8 ott 2015

Internet e il nuovo potere occulto, ma non troppo

Chi comanderà il mondo?
E’ chiaro, chi controllerà le menti delle persone e non saranno i fanatici religiosi, gli imbecilli pronti a morire per qualsiasi causa assurda che viene proposta a loro, magari trascinandosi con se stessi anche dei poveracci innocenti.
I nuovi… tiranni saranno, anzi, sono già, coloro che controlleranno gli algoritmi dei motori di ricerca e dei social network, favorendo quella idea, che a loro fa comodo, piuttosto che l’altra.
L’unica arma di difesa sta nella conoscenza, nell’intelligenza critica e nella cultura variegata e aperta, che permette a molti o a pochi di sorpassare certi trucchi palesi e … fregare i signori della rete.

L’Italia in guerra? I Tornado italiani stanno scaldando i motori.

Dopo l'annuncio di un intervento militare italiano contro l'Isis i nuovi pacifisti alzano la voce.
Intanto il probabile intervento sarà solo in Iraq, solo misteriosamente in Iraq, forse per non finire inguaiati in problemi con la complicata situazione siriana,
Grillo non vuole la guerra, ma ha toro, anche se questo conflitto ha altre cause, su cui intervenire, il petrolio e il nuovo colonialismo nella regione.
Bisogna fare chiarezza al più presto e i bombardieri a poco servirebbero, anzi, se si avesse avuto una politica estera e interna differente non saremmo arrivati a tanto: bisogna lottare pacificamente e con armi economiche per sconfiggere tutte le teocrazie, il fascismo di sinistra lo impedisce, il buonismo pure, ma chi non rispetta le idee, le religioni degli altri deve rispondere dei suoi discorsi, dei suoi comportamenti davanti ai giudici ed essere punito.
Così i Paesi e gli Stati devono subire identico trattamento.

Profughi, migranti, schiavismo, invasione, il fenomeno ha molti volti

Il perché di questa situazione controversa sta nel fatto che la verità è nascosta: infatti chi sfrutta questa gente non si vede, non solo gli scafisti, che sono gli unici a pagare o qualche tiranno del Sud del Mediterraneo, parlo dei criminali che li fanno arrivare da noi, dei negrieri che li inseriscono in attività in nero, delle famigerate cooperative, che rendono legale il loro lavoro, dei padroni che festeggiano quando il costo del lavoro scende.
Colpire chi li sfrutta dovrebbe essere una priorità, dai criminali ufficiali a quelli …. Ufficiosi, dai buonisti che…. Ospitano per poi farli lavorare quasi gratis, sino alla logica padronale che meno paghi i lavoratori meglio è, fatto falso, perché deve esistere un rapporto tra qualità e prezzo.
La qualità in questione è legata alla professionalità del lavoratore.

Crimine, criminalità, cronaca nera, l’arroganza dei delinquenti impuniti

Capita che le vittime diventino… carnefici per una volta e che le mogli dei rapinatori alzino la voce, minacciando, la loro cultura è priva di rispetto per le loro vittime, ma guai a reagire alla loro violenza.
Colpiscono chi si ribella alla loro legge criminale, dalla loro abbiamo i …. Misericordiosi, che fanno credere che loro siano delle vittime e le vere vittime siano i colpevoli.
La risposta dello Stato e della morale dovrebbe essere chiara, anche dura, almeno certa, ma questo manca in Italia.

Uomini e donne vittime della violenza maschile

Il perché di tale assurda violenza, prima di essere demenziale è criminale, sta nell'orgoglio maschile, o di certi uomini, che sempre, senza eccezioni, hanno un basso livello di intelligenza, ma spesso anche culturale.
L’uomo, maschio, può ambire a molte cose, ma se la sua natura è limitata, si aggrappa solo alla sua mascolinità, che deve essere superiore a tutto e a tutto.
Guai … umiliare volontariamente o involontariamente tale aspetto maschile, nelle menti povere si scatena l’ira furiosa: un maschio offeso è anche uno violento.
Se avessero altri valori, un’altra stime di se stessi, non solo la virilità…. animalesca, ma per esempio proprio l’intelligenza oggettiva, dimostrabile in qualsiasi settore, costoro non diventerebbero dei bruti.

