teatro alla Scala di MilanoPalazzo Ducale a Venezia, la Torre di PisaDuomo, Battistero e Ponte Vecchio a Firenze, la Mole Antonelliana di Torinol’Arena di Verona, i Sassi di Matera, la Valle dei Templi di Agrigentoe tantissimi altri.
Mentre sul web rimbalzano i video messaggi di Elisa e Niccolò Fabi che il 31 marzo, all’evento centrale di Castel Sant’Angelo a Roma, saranno ospiti del concerto-spettacolo dei Tetes de Bois, “Palco a Pedali-Goodbike”, il primo eco-spettacolo al mondo in cui  l’energia elettrica che illumina il palco e lo fa suonare viene interamente generata dalle biciclette di 128 ‘donatori di energia’ reclutati sul web e che per l’occasione sarà dedicato all’Ora della Terra del WWF.
 COMING SOON:  ACHIM STEINER (direttore UNEP e vice segretario ONU), A ROMA PER LA PECCEI LECTURE. Quest’anno L’Ora della Terra è l’appuntamento clou per il grande pubblico della “road map” di iniziative WWF verso Rio+20 e sarà preceduto, il 30 marzo a Roma, dalla Lecture di Achim Steiner,  direttore esecutivo del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e vice segretario generale dell’ONU, protagonista del percorso verso RIO+20, che spiegherà perché la Green Economy è la chiave di volta per riemergere dalla crisi economica mondiale e per riprogrammare, per  noi e per le future generazioni,un’economia che non scinda il profitto da equità sociale e tutela dell’ambienteL’appuntamento è alle 9.30, Sala Minerva – Palazzo De Carolis, Via del Corso – Ingresso Via Lata, 3.
 I PATROCINI 2012
L’edizione di Earth Hour 2012 ha ricevuto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, e i patrocini del Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Regione Lombardia, Regione Toscana, Roma Capitale, Comune di Milano, Comune di Firenze, Comune di Siena, Comune di Perugia, Comune di Bologna, Comune di Napoli, Provincia di Caserta, FAI – Fondo Ambiente Italiano, Federciclisti, FIAB, ANCI, Associazione Italiana Comuni Virtuosi, Coordinamento Agende 21 Locali.


deltaplano e parapendio a Borso del Grappa (Treviso),



Ritorna il tradizionale appuntamento per deltaplano e parapendio a Borso del 
Grappa (Treviso), l'Expo Trofeo Montegrappa.
Dal 7 all'8 il consorzio turistico Vivere il Grappa e l'Aero Club
Montegrappa ospiteranno, in un'area espositiva di circa 1000 mq, più di
quaranta aziende da tutta Europa in rappresentanza dei più quotati
produttori del settore del volo in deltaplano e parapendio, di operatori di
attrezzatura tecnica del mondo dello sport e della montagna e dei prodotti
tipici locali.
Dal 5 al 9 il trofeo, competizione internazionale di volo libero tra le più
importanti in Europa, con i più forti piloti al mondo ad affrontarsi nel il
cielo della pedemontana veneta lungo percorsi che spesso superano i 100 km
prima di raggiungere l'atterraggio presso la struttura del Garden Relais,
sede della manifestazione e della Expo. Le gare saranno trasmesse in diretta
su maxischermo, grazie al live tracking, uno strumento in dotazione a
ciascun pilota che permette di visualizzare in ogni momento la sua
posizione. Si attendono più di 250 partecipanti tra deltaplano e parapendio
da circa 35 nazioni e la consueta folla di visitatori.
Moltissime le attività collaterali: voli in biposto parapendio e deltaplano,
prove di parapendio per bimbi, percorso mini mountain bike, percorso go-kart
a pedali, parete arrampicata con guida alpina, passeggiate e pedalate
eno-gastronomiche, tappa del Nordic Walking in Tour e prove gratuite con
istruttore della camminata coi bastoncini, dimostrazioni dell'arte marziale
Vovinam Viet Vo Dao, la Tabula per simulare la pratica degli sport come il
surf e lo snowboard, laboratorio di aquiloni, trucco per bimbi, corretto
approccio bambini-cani, dimostrazione di paracadutismo, competizione del
gioco in miniatura Warhammer 40000, prove di rafting in piscina con mini
gommoni, simulatore di volo, giri in elicottero.


