26 apr 2016

Les Mots. Festival della Parola In Valle d'Aosta -

Bureau de presse

Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, martedì 26 aprile 2016
Les Mots. Festival della Parola In Valle d'Aosta
Eventi dal 27 al 29 aprile 2016
L'Assessorato dell'istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta comunica che prosegue, in piazza Chanoux ad Aosta, la settima edizione di Les Mots. Festival della Parola in Valle d'Aosta. Questo il programma da mercoledì 27 a venerdì 29 aprile:
Mercoledì 27 aprile
16.00 e 20.00 Cinéma de la Ville

LA SAISON A LES MOTS

"Room" di Lenny Abrahmson con Brie Larson, Jacob Tremblay
Evento a pagamento 16.00 Spazio Autori
GIOVANNI SOLIMINE racconta il libro Senza sapere. Il costo dell'ignoranza in Italia  a cura dell'Associazione Mixidées
17.00 Spazio Autori
REMO ROSTAGNO racconta il libro Manifesto per una rivoluzione della scuola
18.00 Spazio Autori
FEDERICO MOCCIA racconta il libro Tu sei ossessione
18.10 e 22.10 Cinéma de la Ville
LA SAISON A LES MOTS
"Il Club" di Pablo Larrain
con Alfredo Castro, Antonia Zegers
Evento a pagamento
19.00 Spazio Assaggi
Enea Fiorentini racconta il libro La montagna nei francobolli
21.00 Spazio Autori
GENE GNOCCHI in
COSE CHE MI SONO CAPITATE NELLA VITA
con Diego Cassani alla chitarra
Surreale, coltissimo, sarcastico, agghiacciante, tenero, familiare, umile, antipatico e poi subito simpatico, irraggiungibile, originale come pochi altri attori italiani. Tutta la sua carriera è una sfida contro se stesso: la scommessa gettata sul tappeto della vita per dire che si è qualcuno eppure si può essere improvvisamente altro da quello che la gente crede. Gene Gnocchi ancora una volta è un improsciugabile fonte di divertimento e di intelligenza, messe al servizio della più stravagante fantasia.
Giovedì 28 aprile
18.00 Spazio Autori
ANDREA VITALI racconta il libro Nel mio paese è successo un fatto strano
19.00 Spazio Assaggi
Valdo Azzoni racconta il libro Delitto in Piazza Chanoux
21.00 Spazio Autori
TI DICO UN LIBRO
"del Purgatorio"
dalla Commedia di Dante
Dicono i versi: Barbara Caviglia e Andrea Damarco
Commenta: Laura Costa
Dibattono con il pubblico: Maurizio Abbà, pastore valdese, Maurizio Bergamini, Presidente
Associazione Valdostana Volontariato Carcerario onlus, Silvia De Maria, atleta, Enrico Montrosset, studioso di filosofia, Vrabie Viorel Iuulian, operaio centro stampa, un rappresentante della Casa Circondariale di Brissogne.
Venerdì 29 aprile
17.00 Spazio Autori
ATTENTI A QUEI DUE. SFIDA DI LETTURA
a cura del Sistema Bibliotecario Valdostano
18.00 Spazio Autori
ALDO CAZZULLO racconta il libro Possa il mio sangue servire
19.00 Spazio Assaggi
Alexis Bétemps racconta il libro Bepino di Tsatì de Feic. Memorie di Beppino Brunier
21.00 Spazio Autori
GIUNGLA
produzione Il Teatro d'Aosta diretto da Livio Viano di e con Roberto Anglisani
Regia di Maria Maglietta
Musiche di Mirto Baliani
Tratto dal libro Giungla, liberamente ispirato al Libro della Giungla di Kipling, lo spettacolo utilizza la parola Giungla per definire un luogo naturale, un posto dove il più forte mangia il più debole. Sopravvivere in una Giungla è una delle sfide più grandi che un essere umano o un animale può trovarsi ad affrontare. La Giungla di cui si parla è la Stazione Centrale di Milano e Muli, un ragazzino dell'Est costretto a mendicare, è il piccolo eroe disposto a giocarsi la vita nella sfida più
grande che si deve affrontare nella Giungla: la sopravvivenza.
Durante tutto il Festival resterà aperta, nella struttura in piazza Chanoux ad Aosta, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 23.00, una grande libreria temporanea dove sarà possibile acquistare libri.
Il programma dettagliato delle iniziative sarà disponibile sul sito internet www.regione.vda.it.
Per ulteriori informazioni:
Assessorato Istruzione e Cultura
Tel. 0165.273431
Fonte:  Assessorato dell'istruzione e cultura – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta
Ufficio stampa

