19 feb 2015

Caritas, Istat, 1 italiono su 4 a rischio povertà, poveri in aumento, ma le colpe sono evidenti

Il 23% delle famiglie italiane sono a rischio povertà, lo afferma la Caritas nel Rapporto Europa, che tratta degli effetti della crisi economica in Italia e in Europa.
La Caritas quindi parla bene e razzola male, infatti, far arrivare altri disperati dal Sud del mondo, opera che nulla a che vedere con la carità cristiana, ma solo con la speculazione a ribasso del salario da pagare ai ceti più deboli.
Peccato che la Caritas non abbia capito che la politica degli schiavisti, la prima tra le cause della povertà di molte persone, passa spesso attraverso le loro scelte sociali.

Crisi economica finanziaria in Italia, Ocse premia Renzi

La politica di Matteo Renzi piace all’Ocse, che parla di riforme importanti per la crescita del Pil nel 2015 e nel 2016, crescite modeste, come il calo leggero della disoccupazione, ma non del debito pubblico, che potrebbe essere ridotto con una politica intelligente, che tagli sul costo incredibile della burocrazia, di 300 miliardi di euro.
Si dovrebbero concentrare le procedure e renderle tutte usufruibili online, si avrebbe anche la possibilità di dare una grande spinta al Pil, ma questo ….l’Ocse non lo sa o non lo vuole sapere.


Presidente Obama, Isis, Stati Uniti d'America in guerra, ma non troppo

Obama ha lanciato un messaggio ai mussulmani del mondo, invitandoli a schierarsi con la coalizione, per combattere i terroristi.
La guerra contro l’isis però ormai è più culturale che militare, infatti servono analisi e idee da lanciare contro le banalità, le affermazioni infantili e di una ferocia disumana dei terroristi.
Serve un’educazione alla razionalità, fatto sconosciuto per diversi motivi storici, assente nel mondo islamico, per vincere la guerra: causa ed effetto, che genera un’altra causa, per arrivare ad altri effetti, deve entrare nella mente dei popoli islamici e il fanatismo verrebbe debellato.

News immigrazione in Italia clandestina, l’assurda politica dell’accoglienza, ipocrita e criminale

Perché dobbiamo accettare chi sbarca sulle nostre coste come clandestino, spingendo altri a seguirlo?
Perché siamo obbligati ad intervenire solo verso loro e non verso altri, che non hanno 2mila euro da spendere,
2mila o 3mila euro sono il guadagno di anni anche 7 o 8 di intere popolazioni che campano con un dollaro al giorno.
Loro non ci interessano… perché non possono sbarcare sulle nostre coste, sono i veri poveri del mondo e possono crepare di fame per i nostri buonisti, invece chi sbarca acquisisce uno strano diritto, misterioso che gli permette di fare quello che vuole sul nostro suolo.
Incredibile, ma vero.
Perché dobbiamo accettare chi sbarca sulle nostre coste come clandestino, spingendo altri a seguirlo?
Perché siamo obbligati ad intervenire solo verso loro e non verso altri, che non hanno 2mila euro da spendere,
2mila o 3mila euro sono il guadagno di anni anche 7 o 8 di intere popolazioni che campano con un dollaro al giorno.
Loro non ci interessano… perché non possono sbarcare sulle nostre coste, sono i veri poveri del mondo e possono crepare di fame per i nostri buonisti, invece chi sbarca acquisisce uno strano diritto, misterioso che gli permette di fare quello che vuole sul nostro suolo.
Incredibile, ma vero.

Renzi, Berlusconi, Grillo, Salvini, il gioco dei 4 angoli

È  un gioco antico, che un tempo i bambini facevano, era bello e simpatico, senza altro strumento che 4 angoli su cui muoversi, prendere e perdere il posto.
La politica italiana pare fatta per questo gioco, mentre nessuno dei 4 merita di vincere, perché  non sa cosa fare della vittoria, non ha un progetto per mutare le cose.
Nessuno programma soluzioni serie, adatte alla situazione, come il lavoro da far fermentare, il reddito da stimolare e una politica coraggiosa contro l'arroganza dell'Ue.