7 ott 2015

Comunicato stampa: L'Assessore Ego Perron ha presentato al Consiglio le linee guida del piano di rilancio del Casinò

Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, mercoledì 7 ottobre 2015
L'Assessore Ego Perron ha presentato al Consiglio
le linee guida del piano di rilancio del Casinò
Nel corso della seduta di oggi, mercoledì 7 ottobre, durante l'illustrazione della relazione annuale al Consiglio regionale sulla Casa da gioco di Saint-Vincent, l'Assessore alle Finanze Ego Perron ha presentato all'assemblea le azioni che dovranno essere contenute nel Piano di rilancio del Casinò e del nuovo complesso alberghiero di Saint-Vincent. Un piano di rilancio al quale i vertici delle società stanno lavorando in questi mesi e che caratterizzerà l'attività del Resort negli anni a venire.
Nella sua analisi, l'Assessore Perron ha evidenziato che il punto di partenza è una situazione di evidente difficoltà, anche se la tendenza attuale fa prevedere, per l'anno in corso, una perdita inferiore, anche se di poco, a quella del 2014, anno nel quale si sono conclusi i lavori e gli investimenti per rendere fruibile la struttura ad una nuova clientela.
Una situazione di fronte alla quale, ha detto l'Assessore, «è quanto mai necessario un programma di lavoro, che sia concreto e con obiettivi realizzabili a breve. Ma prima ancora di presentare un piano industriale approfondito e dettagliato, riteniamo indispensabile vengano messi in moto processi operativi che intervengano nella gestione quotidiana e che segnino una discontinuità con il passato»
Il primo cambiamento dovrà dunque consistere in una revisione dell'organizzazione interna, con interventi che saranno funzionali al consolidamento della riduzione del costo del lavoro e al conseguimento di eventuali maggiori introiti e che consentiranno anche un utilizzo più efficiente delle risorse, favorendo i piani di riduzione del personale.
Parallelamente, nell'ambito del marketing, dovranno essere perseguiti tre obiettivi prioritari: la difesa della quota di mercato conquistata dalla Casa da Gioco; l'attuazione di una discontinuità per allargare e rafforzare il posizionamento della struttura; il miglioramento della conoscenza e l'immagine del nostro prodotto su un mercato numericamente più ampio. Soprattutto, sempre per quanto riguarda le azioni di marketing, sarà fondamentale recuperare, curare e incrementare le dinamiche di interazione e collaborazione con il territorio. Territorio che si identifica in primo luogo con il comune di Saint-Vincent.
«Riorganizzazione interna del lavoro e nuove iniziative di marketing dovranno affiancarsi, nel nuovo piano di rilancio, ad azioni di riqualificazione sia dell'offerta che del prodotto – ha aggiunto l'Assessore. - E' proprio il prodotto, infatti, che è la chiave di tutto. A questo proposito, si tratterà quindi di definire gli standard e i livelli di offerta di gioco, di adeguare il layout delle sale giochi, di programmare l'apertura dei tavoli dei vari giochi e di migliorare l'organizzazione dei servizi e della gestione.
Con gli interventi sulla Casa da Gioco, dovranno essere avviate azioni relative ai servizi alberghieri, finalizzate a migliorare la qualità dell'offerta, mantenendo alta l'attenzione sull'efficienza della struttura.
A tal proposito, il programma presentato dalla nuova dirigenza prevede che, fin da subito, debbano essere frenati gli incrementi di organico e che vada promossa la polivalenza di tutto il personale, rispetto ad un attuale modo di lavorare poco flessibile e con compiti parcellizzati. Per stabilizzare nel tempo gli effetti, la riorganizzazione andrà accompagnata da un nuovo modello contrattuale e di relazioni interne.

