29 giu 2016

Infanzia, bambini con diritti negati, lo scandalo di sempre

Nascere senza aver diritti, o meglio senza avere opportunità  è  da sempre uno scandalo che .... illusi come me credevano che appartenesse al passato.
Gli adulti amano troppo se stessi e quindi la loro discendenza diretta, vista come un continuo di se stessi dopo morti.
Da questa situazione nascone le caste dei privilegiati ed ecco a voi lo schifo della difesa ipocrita degli adulti, magari colpevoli, che hanno.... diritto a tenere la loro prole, l'importante  che non infastidiscano i privilegiati.
I figli degli zingari non possono andare a scuola e a loro si danno... le elemosine agli angoli delle strade, i figli degli immigrati.... devono non studiare e crescere come disperati, emarginati
I miseri della terra lavorano in  fabbriche, a 5 o 6 anni, per creare i giocattoli dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Piccoli e grandi ingiustizie non fanno scandolo nelle menti dei piccoli e grandi borghesi .... ben pensanti, l'ordine sociale non deve mutare nei.... secoli o loro e i loro figli dovrebbero cogliere banane al posto degli ultimi della terra, prima o poi.

Mostra - Lo Pon Nou d'Introd - Un trait d'union centenaire (1916-2016)

Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, mercoledì 29 giugno 2016
Mostra
Lo Pon Nou d'Introd - Un trait d'union centenaire (1916-2016)
L'Assessorato dell'istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta e il Comune di Introd comunicano che giovedì 7 luglio 2016, alle ore 18, presso la Chapelle du Saint-Suaire in località Plan-d'Introd, sarà inaugurata la mostra fotografica Lo Pon Nou d'Introd. Un trait d'union centenaire (1916-2016).
L'esposizione, frutto della collaborazione tra l'Assessorato e il Comune di Introd, è stata realizzata per celebrare il centesimo anniversario della costruzione del Pon Nou, l'attuale ponte di Introd che collega i diversi villaggi del Comune e dà accesso alle valli di Rhêmes e Valsavarenche e che, con i suoi 80 metri circa di altezza, è il ponte più alto della Valle d'Aosta. La mostra, che avuto un'anteprima al Museo archeologico regionale nell'esposizione Au fil de l'eau, con una sezione dedicata al ponte di Introd, si compone di una serie di immagini fotografiche di alcuni noti fotografi valdostani del passato, quali Grat Éloi Ronc, Émile Bionaz, René Willien, di diversi scatti di Alberto Gonella, antico proprietario del castello di Introd, di una fotografia recente di Diego Cesare e delle riproduzioni della planimetria e di sezioni del progetto originale dell'ingegner Camillo Boggio, progettista del ponte.
Il centenario del ponte di Introd – sottolinea l'Assessore Emily Rini – rappresenta un evento importante per l'intera Valle d'Aosta in quanto si configura come un tassello di una storia comune, come un momento da condividere attorno a uno dei simboli dell'ingegnosità dei nostri predecessori, messa in campo per superare gli ostacoli naturali e rafforzare così le relazioni umane.
Il Pon Nou è uno degli emblemi del nostro Comune – afferma il Sindaco di Introd Vittorio Anglesio – che per un secolo ha rivestito un ruolo imprescindibile per la nostra comunità e per quelle di Rhêmes e Valsavarenche, non soltanto per quanto riguarda la viabilità ma anche come elemento di coesione e di aggregazione.
L'esposizione Lo Pon Nou d'Introd. Un trait d'union centenaire (1916-2016) è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese, edito dalla Tipografia Valdostana.
La mostra, con ingresso gratuito, resterà aperta fino al prossimo 4 settembre 2016 con il seguente orario: da martedì a domenica dalle 14.30 alle 19.00 (lunedì chiuso).
Per informazioni:
Comune di Introd
tel. +39.0165.900052
> Fondation Grand Paradis
Fonte: Assessorato dell'Istruzione e Cultura – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta

Politica estera, la questione turca si complica

Il regime autoritario di Ergodan, tanto amato dalla signora Merkel, detta la .... turca, da Obama e dalla cara Clinton, è  in difficoltà, mentre tenta di diventare uno Stato Islamico, con l'appoggio  dei suoi alleati, trova nemici a Nord, Russia e la potente comunità  armena, a Sud da parte dell'Isis, a Est da parte dell'Iran, rafforzata dalla fine dell'embargo.
All'interno invece abbiamo i curdi, che rischiano di essere messi fuori legge e trasformarsi in forza armata clandestina, dai laici, che non si arrendono all'islamizzazione dello Stato  turco, laico e anti islamico in molti aspetti sino a poco tempo fa.
La fine del conflitto Russia Stati Uniti d'America, con la fine della politica dei blocchi sta segnando la fine di uno Stato nato dopo la prima Guerra Mondiale, con accordi fatti a tavolino.

