19 mag 2015

Politica estera italiana, debole e strisciante

La scelta  storica dell’Italia è quella di non essere una potenza, ma di usare una politica estera di sotto tono:  solo durante il fascismo e di Bettino Craxi ci sono stati toni forti, ma per il resto è stato un continuo incrinarsi davanti alle grandi potenze, alle piccole potenze e agli stati deboli e dittatoriali.
La vicenda della Libia lo dimostra: la Francia avrebbe agito da sola, bombardando i barconi per gli imbarchi, ma non dobbiamo chiedere il permesso all’Onu, nessuno lo considera normalmente, a Bruxelles, altri impongono il loro volere ai burocrati grigi dell’Ue.
Siamo un Paese guidato da gente senza attributi

Criminalità e riciclaggio, i colletti bianchi rischiano troppo poco

Per vincere le mafie, il crimine, il degrado bisogna vincere la battaglia del riciclaggio del denaro sporco, che entra… nella legalità quotidiana, con affari e affarismi.
Si sa che il denaro non puzza, mai, ma il crimine influenza la nostra società, la politica, corrompendo tutto e creando un circolo vizioso.

18 mag 2015

Petrolio, Press Release - UNIONE DELL’ENERGIA: Italia fanalino di coda senza Politica Energetica Nazionale

COMUNICATO STAMPA
Roma, 18 Maggio 2015
UNIONE DELL'ENERGIA: Italia fanalino di coda senza Politica Energetica Nazionale
Denunceremo al Senato le difficoltà delle aziende energetiche italiane

"Se non cambia profondamente l'ossatura della politica energetica nazionale l'Italia non potrà contribuire all'ambizioso Progetto varato lo scorso Febbraio dalla Commissione Europa sull'Unione dell'Energia ". A denunciare lo stallo in cui versa attualmente il settore energetico nel nostro Paese è il Presidente di FederPetroli Italia, Michele Marsiglia.
"Senza una Politica Energetica Nazionale ben delineata l'Italia invece che essere il Paese guida dell'Hub energetico Mediterraneo, resterà il fanalino di coda. Attendiamo la nuova convocazione da parte della 10° Commissione Attività produttive e 13° Commissione Ambiente del Senato della Repubblica in merito all'Affare Assegnato sugli atti comunitari 'Unione dell'Energia' per denunciare la grave situazione in cui vertono le aziende energetiche italiane e la totale mancanza di struttura di interconnessione energetica interna e con il resto dell'Europa" continua Marsiglia.
"Abbiamo valutato più che positivamente il Pacchetto dell'Unione dell'Energia varato lo scorso febbraio, definendolo ambizioso ed importante per delineare l'Europa una potenza energetica, ma in questi ultimi anni è evidente il blocco delle attività: ricerca di risorse minerarie in stallo, indotto di raffinazione critico, reti di comunicazione infrastrutturali per il trasporto del petrolio e gas che non riescono a prendere corpo, progetti di rilevanza internazionale come il corridoio sud che vivono un'altalenante situazione di sviluppo, la logistica integrata con depositi ed attracchi portuali non idonei al ricevimento prodotto, nonchè le difficoltà degli impianti di produzioni di energia elettrica. Inoltre manca un struttura legislativa che permetta agli imprenditori di investire in Italia senza scappare via dopo pochi anni. In questo modo il Pacchetto dell'ENERGY UNION sarà solo un altro slogan cui l'Italia non potrà mai contribuire' ha detto il presidente di FederPetroli Italia.
'FederPetroli Italia su richiesta del Senato ha già prodotto nelle passate settimane due relazioni di osservazioni sulla delicata situazione di approvvigionamento energetico con la Libia e non ultimi i commenti ai 5 punti strutturali della Politica Energetica Europea. Le Commissioni saranno portate a conoscenza delle parole delle aziende, sarà nostro compito comunicare il disagio politico, economico e legislativo. Il Governo questa volta dovrà ascoltare, altrimenti rischiamo un altro grande bluff dell'Italia nello scacchiere energetico internazionale, una figura che non possiamo permetterci, l'Europa ci chiede un aiuto, basta nascondersi dietro a slogan politici, i problemi reali sono altri' ha concluso il presidente Marsiglia.

