Da sempre i Pubblici Dipendenti sono i principali sostenitori dei governi al potere, in ogni realtà del mondo, ma in questo caso però il debito pubblico era eccessivo e a questo punto si è deciso di colpire proprio loro, che pagano pù di tutti... la loro fedeltà alla casta.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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30 apr 2013
Atene licenzia 15 mila dipendenti statali
Governo Letta e i mercati finanziari .. la stabilità è promossa dai mercati
Letta promette meno tasse e un limite all'Imu, quindi la borsa ha premiato un governo da tanto tempo atteso, necessario per il Paese, ma che segna l'inizio della fine di un'epoca ormai finita per colpa degli abusi portati avanti dai partiti.
Sarà necessario tagliare e tagliare, ma per fare questo serve una nuova maggioranza: le province e i finanziamenti pubblici, la vendita di due canali Rai e l'aumento delle quote dei canali televisivi, in mano al signor Berlusconi.
La lotta ala corruzione con un reparto apposito di esperti che portino alla magistratura i risultati, mentre la magistratura potrà giudicare con il processo breve costoro, poi sarà necessario dare a società recupero crediti internazionali il compito del recupero del denaro rubato.
Simone Moro aggredito dagli sherpa al campo di alta quota
Simone Moro e due suoi colleghi d arrampicata, uno svizzero e un Britannico, sono stati aggrediti da un gruppo di sherpa, ovvero nepalesi che portano materiale in alta quota per permettere agli scalatori di raggiungere le alte quote dell'Himalaya.
Lo scontro è il primo che si segnala tra occidentali e portatori sherpa, notoriamente gente mansueta e disponibile, abituata a lavorare in alta quota.
I nostri scalatori non hanno rispettato alcune regole non scritte dell'alpinismo, regole che su tutte le montagne vengono rispettate e da questo motivo è partita la spedizione punitiva.
Lo scontro è il primo che si segnala tra occidentali e portatori sherpa, notoriamente gente mansueta e disponibile, abituata a lavorare in alta quota.
I nostri scalatori non hanno rispettato alcune regole non scritte dell'alpinismo, regole che su tutte le montagne vengono rispettate e da questo motivo è partita la spedizione punitiva.
29 apr 2013
Giovanni - La promessa dell'acqua viva
La promessa dell'acqua viva
37 Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: «Chi ha sete venga a me e beva 38 chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c'era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato.
Giovanni - La sepoltura
La sepoltura
38 Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. 39 Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. 40 Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei. 41 Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. 42 Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.
Ministero di Gesù in Giudea Ultima testimonianza di Giovanni
Ministero di Gesù in Giudea
Ultima testimonianza di Giovanni
22 Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea; e là si trattenne con loro, e battezzava. 23 Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché c'era là molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. 24 Giovanni, infatti, non era stato ancora imprigionato.
25 Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo la purificazione. 26 Andarono perciò da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso testimonianza, ecco sta battezzando e tutti accorrono a lui». 27 Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo. 28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. 29 Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. 30 Egli deve crescere e io invece diminuire.
31 Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. 32 Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; 33 chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. 34 Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. 35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. 36 Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui».
Giovanni - Cap. 1 -PROLOGO
Cap. 1
PROLOGO
1 In principio era il Verbo,il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2 Egli era in principio presso Dio:
3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che
esiste.
4 In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5 la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta.
6 Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
7 Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8 Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
9 Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10 Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
11 Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
12 A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13 i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14 E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
15 Giovanni gli rende testimonianza
e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me».
16 Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto
e grazia su grazia.
17 Perché la legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
18 Dio nessuno l'ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.
Preiti voleva sparare ai politici
Preiti voleva sparare ai politici, la sua rabbia era contro questa gente che è sempre pronta a giudicare ed a insultare chi non ha più un lavoro: lui non poteva più mantenere suo figlio e per questo odiava i politici, che continuano ad avere privilegi.
Ha sbagliato, ma era disperato e la disperazione è una cattiva consigliera, mentre la causa di tutto questo sta nella lontananza del potere dalla disperazione assoluta di molti italiani.
Letta piace perché è ... democristiano.
I democristiani sono stati degli abilissimi diplomatici, hanno governato questo Paese con molta abilità, con intelligenza e con la vaselina: hanno lisciato e mai si sono arrabiati in pubblico, non hanno mai urlato le loro intenzioni feroci dai balconi, non hanno mostrato pugni chiusi per minacciare qualcuno.
Il suo ritorna mostra e dimostra che l'Italia degli ultimi anni è stata rovinata da questa politica che voleva accontetare tutti e ci ha messi sul lastrico.
Figlio di Preiti, l'attentatore del Quirinale, viola le regole del buon senso e del rispetto dei minori prima che quelle del giornalismo
L'intervista al figlio di Preiti, l'attentatore del Quirinale, viola le regole del buon giornalismo: un bambino di 11 anni non può essere sbattuto in prima pagina per colpa del padre, che spara come un folle e diventa attentatore.
Il fatto lascia perplessi e manterremo il silenzio sulle dichiarazione di questo povero bambino, che si è trovato immischiato in un fatto più grande di lui.
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