3 ott 2012

Montezemoloe e le manovre segrete, ma non troppo della Fiat


Montezemolo è a cerca di appoggi per la sua amata Fiat?
Le ipotesi sono spontanee e ci si chiede se il suo lancio in politica, dopo una vita in mezzo alle auto, dalla Ferrari alla Fiat, sia ormai vicino: certamente ha sposato il artito di Monti Bis, che ha l'appoggio del centro, dei conservatori, della confindustria, delle banche, ma non della sinistra italiana.
Terrebbe ciò ce rimane di comunista, nel Pd, a bada, a dire il ero molto poco, quasi nulla, ma non si sa mai.
Isolerebbe gli estremisti che oggi sono Grillo e affini, estremisti non rivoluzionari, ma .... liberisti e anti corruzione,  che sono molto pericolosi, altro che i vecchi compagni di Lotta Continua e dell'Autonomia Operai.
Lui sogna il ritorno della Fiat nel cuore della politica italiana, come  capitato negli ultimi 100 anni, ma i tempi cambiano e Luca Cordero di Montezemolo non lo sa ancora.

Il Circo della Farfalla HD (sottotitolato in italiano, revisionato) by gusmaisterrossi


Il breve youtube pubblicato è di Gustavo rossi, nostro collaboratore esterno e lo diffondiamo volentieri, per mostrare il lavoro di questo ragazzo, che raccoglie brani di film o altro, con abilità e intelligenza.
Buon lavoro Gustavo Rossi  e mi raccomando.
Studia.

XXXVI. SCHERZO.di Leopardi

XXXVI.
SCHERZO.

       Quando fanciullo io venni
A pormi con le Muse in disciplina
L’una di quelle mi pigliò per mano;
E poi tutto quel giorno
La mi condusse intorno
A veder l’officina.
Mostrommi a parte a parte
Gli strumenti dell’arte,
E i servigi diversi
A che ciascun di loro
S’adopra nel lavoro
Delle prose e de’ versi.
Io mirava, e chiedea:
Musa, la lima ov’è? Disse la Dea:
La lima è consumata; or facciam senza.
Ed io, ma di rifarla
Non vi cal, soggiungea, quand’ella è stanca?
Rispose: hassi a rifar, ma il tempo manca.  

Basilica di San Pietro in Vaticano .. la protesta anti Monti

Basilica di San Pietro in Vaticano ha visto un imprenditore disperato che è salito sul cupolone per protestare... giustamente contro Monti e il suo governo.
Le tasse sono troppe e la situazione economica è disperata per imprenditori, che vogliono lavorare, mentre la crisi dilagna il Paese e tutto è difficile.
Monti parla di ripresa nel 2013, ma la vera ripresa sarà fra anni, quando gli italiani sapranno fare una rivoluzione culturale e riprendere i valori dei loro padri, con lavoro e sacrifici, mentre i farabutti devono andare ai lavori socialmente utili.
Se non sarà così l'Italia sprofonderà in una rande crisi, la peggiore della sua storia.
Quindi la disperazione dell'imprenditore è comprensibile... con un governo simile.

Amnistia e Indulto ..... le proposte indecenti

In Italia esistono situazioni che offendono i diritti umani, da tribunale per i diritti dell'uomo dell'Aja, parlo dei diritti dei cittadini onesti, di quelli che non spacciano, non rubano, non uccidono, non stuprano donne e bambini.
Parlo delle persone che lavorano e non corrompono o si fanno corrompere: costoro devono subire tutto e poi pagano le tasse, in fine, per "punirli" di essere persone per bene, svuotano le arceri di delinquenti e li buttano nelle strade.
La colpa di costoro è di non essere corrotti come certi politici e quindi devono subire, anche l'amnistia e sentir dire che i carcerati hanno più diritti di loro.

XXXVIII. "Io qui vagando..." di Leopardi

XXXVIII.
"Io qui vagando..."

      Io qui vagando al limitare intorno,
Invan la pioggia invoco e la tempesta,
Acciò che la ritenga al mio soggiorno.
      Pure il vento muggia nella foresta,
E muggia tra le nubi il tuono errante,
Pria che l’aurora in ciel fosse ridesta.
      O care nubi, o cielo, o terra, o piante,
Parte la donna mia: pietà, se trova
Pietà nel mondo un infelice amante.
      O turbine, or ti sveglia, or fate prova
Di sommergermi, o nembi, insino a tanto
Che il sole ad altre terre il dì rinnova.
      S’apre il ciel, cade il soffio, in ogni canto
Posan l’erbe e le frondi, e m’abbarbaglia
Le luci il crudo Sol pregne di pianto.   