25 apr 2016

Bambini "sfrattati" da un condominio perché "disturbano".......

L'ultima "trovata", viene da Milano, dove un asilo nido con insegnanti e assistenti viene "sfrattato" dal condominio in cui ha la propria sede, perché "disturbano", con il loro passaggio, i signori condomini. La cosa, è, a dir poco, assurda, ma c'è ancora qualcuno a cui i bambini danno "fastidio"; è  vero che tutto il mondo è  paese, ma in una città come la popolosa Milano che fastidio possono procurare dei bambini? Non sono forse più fastidiosi passaggi di mezzi o lo sferragliare del tram?....

Cronaca nera, Bambini, anziani e malati maltrattati.

Notizie ormai quotidiane riportano interventi delle forze dell'ordine in strutture che dovrebbero essere protette: ospizi, asili, cliniche psichiatriche.
Nonostante questi interventi  non si ferma la carrellata di episodi di maltrattamenti perpetrati a scapito di bambini in età da 0 a 3, forse 5 anni frequentanti gli asili nido o le scuole materne che, mai come in questi ultimi tempi, si leggono sui giornali o  si apprendono dalla televisione?
Per non parlare poi, di anziani vittime di sevizie e di malati psichiatrici legati ai letti dei nosocomi in cui sono ricoverati, costretti a stare per ore, giornate o forse anche nottate sporchi e bagnati, con la bocca chiusa da cerotti per impedire loro di urlare e chiamare qualche "Buona anima"che abbia compassione e li liberi da quelle torture? ....È  lecito chiedersi cosa stia succedendo a coloro che avendo  cercato e/o scelto determinati "lavori"
che dovrebbero, in realtà, essere una missione, riversano il loro malcontento e le loro frustrazioni su categorie di persone che dovrebbero invece essere protette e assistite in modo "umano" e non comportandosi da "mostri"? Perché quando dette persone vengono assunte in  date strutture, non si pensa di sottoporle ad accurate perizie psichiatriche per assicurare la loro idoneità a determinate professioni? A questo punto sarebbe giusto installare delle videocamere per poter intervenire in tempo utile, prima che sia troppo tardi, per porre in salvo ciò che può essere ancora salvato!...
Margherita Longhi

Oggi 25 aprile, la sinistra storica ha ucciso la resistenza

È  lecito parlare di morte politica nel letame dei luoghi comuni, infatti siamo all'assurdo di una sinistra ....... senza pudore, che non riconosce la libertà  delle donne e delle persone, per esempio di origine islamica, confondendo l'islamismo  fascista come un diritto.
La povertà  delle ..... verità  imposta come assoluta, della retorica, vuota di significati, oggi offende l'intelligenza degli ultimi ..... sinistri, sinistrati  di sinistra.
Cisl e Cgil e Uil, i sindacati dei tradimenti, i centri sociali,  le avanguardie violente del Pd sono il peggio assoluto che tanto male fanno alla resistenza e alla lotta di giovani di allora, che morirono, per qualcosa che non videro mai e neppure noi vediamo, la libertà.

