11 dic 2013

Italia economica e le scelte giuste che non vogliono fare

La crisi in Italia potrebbe essere risolta con poche scelte, eppure troppo impopolare: i tagli alla politica, l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, la fine delle province e l'accorpamento in una sola amministrazione dei comuni sotto i 5 mila abitanti, la burocrazia trasformata e messa tutta in rete.
Inoltre servono controlli, anche di gruppi di certificazione dei conti pubblici, per lottare senza pietà contro corruzione e contro le varie mafie.
Per far questo serve poco e coraggio, ma nessuno ha voglia di cambiare in Italia, almeno ai vertici del potere. 

La repressione governativa colpirà i forconi?

I forconi non sono qualcosa di definito, ma non capisco esattamente chi sta dietro a loro: il problema sta appunto in questo fatto insolito, nato tra i social network di tutta Italia.
Chi siano e perché si sono mobilitati ora non è chiaro, tranne per il fatto che la maggioranza ora è minoranza, per i voti degli elettori.
Di fatto solo un partito è al potere, il Pd, tutto il resto è un residuo di altre forze, come il centro di Monti, o di Casini, con la nuova desta di Alfano. 

Beppe Grillo chiede ai poliziotti e ai carabinieri di non difendere i politici

La posizione di Beppe Grillo è ... eversiva?
Chiedere alle forze dell'ordine di non difendere i politici e di disobbedire agli ordini è un invito all'eversione?
Il rischio che la casta, non più legittimata, con una minoranza che la sostiene, con una minoranza che l'ha votata, che governa grazie a una legge incostituzionale, sia spazzata via è sempre più alto.
Devono capre che il Paese non pù quello di 20, 40 anni fa.

Crescita zero del Pil, dopo due anni

Loro festeggiano, ma questa crescita zero no è una ripresa, è un sintomo di una caduta che sta rallentando, ma i problemi ci sono tutti.
L'Italia è sempre in forte crisi e uno zero non ci salva, non ci salverà, anche se tutti i governativi festeggiano.
I tagli da fare sono tanti, sono miliardi da risparmiare, togliendo i finanziamenti pubblici ai partiti e alla stampa, ai burocrati e alle pensioni d'oro. 

oggi I forconi arrivano a Roma e la paura è tanta

Quella dei forconi, movimento di protesta di un ceto strano e composito, di gente che lavora e disoccupata, sta mettendo in crisi il potere costituito.
La marcia su Roma, così la chiameremo sta portando l'Italia verso una situazione difficile, incomprensibile: l'Italia sta iniziando a conoscere qualcosa che la c ambierà la rivolta interna contro il potere che è sempre più lontano dalla gente. 

10 dic 2013

I forconi scendono in piazza e non si capisce a chi obbediscono

Loro sono contro e su questo punto non ci piove, ma contro chi, oltre alla casta, non si capisce.
Loro vogliono ... non si sa bene cosa: meno tasse e più lavoro, ma come ottenerlo non lo sanno.
Sono commercianti e artigiani, autotrasportatori e disoccupati, ma cosa desiderano veramente non si capisce.
La fine della casta è vicina, ma quella dei privilegi non è ancora all'orizzonte.

Saccomanni dice che la fine recessione è vicina, ma...

La recessione è finita?
Forse, ma il lavoro e il benessere diffuso non sarà più quello di un tempo, l'Italia sta uscendo dal mondo del consumismo diffuso ed entra in una nuova realtà economica, poi la crisi proseguirà per anni, sino a quando l'intero mondo dei parassiti della casta e gente affine.
La crisi finirà ma l'Italia sarà molto diversa.

I forconi arrivano e odiano la politica centrale, centralizzata, con un ribellismo confuso

I forconi arrivano e odiano la politica centrale, centralizzata, con un ribellismo confuso e generalizzato, pericoloso e preoccupante: quando nascono movimenti senza un programma chiaro, che si ribellano per motivi seri, ma non sanno progettare qualcosa si rischia di vedere salire i movimenti anti democratici, assolutisti e confusi.
La rabbia è pericolosa se non indirizzata e quindi o si danno delle risposte politiche adeguate o rischiamo tutti.


Renzi ha vinto e si è subito riappacificato con Letta


Renzi ha vinto e si è subito riappacificato con Letta e il governo resiste, resisterà, ma la sua proposta di tagliare un miliardo alla politica è corretta, però poco credibile: quello che esce da una parte torna dall’altra.
La chiarezza non sta nelle immagini spettacolo, ma nella lotta ai cattivi costumi, primi fra tutti nella corruzione, poi nell’evasione, infine nella lotta alla criminalità organizzata, ma questo non si vede.


Arrivano i forconi e bloccano le stazioni,


Arrivano i forconi e bloccano le stazioni, fanno rumore, non si sa bene per cosa e a quale fine: il malcontento è tanto, ma loro protestano mettendo assieme strane categorie, non sempre unificabili.
Sono autotrasportatori, commercianti, disoccupati, artigiani, quindi cosa vogliono esattamente non è chiaro: si parla di tasse e di lavoro, di agevolazioni da difendere, di interessi opposti.