12 feb 2013

blog .... Beppe Grillo e il populismo, ovvero il gioco della critica, a sua volta criticata


Beppe Grillo e il populismo, ovvero il gioco della critica, a sua volta criticata: il termine populismo era in uso negli anni 50 per indicare i gruppi di opposizione che attaccavano in modo non specifico il potere centrale, quindi senza un’analisi ideologizzata, quindi i più famosi populisti erano i Qualunquisti, che scomparvero in poco tempo, restando un semplice movimento di protesta senza radice.
Così oggi si ripete il gioco dell’accusa e la squallida politica di centro, capitanata da Mario Monti, ci sta distruggendo, poi accusa chi lo accusa e denuncia gli abusi … criminali spesso, con la confusa accusa di populismo, ovvero qualcosa di non ben definito, come un tempo si diceva demagogo, oppure estremista.

Benedetto XVI ha dato le dimissioni e il motivo pare strano


Benedetto XVI ha dato le dimissioni e il motivo pare strano, non si crede nella malattia e neppure nell’anzianità, sicuramente c’è la stanchezza di un uomo, che sente il peso della sua posizione e delle sue decisioni.
Ora bisogna capire cosa ci sia altro, sempre se qualcosa c’è: un fatto è certo, tutti possiamo avere delle piccole debolezze, magari della nostra gioventù, errori che potrebbero anche essere degli sciocchi peccati veniali, ma non perdonabili dal sommo pontefice.
Qualcuno ha ricattato il papa, costringendolo alle dimissioni?



Beppe Grillo attaccato da Mario Monti e il populismo


Mario Monti gioca come al solito con il suo populismo antipopulismo: “Grillo, per una volta, vada in una piazza greca anziché nelle piazze italiane e vedrà la disperazione, la protesta e anche piazze piene di neofascisti. Se lui vuole con le sue urla e il suo populismo dannoso trasformarci nella Grecia faccia pure.”
Terrificante, il super Mario fa tanta confusione e con un linguaggio che nasconde i fatti, capovolgendoli, giocando sull’emozione e non sulla ragione, ovvero del vero populismo della peggior razza.
La Grecia è stata rovinata da una classe politica corrotta, da dei faccendieri impuniti e loschi, non da chi critica la politica centrale, i fascisti sono nelle strade per colpa di chi ha è corrotto e di chi non muove un dito contro i corrotti e la cattiva politica della spesa pubblica.

Rce annucia 8 mila esuberi e 10 testate da chiudere o vendere


RCS MediaGroup annuncia i suoi 8000 esuberi e la chiusura di 10 testate in meno, chiuse o vendute, quindi la crisi colpisce i giornali e i giornalisti, perché ormai la pubblicità non basta per la carta stampata, le sovvenzioni pubbliche non sono sufficienti e i giornalisti vanno a casa.
Questo è il destino di tutti i servi, una volta usati, diventati inutili, vengono scacciati come se fossero dei cani rognosi: la storia insegna e quindi invito i cari giornalisti a leggersi qualche libro di storia.

Miopia ..scoperti 24 geni responsabili della vista corta


Scienziati sotto le direttive del King's college di Londra, ha scoperto ventiquattro nuovi geni responsabili della miopia.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Genetics e ha svelato le cause genetiche, che favoriscono la miopie, che necessitano anche di abitudini e comportamenti sbagliati per svilupparsi.
Questo difetto visivo è molto diffuso in Occidente, ma anche in Asia, che tocca l’80% delle persone.
Ora si cercano cure preventive, ma forse si sta apprendo la strada a un futuro nuovo per combattere la miopia, ovvero le cure genetiche.

Il papa dà le dimissioni e i segreti restano in Vaticano e nella politica estera occidentale

Il sospetto che dietro le dimissioni del pontefice romano, Benedetto XVI, ci sia un complotto internazionale è grande, infatti questo fulmine a ciel sereno nasconde qualcosa di misterioso: tutti abbiamo qualche errore di gioventù, diciamo che tutti siamo peccatori, chi più e chi meno.
Ora scoprire qualche macchia, ma anche qualche mezza prova, mezza insinuazione, pure falsa, avrebbe danneggiato la chiesa per queste volgarità.
Così il pontefice  ha scelto le dimissioni, ma chi ha provocato tutto questo?
Io temo che i politici e i poteri forti abbiano le loro sporche mani in questa sporca faccenda, la politica estera dlel'Occidente assomiglia troppo a quella di un corrotto impero in decadenza.