Italia oggi, Politica italiana, si deve già pensare per il dopo Renzi

Quanto tempo resisterà  al governo non si sa, ma certamente ogni giorni di governo appare sciagurato, disastroso per la povera Italia.
Il dopo mi preoccupa di meno, perché  il signor rottamatore appare un conservatore democristiano della peggior razza.
Al potere avremo una destra dominata da Salvini o il M5S, con le sue contraddizioni.
Nessuno dei due movimenti ha le carte in regola e una forza alle loro spalle compatta, seria, ma sono sempre preferibili a chi difende solo gli interessi di pochi, privilegiati.

Resistenza, 25 aprile ora e sempre

Lottare per la libertà  significa combattere sempre, non con le armi, ma con la critica, contro le caste e i poteri corrotti, contro chi vuole imporre le sue idee con la forza, contro gli ipocriti, detti buonisti, denunciando  il marcio e lo schifo trionfante, la rassegnazione al male, alla violenza e ai soprusi, sia del crimine che dei signirotti delle istituzioni.
Quindi noi ci siamo,  noi di Notizie News e nessuno ci può  accusare di essere dei venduti, dei servi, come spesso si trovano in rete.

Politica italiana, bisogna smontare la casta del Pd

Il vecchio partito comunista fu l'unico a sopravvivere a Mani Pulute, poi seppe cambiar nome e intenti, restando il principale punto di riferimento per faccendieri, mafiosi, corruttori, per lobby, poteri pubblici e privati.
Loro sono la conservazione storica in un Paese già  vecchio e molle per natura.
Sconfiggere il Pd, smontare tutte queste realtà  che lo proteggono, significa dar forza al Paese, aprendo le strade dello sviluppo.

Società oggi, emarginazione sociale figlia dell'ignoranza

Il potere costituito, o se preferite, prostituito in difesa di privilegi economici anacronistici,  ama l'ignoranza dei suoi sudditi e più  ignoranza c 'è  maggiore è  la stabilità  del sistema, o neglio dei privilegi storici.
Purtropoo la mancanza di conoscenze porta, in tempo di crisi, molti  poveretti fuori dal sistema produttivo e li emargina senza speranza: se avessero un po' di cultura potrebbero  almeno protestare, se non progettare soluzioni.
Ecco perché  la disperazione cresce nelle periferie, con l'aumento della microcriminalità, la tossicodipendenza e l'alcolismo.

news economiche, economia e crisi in Italia, o si cambia o si muore

Serve una grande spinta, che non si vede, una rivoluzione culturale che ci deve salvare: dobbiamo investire in ricerca, in brevetti tecnologici, in arte e cultura, in figli, da generare, crescere ed educare bene, dando a loro un buon futuro.
O si rifà  l'Italia o si muore,  perché  si potrebbe mettere in discussione l'Euro, ridando una spinta al futuro del Paese, con una moneta adatta alle nostre esigenze o sarà  la fine per noi e i nostri figli.

2016, 25 aprile senza voglia di ricordare

In troppi non  vogliono festeggiare un sogno che si è  arenato nella Prima e Seconda Repubblica, poi oggi abbiamo al potere un regime vergognoso, dove sulla Rai senti solo le... battutine di Matteo Renzi, mentre le risposte delle opposizioni sono nesse in un angolo.
La libertà  non è  combattura da bruti in camicia nera, ma da un sistema subdolo, che ti emargina dai posti di lavoro e di sbatte sulla strada, come appunto un barbone: chiunque denuncia il marcio del potere rischia grosso, rischia parecchio, mentre l'ipocrisia trionfa tra i mediocri del ceto medio.
Siamo un popolo libero?
No, perché  dove è  proibiti aprire un giornale per esprimere le proprie idee, se non sei passato prima sotto il pesantissimo giogo, per me insopportabile, della stampa prezzolata, dove è  pericoloso chiamare con il loro nome, previsto dai dizionari, persone che commettono crimini, come ladri, assassini, mafiosi o corrotti,  perché. ... offendi il loro.... onore, non esiste libertà.