Il movente è per rapina e i due sono un marocchino naturalizzato italiano e un macedone, entrambi dipendenti dell'imprenditore che possedeva alcuni distributori di benzina a Pesaro.
Possedeva pure un cavò, da aprire con una complessa chiave elettronica: i due lo hanno ucciso per derubarlo della chiave elettronica, che poi hanno utilizzato per aprire il cavò e rapinare gli incassi.
La polizia ha capito che solo qualcuno dei dipendenti di Ferri poteva conoscere il segreto della chiave e del cavò.
Questo è l'esempio di come l'integrazione faccia acqua in Italia, dove pure coloro che lavorano commettono gravi reati, forse perché si sentono, a torto o a ragione, sfruttati.