15 set 2012

Rabbia dell'Islam e l'Occidente che difende le vite ad ogni costo



Per questo motivo si considera una sconfitta anche perdite numeriche 
minime di vite umane che, in altre epoche, sarebbero state accettate come minime.
Qualche migliaio di morti, negli eserciti del passato, erano normali per incidenti, malattie, o altro, anche senza avere un esercito in guerra.
Oggi, si preferisce evitare ogni caduto in guerra e tremila morti Statunitensi in Iraq sono "troppi", mentre per gli iracheni le vittime sono centinaia di migliaia.
Si stanno già sperimentando i primi robot, da impiegare nelle azioni più pericolose: le vite dei militari in prima linea sono importanti, molto
importanti e nei prossimi anni saranno sempre più sostituiti da macchine da guerra.
Ci sarà un tempo che non ci saranno più combattenti sui fronti militari, ma solo automi: non moriranno più soldati, ma solo civili e pezzenti disperati con in pugno vecchie armi arrugginite.

Sequestri di persone di occidentali nel mondo


Il sequestro di occidentali sta diventando di moda: in Africa come in Iraq e in Afghanistan la cattura di stranieri, occidentali, serve a influenzare l'opinione pubblica, oltre a ricattare i governi.
Questo dipende dall'importanza che si dà alla vita umana da noi, rispetto a questi paesi: da loro, specialmente per la povera gente, la morte è sempre dietro l'uscio di casa.
Noi invece non possiamo, giustamente, permettere la perdita di una singola vita umana e se questo avviene sotto i riflettori delle notizie di cronaca, non è accettabile: si deve fare l'impossibile per salvare queste vite.

Tossicodipendenza e droghe leggere


Anni fa ne conobbi alcuni di questi consumatori di canapa, devo dire che veramente le loro personalità e le loro volontà erano cadute in uno strano oblio.
Erano storditi, confusi, indifferenti: erano quasi degli idioti senza carattere e personalità.
Ora è importante che i piccoli consumatori non finiscano in carcere: in conseguenza non è il grammo in più o in meno che conta, ma forse una politica sociale che ne contrasti il più possibile il consumo.
Ci sono già abbastanza zombi che si aggirano nelle nostre strade: sarebbero stati dei bravi ragazzi, degli adulti normali se non fossero caduti nel vizio ora si aggirano inebetiti.
Cosa si può fare?
E’ preferibile la linea dura o quella morbida?
Sicuramente serve una volontà che ostacoli l’uso: non si può scaricare al loro destino, con falso liberalismo, chi usa certe sostanze.
La proibizione deve restare, ma il carcere è sempre la peggior cura.

Droga, giovani, cannabis e confusione mentale


I giovani e la cannabis, ovvero la canapa indiana, la nota droga cosiddetta leggera sta alla base di molte discussioni politiche attuali: la polemica è storica tra chi considera la sostanza stupefacente leggera e chi la reputa il Cavallo di Troia di tutte le droghe pesanti.
C’è chi la vuole liberalizzare e chi invece la vuole catalogata una droga come le altre.
E' una sostanza che provoca grandi danni alla salute e alle menti dei consumatori oppure no?
Le teorie e le valutazioni mediche sono diverse al punto che non si sa quanto danno possa fare.
Sicuramente dovrebbe esserci una politica che ostacoli l’uso della sostanza il più possibile, perché sicuramente bene non fa, soprattutto alle menti dei piccoli drogati. 

Donne e uomini importanti, per le loro voglie .....



I miseri mortali non si possono permettere tante "fanciulle" disponibili e 
pronte a cascare ai piedi di tali "affascinanti" e potenti signori.
Nell'epoca dell'immagine che si dà, più importante della realtà, essere denigrati per qualche vizio o vizietto può essere una sciagura irreparabile: ciò che appare è tutto.
Erich Fromm potrebbe riscrivere il suo dilemma in questo modo: "Essere o apparire."
Essere o avere è ormai superato dalla mentalità attuale.
Il volto pubblico dei nostri VIP è tutto falso?