E l'Assessore ha evidenziato che «in questo quadro, vogliamo un forte coinvolgimento delle parti sociali, alle quali chiediamo di condividere il senso di urgenza dei nostri orientamenti, nella convinzione che il primo obiettivo condiviso debba essere la difesa e la tutela dell'impresa e la sua capacità a produrre valore.
In sintesi, quindi, deve essere chiesto al Resort di continuare a crescere in una logica di eccellenza e di efficienza, anche se è evidente che solo il rilancio del prodotto di riferimento potrà consentire una significativa ripresa dei ricavi, obiettivo che richiede la riqualificazioni del prodotto e dell'offerta di servizi, così come l'incremento degli introiti lordi anche a fronte di investimenti importanti di vendita e di marketing.»
L'intervento sui costi dovrà riguardare il costo del personale, che rappresenta oggi più del 71% del totale, mentre gli altri costi sono rigidi, in parte variabili e in parte imprevedibili. L'intervento sul personale nell'immediato richiede un'azione sulle retribuzioni e nel breve/medio termine un'azione sugli organici.
Fonte: Assessorato Bilancio, Finanze e Patrimonio – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta

Borsa italiana, giornata tranquilla, quasi ideale

Il fatto che il mercato si sia calmato, per ora, dà qualche speranza, anche se in politica ci sono dei timori e lo scontro sociale rischia, prima o poi, di esplodere.
Il sistema Italia invece, a questo punto stagna, ovvero la crescita è troppo lieve per poter esaltarsi e gioire.
La politica nazione preoccupa molto, per la sua incapacità a cambiare e a preoccuparsi del futuro del Paese, la fuga dei giovani, spesso le menti migliori, è seguita da quella dei pensionati, che vanno all’estero per il caro vita minore.
Un Paese che perde parte della sua popolazione, sostituita da migranti, significa che non dovrebbe avere futuro, se non rialza la testa, imponendo giustizia, lotta alla corruzione e al crimine, lavoro e merito.

Stampa, Giornale, La repubblica, Il Corriere della Sera e tante notizie truccate

Dire il falso è un peccato per tutte le religioni della terra, ma per qualcuno è una professione, il gioco sporco sta nel servire un potere e fare in modo che esca, risulti sempre, pulito, onesto, lindo, che i suoi nemici siano tutti cattivi e che la sua verità addomesticata sia l’unica verità assoluta da riconoscere: abbiamo così l’assolutismo, che non è solo nella teocrazia antiquata, fuori dalla storia, ma nella falsa libertà di chi dice…. che certe affermazioni non si possono esprimere.
Ormai è un crimine dire che il terrorismo islamico è formato da mercenari disperati, assoldati da interessi … multiculturali, multinazionali, in Occidente.
E’ un crimine criticare il sistema economico e finanziario al potere, si è degli estremisti da emarginare.
E’ un crimine dire l’immigrazione è …. un reato, o meglio un crimine contro l’Umanità e “dulcis in fundo”, non si può dire che la sodomia sia una malattia: si è bollati da omofobi criminali, da prontamente incarcerare, dopo aver liberato il corrotto di turno e il mafioso pluriomicida.

Matteo Renzi, L’ultima grande sciagura nazionale

Il suo potere si basa sul buonismo demenziale, sul lasciar campare, vivi e lascia vivere, fregandosene dei problemi altrui sino a quando non arriva l'acqua alla gola anche a te, della raccomandazione per se stessi e famiglia, o meglio nella rete sciagurata dei favori e delle raccomandazioni.
E' il peggior democristiano della storia nazionale, non ha la loro cultura, tanto meno la loro intelligenza, ma solo la loro abilità a cambiare le situazioni, a parole.
Lui promette e batte anche Silvio Berlusconi, dei periodi migliori: i cretini e i furbastri lo seguono, ma prima o poi una voragine ingoierà tutti.

Vaccinazioni, secondo l’Istituto Superiore della Sanità bisogna guardare con "Attenzione a morbillo e rosolia"

La scemenza si diffonde in rete e certi loschi individui, spesso legati a gruppi esoterici, a sette pericolose, per menti deboli, diffondono informazioni false, o male interpretate, che spingono madri ingenue a mettere in pericolo i loro bambini.
Queste affermazioni, oso dire criminali, stanno mettendo a rischio il nostro futuro e per scopi loschi o per fanatismo settario, l'idiozia dei fanfaroni si diffonde: le motivazioni poi partono da fatti oggettivi, ma male interpretati nel loro contesto.
Purtroppo devo dire che il basso livello culturale di troppe mamme porta a queste conseguenze tragiche.