Nel fine settimana 31 marzo 1 aprile a Spotorno (Savona), scocca l'ora del
parapendio e del deltaplano, insieme a paramotore e paracadutismo.
Sarà l'Aero Club Albatros di Genova a farsi carico dell'evento inserito nel
contesto del Festival del Vento, una manifestazione che occupa l'intero mese
con esibizioni di aquiloni, aeromodelli, vela, bike, rally e contorno di
mercatini, convegni ed appuntamenti culturali ed altro ancora.
Si tratta di un raduno interdisciplinare che prevede per il pubblico la
possibilità di provare voli in biposto parapendio e lanci tandem in
paracadute dall'elicottero con istruttori. I parapendio decolleranno dal
monte Mao; atterraggio in spiaggia di fronte a piazza della Vittoria dove è
allestito il gazebo Albatros con DJ ed animazione, visto che il tema
conduttore del Festival 2012 è la musica. Recupero il 7-8 aprile in caso di
maltempo.

PRIMAVERA IN FRANCIACORTA TRA GIARDINI E CASTELLI


In Franciacorta a partire dal 1° Aprile sarà possibile visitare i giardini di Castello Quistini, tra collezioni botaniche, bioenergia e percorsi olfattivi.

E’ arrivata la Primavera e con la bella stagione inizia la voglia di gite e viaggi. Parchi e giardini danno il Benvenuto alla nuova stagione con le prime fioriture, come a Rovato in provincia di Brescia, dove Castello Quistini apre i battenti per mostrare l’antico palazzo e I bellissimi giardini.

Un itinerario intitolato Tra rose, storia e leggenda”, che vi guiderà alla scoperta di uno dei primi giardini bioenergetici in Italia, a prima vista un piccolo angolo verde, la cui progettazione racchiude però studi ben precisi dell’ecodesigner Marco Nieri relativi all’influenza delle piante sul nostro corpo; un labirinto di rose che nella sua semplicità rappresenta la storia della rosa fino ai giorni d’oggi; un hortus con una piccola collezione di piante officinali e curative; un antico frutteto che vi porterà alla scoperta di frutti mai sentiti prima come il biricoccolo, ibrido naturale tra susina e albicocca. Una gita all’insegna dell’arte e della cultura passeggiando tra splendidi giardini di rose, ortensie, tulipani, profumi e aromi e scoprendo le storie e le leggende di questo antico palazzo che come ogni castello che si rispetti nasconde anche qualche piccolo mistero.

Castello Quistini è stato inoltre selezionato per partecipare al concorso “Il Parco più Bello d’Italia”, premio nazionale di parchi e giardini, giunto all’ottava edizione.
Si potrà visitare tutte le Domeniche e festivi dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00 fino a fine Luglio. Info complete sul sito web www.castelloquistini.com alla pagina “visite”. L’ingresso prevede una mappa dei giardini e delle sale visitabili per un percorso unico tra storia e botanica. Il percorso è arricchito da alcuni oggetti misteriosi nascosti in natura. Figure d’animali realizzati con materiali riciclati affiorano dall’acqua del laghetto o tra i cespugli di rose e vi accompagneranno in questo magico itinerario.


La Franciacorta è una terra molto conosciuta per i sui vini, ma sono molti anche gli angoli naturalistici che meritano di essere visitati che ogni anno visitano questo territorio: le Torbiere del Sebino, per esempio, sono una riserva naturale situata sulle sponde del Lago d’Iseo che si estende per 360 ettari caratterizzata da un ambiente molto umido e pianeggiante, costituito da canneti e specchi d’acqua. Altra attrazione del territorio è l’orto botanico di Ome, chiamato anche Parco delle Conifere, dove è possibile godere di momenti di pace scoprendo il particolare ambiente circostante e la sua spettacolare cascata.