FederPetroli Italia

Borsa Italiana, Piazza Affari, Milan, giornata in rosso, per la Grecia e per il distacco delle cedole bancarie

I dividendi e la Grecia stanno facendo cadere la borsa, con un calo fisiologico, non eccessivo, ma sufficiente per mettere un po’ di panico nei più sprovveduti.
La situazione economica comunque è tranquilla, anche se questa calma fa bene al mercato finanziario, o meglio non lo spaventa troppo, ma promette difficoltà future, sociali e politiche.
Quindi per ora bisogna accontentarsi dei piccoli sbalzi, che vanno bene anche per chi vende allo scoperto.

Interessi e usura, Banche italiane innocenti, la colpa è dei clienti

Spesso non si sa che si rischia di più per una multa non pagata che per un reato penale, che alle banche non interessano: infatti la “fedina penale bancaria”, così la definisco, una volta sporcata è difficilissimo ripulirla, non prima dei 5 anni dall'ultimo… reato.
Quando si è protestati, quando si è in rosso o si ha un debito conclamato, con tanto di ingiunzione di pagamento, si è finiti, per le banche: sarà difficile avere un prestito regolare e si scivolerà nelle mani delle finanziarie, sino agli usurai, ultima spiaggia per i debitori disperati.

Accesso Facebook login, accedi, twitter, i consumisti decadenti si ritrovano

Un’altra categoria di persone che si incontrano sui social network sono gli ultimi consumisti decadenti, che credono ancora, come fosse un diritto acquisito, come se spendere e sperperare per sciocchezze, cose inutili e spesso anche di cattivo gusto, fosse una … necessità vitale.
Loro si dividono in due categorie, quella dei fanfaroni, adatti alla vita politica, che si inventano sciocchezze, assurdità sui soldi che non hanno.
Poi abbiamo coloro che si lamentano, che urlano la loro disperazione e  talvolta si dedicano al crimine o si propongono truffe, furtarelli, giochi sporchi ed altro ancora, … irripetibile e improponibile.

Beppe Grillo Blog, la ricerca di una terza posizione politica

La scelta di Grillo, nata quasi come un gioco, rappresenta una nuova posizione politica, che si pone oltre la destra e la sinistra, con i relativi schemi storici che caratterizzano la destra e la sinistra.
Lui, Grillo, ha generato un partito… a politico, senza ideologie e forse senza analisi seria alle spalle.
Lo hanno chiamato populista, in realtà è il futuro prossimo della politica che è nato: ormai esiste il che fare, come agire, nell'immediato, magari con proposte contraddittorie.

Intelligenza artificiale, l’attesa è grande, un mondo nuovo appare all’orizzonte

Come sarà il mondo del futuro?
Il lavoro sarà sempre più per colti e specializzati, sarà sempre più un bene raro e le masse dei disperati aumenteranno in modo assurdo.
Il potere sarà di possederà il controllo dei super computer, che potranno imporre un nuovo ordine mondiale a tutti gli abitanti del pianeta.

Politica italiana Matteo Renzi resiste, nonostante le parole al vento

Il suo stile è da uomo di facili discorsi, che non tende a risolvere i reali problemi, ma a rinviarne le conseguenze nel futuro, come la faccenda delle pensioni da rimborsare, per la sentenza della Consulta, da pagare con 500 euro a testa, per 4 milioni e nulla più, con due miliardi di euro da sborsare, che sarebbero serviti a molti poveracci, invece tutta la faccenda è strana.
La Consulta affronterà il problema, ma invece servirebbe una nuova legge… più intelligente, per chiudere la questione, magari facendo un po’ di giustizia.

Lega Nord, Salvini litiga con tutti e mette alla prova le contraddizioni della sinistra

Lui sa ben provocare le contraddizioni della sinistra storica, sempre più alla deriva e anacronistica: gioca pesante con la questione dei Rom, dei campi da mantenere dai cittadini, dell’alto tasso di criminalità, della protezione politica della sinistra.
Gioca sulla questione dell’immigrazione e sull’incapacità della sinistra di risolvere il problema, ma solo di aggravare la situazione.
Gioca sulla vicenda del lavoro, da dare agli italiani e sulle pensioni, facendo dell’opposizioni a sinistra del Pd, spiazzando i  renziani.