14 set 2012

News P per il successo facile


La legge sulla Privacy sembra proprio non funzionare: la tentazione è troppo forte e un qualsiasi faccendiere, un tizio che può essere accusato di sfruttamento della prostituzione, di ricatto, può mettere in crisi la politica e i
suoi uomini più rappresentativi.
Il bel mondo dei VIP (Very Important Person), che significa, persone molto importanti, è a quanto pare un po' falsato da qualche pappone che propone ragazze facili alle voglie di chi si vuol riposare dalle fatiche del successo.

Liberismo, libero mercato delle idee e delle religioni



Il liberismo non può funzionare se, oltre al transito senza vincoli delle merci, 
non si pretenderà pure la libertà di fede e d’opinione, senza limiti, tranne per ciò che riguarda l’illegalità, intesa come ’istigazione al crimine comune, come per il terrorismo e altre forme estreme di fanatismo religioso.
La libertà di religione non riguarda solo i credenti, ma anche gli uomini d’affari, gli economisti, gli imprenditori, i finanzieri oltre agli atei: tutti devono lottare per un mondo senza barriere, ovvero senza costrizioni alle coscienze.

Cristiani e cristianesimo... le persecuzioni e il martirio


Il martirio, concetto astruso, antiquato per molti, è sempre d’attualità in un mondo dove la libertà religiosa è limitata e combattuta in tutti i modi: questo avviene quando la fede si sposa con la politica e con il potere costituito.
L’elenco delle limitazioni sono parecchie e nei paesi antidemocratici, negli Stati del Terzo Mondo, la libertà è sempre un lusso.
I morti per la fedeltà alla propria religione negli ultimi decenni sono stati parecchi e sono solo la punta che esce allo scoperto da immani violenze contro le libertà individuali su questa terra.
Sembra che questi limiti culturali non ci riguardino eppure se un monaco buddista è incarcerato in Tibet, se un pastore protestante è condannato in Arabia Saudita, se un missionario cattolico è ucciso in Africa non possiamo tacere: le nostre voci possono fare molto, parecchio di più di quanto si creda comunemente.
E' sciocco pretendere che non ci siano vincoli e limiti al commercio delle merci, mentre per gli individui non ci sono protezioni: si possono maltrattare senza problemi.

Poveri e povertà... la miseria avanza



Esistono situazioni dove famiglie con due redditi si trovano, dopo anni di 
vita decente, anche benestante, in disagio economico: basta la malattia di un componente della famiglia, anche un figlio, la perdita di un reddito, che tutto precipita.
La povertà, vista come qualcosa di remoto, cade su madre, padre, figlio e figlia: non ci saranno più viaggi all'estero, basta settimane bianche, basta corsi di inglese in Inghilterra per i ragazzi.
E’ già tanto che si riesca a mantenere l’automobile e se i figli riusciranno a terminare le superiori.
Tutto diventa duro e difficile, ma soprattutto le tensioni in casa aumentano e la stabilità del nucleo familiare viene messa a repentaglio.
Fare in modo che abbiano un lavoro, possibilmente stabile, anche chi ha più di 40 o 50 anni dovrebbe essere uno dei compiti di chi un “mestiere” lo possiede, ben retribuito in Parlamento.

Disoccupazione giovani e anziani senza lavoro .. la disperazione


Vorrei spostare l’attenzione su faccende drammatiche: la disoccupazione di un giovane è tragica, ma quando qualcuno perde il posto di lavoro dopo i 45 anni la situazione non è più sopportabile.
Se poi quel qualcuno ha figli da mantenere tutto diventa più difficile.
Questa realtà, che sta portando l’età pensionabile sempre più in là nel tempo, rende deboli tutti i lavoratori, tranne i pochi specializzati in settori che il mercato richiede oggi: non si sa se lo saranno domani ancora così fortunati.