Benedetto XVI . Le dimissioni del Papa e il futuro della chiesa

Le dimissioni di Benedetto XVI nascondono dei segreti?
Probabilmente qualcosa c'è, ma cosa non si sa, o meglio c'è un contrasto all'interno della curia romana, la famosa e famigerata curia romana, che è notoriamente ostile a tutte le riforme, è vicino agli interessi economici e politici, è spesso anche corrotta.
I segreti delle spie, che circondavano il papa sono serviti a far dimettere il pontefice per qualche errore di gioventù?
E' stato un complotto di destra o di sinistra?
Cosa sta alle spalle di tutto ciò, forse le sue ultime dichiarazioni contro i matrimoni gay e qualcuno ha pensato bene di colpire il pontefice romano, come i servizi segreti francesi o statunitensi, notoriamente ... sporchi e a servizio di presidenti ... degni.

Diabete . individuata proteina della malattia genetica

La proteina Rankl provoca molti problemi, tra i quali l’artrite reumatoide e quella psoriasica. 
La ricerca italiana dei Gemelli  ha scoperto questa proteina che potrebbe essere curata, prevenuta, contrastata per prevenire anche il diabete di tipo III: tutti sappiamo che il diabete è ormai un'emergenza sanitaria grave che colpisce centinaia di migliaia di persone.
Il diabete provoca problemi circolatori, agli arti e alla vista, provoca la morte e una vita molto triste, con obblighi e limiti.

11 feb 2013

dimissioni di Benedetto XVI . Comunicato stampa

Diocesi Piacenza-Bobbio
Segreteria Vescovile

Comunicato stampa di Mons. Vescovo in merito alle dimissioni di Benedetto XVI

11 febbraio 2013 ore 17,40

Fonte come da titolazione, rilevato da Ciani Vittorio x l’Ufficio Documentazione Diocesi Piacenza-Bobbio.
Mons. Gianni Ambrosio,
Vescovo Diocesi di Piacenza-Bobbio

Con grande stupore ho appreso la notizia della “rinuncia al ministero di Vescovo di Roma, successore di san Pietro” da parte di Benedetto XVI. Un annuncio che mi ha molto sorpreso e che ha sorpreso tutti. Lo stesso Papa afferma che si tratta di una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa: “dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”.
Ho avuto la gioia di incontrare Benedetto XVI qualche giorno fa, sabato 2 febbraio, nella Visita ad limina. Era a fine mattinata, certamente era affaticato ma molto vigile, con domande precise sulla nostra Chiesa di Piacenza-Bobbio.
Ora, dopo la comprensibile sorpresa del primo annuncio di agenzia, ammiro il coraggio e l’umiltà di questa decisione. È un atto coraggioso e umile, nel senso che il Papa ha tenuto fede a quanto aveva dichiarato in alcune occasioni e soprattutto all’inizio del suo Pontificato, quando, il 19 aprile 2005, disse queste prime parole: “Dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i signori Cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”. Quando si è reso conto che “il vigore del corpo e dello spirito” stava diminuendo e gli impediva di “amministrare bene il ministero” a lui affidato, non ha esitato a rassegnare le dimissioni, assicurando che “anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.
Siamo nell’Anno della fede voluto da Benedetto XVI e proprio in questo anno egli lascia il gravoso servizio petrino, come per ricordarci che è il Signore a dirigere la sua Chiesa. È una lezione di fede.
Da tempo era programmato il nostro pellegrinaggio diocesano a Roma, alla sede di Pietro, con l’udienza papale prevista proprio per il 27 febbraio. Saremo là con il nostro gruppo di duecento piacentini ad esprimere al Santo Padre il nostro affetto filiale e la nostra grande riconoscenza e ad invocare lo Spirito Santo perché illumini i Cardinali nel difficile compito di eleggere il successore di questo Papa amabile e umile.

Piacenza, 11 febbraio 2013

† Mons. Gianni Ambrosio,
Vescovo Piacenza-Bobbio

Sanremo. Berlusconi contro Fazio per il festival del Pd, dell'Unità a Sanremo

A Berlusconi il Festival di Sanremo 2013 non piace, infatti la polemica è verso Fabio Fazio, che ha monopolizzato il festival di Sanremo con comici di stampo Pd, solo Pd e nulla più: è un aiuto fatto dall'attuale dirigenza Rai verso il partito di Bersani, che lotta contro la scalogna, del Monte dei Paschi di Siena.
Cosi Fazio vuole portare avanti questa situazione di uso improprio della televisione, lottizzata con comici di partito.