Terrorismo islamico, isis, Libia, le panzane della stampa

La prima sta nel modo in cui i terroristi si finanziano, ovvero con la vendita del petrolio con il contrabbando, ma il petrolio va negli oleodotti e nelle petroliere, non a doloso di dromedario.
Ci sono interessi potenti, affari inconfessabili, che non si possono denunciare senza provocare reazioni troppo forti, o forse chi finanzia la guerra è  gente... che la combatte pure.

Politica italiana attuale, Renzi contestato al Politecnico di Torino

I giovani lo contestano e lui fa la morale, parlando di merito, rendendosi... patetico.
Un giovane ha tentato di donargli una maschera da pagliaccio, ma è  stato  fermato, anche perché  Matteo non ... ne ha bisogno, le maschere lui non le indossa.
Mostra la sua faccia come è  al naturale, ha insultato gli italiani con luoghi comuni in voga a Nord delle Alpi, ovvero saremmo, frignoni e pigri, mentre lui ha mostrato il volto peggiore dell'Italia, quello dei creduloni che credono ai fanfaroni.

PETROLIO: LIBIA, SITUAZIONE DI ALLARME GIA' COMUNICATA AL GOVERNO NEL 2011

COMUNICATO STAMPA
Roma, 17 Febbraio 2015
PETROLIO: LIBIA, SITUAZIONE DI ALLARME GIA' COMUNICATA AL GOVERNO NEL 2011
Marsiglia: giacimenti sia Onshore che Offsshore riteniamo siano a rischio.

"Già nell'Audizione parlamentare alla Camera dei Deputati dell'Aprile 2011 in merito alla criticità dell'approvvigionamento energetico dell'Italia in relazione alla crisi libica, avevamo informato il Governo sulla preoccupante situazione, chiedendo un intervento delicato e strategico per non avere ripercussioni violente sull'indotto petrolifero italiano. Questo non c'è stato, si è agito senza una chiara strategia ed oggi rischiamo un blocco totale delle forniture e la piena operatività petrolifera italiana in territorio libico, situazione già altalenante e con flussi non regolari in questi ultimi anni. Un paese principale fornitore per l'Italia di petrolio e parte di gas, una situazione che FederPetroli Italia aveva già annunciato da anni" - queste le parole di Michele Marsiglia, Presidente della FederPetroli Italia.
"Il Califfato Islamico è solo l'ultimo arrivato, da anni è mancata una strategia geopolitica e di dialogo costruttiva con la Libia. l'Italia ha atteso nuove alleanze politiche interne nella speranza di stabilità, sempre con un distacco, sia prima che dopo la morte di Gheddafi. Dopo ben quattro anni, la situazione è solo peggiorata" - continua Marsiglia - "lo scenario è stato da noi monitorato continuamente, come facciamo con diversi Paesi del Medio Oriente e, non sono mancate comunicazioni di pericolo", ma sicuramente l'argomento non era di primaria importanza e adesso, situazione fuori controllo. Tutti i giacimenti sia onshore che offshore riteniamo siano a rischio" conclude il Presidente
PRESS RELEASE

18 feb 2015

Grecia, Cristo piange dal giorno della vittoria elettorale di Syriza Alexis Tsipras

Un’icona del Cristo Crocifisso, datata ai primi  del Novecento, collocata  nel santuario di San Nicola ad Asprokambos, nel Peloponneso, piange dal giorno della vittoria di Syriza Alexis Tsipras, il 25 gennaio.
Lo chiamano il "miracolo" di Tsipras, ma per qualcuno è solo una burla, per altri un preavviso di tempi duri, durissimi per la Grecia, intanto si attendono le analisi e forse è solo acqua che scorre, umidità, ma l’impressione è forte, non buona.
In Italia non abbiamo crocefissi che piangono dall’avvento del governo Renzi?

Oggi politica italiana, Lega Nord e Fratelli d'Italia contro Renzi e il governo

Salvini e Meloni uniti contro il governo, il 28 febbraio, scenderanno in piazza per chiedere la caduta del governo Renzi.
Fratelli d’Italia e la Lega si sono ritrovati sulla questione della Libia e della guerra al terrorismo islamico.
Invece il dilagare del terrorismo segue la logica del frantumarsi della società araba e islamica, che cerca sempre di più di ritrovare nel fanatismo e nell’assolutismo  religiose i punti di unione.
La guerra si combatte con decisione, coraggio e con la cultura, da diffondere a tutti, in tutto il mondo.