2 ott 2012

XXXIX. "Spento il diurno raggio..." di Leopardi

XXXIX.
"Spento il diurno raggio..."

      Spento il diurno raggio in occidente,
E queto il fumo delle ville, e queta
De’ cani era la voce e della gente;
      Quand’ella, volta all’amorosa meta,
Si ritrovò nel mezzo ad una landa
Quanto foss’altra mai vezzosa e lieta.
      Spandeva il suo chiaror per ogni banda
La sorella del sole, e fea d’argento
Gli arbori ch’a quel loco eran ghirlanda.
      I ramuscelli ivan cantando al vento,
E in un con l’usignol che sempre piagne
Fra i tronchi un rivo fea dolce lamento.
      Limpido il mar da lungi, e le campagne
E le foreste, e tutte ad una ad una
Le cime si scoprian delle montagne.
      In questa ombra giacea la valle bruna,
E i collicelli intorno rivestia
Del suo candor la rugiadosa luna.
      Sola tenea la taciturna via
La donna, e il vento che gli odori spande,
Molle passar sul volto si sentia.
      Se lieta fosse, è van che tu dimande:
Piacer prendea di quella vista, e il bene
Che il cor le prometteva era più grande.
      Come fuggiste, o belle ore serene!
Dilettevol quaggiù null’altro dura,
Né si ferma giammai, se non la spene.
      Ecco turbar la notte, e farsi oscura
La sembianza del ciel, ch’era sì bella,
E il piacere di colei farsi paura.
      Un nugol torbo, padre di procella,
Sorgea di dietro ai monti, e crescea tanto,
Che più non si scopria luna né stella.
      Spiegarsi ella il vedea per ogni canto,
E salir su per l’aria a poco a poco,
E far sovra il suo capo a quella ammanto.
      E veniva il poco lume ognor più fioco;
E intanto al bosco si destava il vento,
Al bosco là del dilettoso loco.
      E si fea più gagliardo ogni momento,
Tal che a forza era desto e svolazzava
Tra le fronde ogni augel per lo spavento.
      E la nube, crescendo, in giù calava
ver la marina sì, che l’un suo lembo
Toccava i monti, e l’altro il mar toccava.
      Già tutta a cieca oscuritade in grembo,
S’incominciava udir fremer la pioggia,
E il suon cresceva all’appressar del nembo.
      Dentro le nubi in paurosa foggia
Guizzavan lampi, e la fean batter gli occhi;
E n’era il terren tristo, e l’aria roggia.
      Discior sentia la misera i ginocchi;
E già muggiva il tuon simile al metro
Di torrente che d’alto in giù trabocchi.
      Talvolta ella ristava, e l’aer tetro
Guardava sbigottita, e poi correa,
Sì che i panni e le chiome ivano addietro.
      E il duro vento col petto rompea,
Che gocce fredde giù per l’aria nera
In sul volto soffiando le spingea.
      E il tuon veniale incontro come fera,
Rugghiando orribilmente e senza posa;
E cresceva la pioggia e la bufera.
      E d’ogn’intorno era terribil cosa
Il volar polve e frondi e rami e sassi,
E il suon che immaginar l’alma non osa.
      Ella dal lampo affaticati e lassi
Coprendo gli occhi, e stretti i panni al seno,
Gia pur tra il nembo accelerando i passi.
      Ma nella vista ancor l’era il baleno
Ardendo sì, ch’alfin dallo spavento
Fermò l’andare, e il cor le venne meno.
      E si rivolse indietro. E in quel momento
Si spense il lampo, e tornò buio l’etra,
Ed acchetossi il tuono, e stette il vento.
      Taceva il tutto; ed ella era di pietra.
 

Microsoft Corporation è stata superata da Google



Microsoft Corporation è stata superata da Google, come valore economico, ovvero le azioni di Google valgono di più, tutte assieme, di quelle di Microsoft: era prevedibile e solo Apple è la più grande al mondo, la più potente e la più ricca, per ora.
Probabilmente Google, che ha alla base la capacità di aver trasformato Internet in uno strumento per specialisti, in qualcosa di veramente popolare, facile all’uso e veloce.
La rete è un dominio di Google, specialmente per le informazioni e per la sua forza del motore di ricerca, che dà un servizio gratuito, ripagato dalla pubblicità, a livello mondiale.

Lazio . corruzione e la politica dello spreco


Lazio e la politica dello spreco del disastro economico, che porta sacrifici alla gente: Fiorito è stato arrestato e lui urla la sua innocenza: è incredibile e assurdo.
La corruzione ha raggiunto e superato l’arroganza dei mafiosi, degli uomini d’onore, che alla peggio sorridono spavaldi alle telecamere, ma non arrivano a gridare il loro diritto a commettere crimini.
Invece abbiamo dei corrotti che giungono a tanto e non hanno pietà delle loro vittime, i cittadini.

La Borsa Italiana è in ripresa, ma non troppo,

 La Borsa Italiana è in ripresa, ma non troppo, o meglio il Sali e lo scendi, da gioco per …. Bambini prosegue, però è un ritmo facile da capire e da seguire, quindi se uno si vuole buttare si butti, senza problemi, senza difficoltà, senza remore, ma attenzione alle prossime elezioni politiche, che porteranno alla fibrillazione il mercato finanziario italiano.
Siamo in mano della politica e dei politici, quindi state tranquilli nei prossimi mesi, ma poi preparatevi a ritirare i remi in barca, vendendo il più possibile prima che il gioco si faccia duro per ….. gli speculatori senza scrupoli e professionisti.
Quelli non perdonano i piccoli investitori, li schiacciano.