Politici in televisione, mai così squallidi e ridicoli

I renziani battono tutti, loro cambiano discorso sempre, non entrano nelle questioni, non rispondono alle domande e non sanno dare risposte, neppure confuse.
Hanno imparato  dal loro capo: l'importante è  non entrare negli argomenti, poi dare risposte insensate e fuori argomento, per di più  urlare per impedire agli avversari di denunciare la loro mancanza di buon senso e di intelligenza.
La loro tecnica però è  squallida e si vede che non hanno studiato dai gesuiti, esperti della confusione verbale, ovvero dei giochi di parole, dell'ambiguità tra i diversi significati che ogni termine contiene.
Loro sono un  po' pure rozzi nel loro strillare, anche patetici e con una sicurezza che definiscono infantile, convinti che gli ascoltatori siano tutti cretini.

Poste Italiane, addio al posto fisso

Il sogno italiano, di un posto fisso, si schianta con la fine delle poste pubbliche e la sua trasformazione  in poste private.
Entrare in posta era una speranza di molti, dava certezza e si... facevano carte false, ma alla fine la logica del privato avanza e il posto fisso pare uno scoglio che l'alta marea riduce sempre più, sino al suo sparire sotto le acque, definitivamente.
Così  presto vedremo la riduzione di personale in un settore che ha permesso a molti di restare tranquilli, fare una vita decente, senza diventare ricchi, ma con una sua casa, con un mutuo Banco Posta, con la certezza di uno stipendio  alla fine del mese.

Terroristi minacciano, siamo disarmati, anzi attaccati da poteri immorali e corrotti

Questo fatto non riguarda solo l'Italia, ma l'intero Occidente: noi, cittadini non abbiamo diritti umani, diritto ad esprimere le nostre opinioni, contro mafiosi e terroristi, rischiamo sempre la vita, perché  costoro sono...... protetti.

Chi ha i soldi ha dei diritti, o meglio ha gli argomenti per impedire il diritto all'espressione  delle opinioni altrui.
Loro, terroristi e mafiosi,  usano le minacce e le azioni, talvolta in più  hanno ottimi avvocati, pagati con soldi sporchi, che ti querelano e tu, opinionista, non hai diritto alla libertà di opinione, diritto costituzionale.
Grazie a questi avvocati diventi tu il .. delinquente da perseguire.
I legali sono complici dei criminali, che li pagano con soldi sporchi e nessuno interviene contro di loro, parlo ....... dei giudici.......dei politici.

Referendum costituzionale, No, grazie.

Dire no a Renzi e alla signorina Boschi fa bene alla salute  degli italiani, infatti i tagli sul sistema sanitario nazionale hanno messo fuori dalle cure ben 11 milioni di italiani.
Il diritto alla salute è  legato al reddito.
Dire no significa sperare che ci siano nuove leggi che folpiscano i bancarottieri, amici di Renzi, il suo governo è  l'esempio peggiore di affarismo e intrallazzi espliciti.
Dire no significa avere più  spazi democratici nella stampa e nelle opinioni, lui si prende tutto, Rai, giornali sponsorizzati dallo Stato.

Turchia, attentati all'aeroporto, Isis si vendica

La Turchia di Erdogan si è  dovuta liberare dell'alleanza verso l'Isis e ha preferito.... Israele, la religione spesso non basta nella politica estera e così lo scaltro Erdogan ha venduto i suoi amichetti  per il suo futuro politico.
L'attacco però  dimostra che il Paese rischia la guerra civile, tra laici, curdi, islamisti e islamici opportunisti.
La miscela esplosiva c'è,  manca solo la miccia e prima o poi qualcuno darà  fuoco alle polveri, dimostrando che la regione è  tutta instabile, che la politica sta di Obama e indirettamente della Clinton è  stata ed è una rovina mondiale.

Matteo Renzi e le banche, un amore immenso

Le sofferenze delle banche sono tutte verso personaggi politici ed economici noti,  con gli appoggi politici, costoro no  sono dei geni della finanza, neppure del crimine, sono solo dei ladri a cui piace vincere, o meglio rubare, facilmente, comprandosi il governo.
La risposta politica è  una sola, mandare a casa Renzi, il peggio del peggio, colui che non ha fatto una legge penale adeguata contro i bancarottieri.
A pagare sono solo i risparmiatori, mentre una legge che permetta il sequestro  dei beni di coloro che hanno combinato  tali guai non si vede.

28 giu 2016

Precisazioni in merito alle notizie sul traforo del Monte Bianco

Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, martedì 28 giugno 2016
Precisazioni in merito alle notizie sul traforo del Monte Bianco
In relazione alle notizie stampa sul traforo del Monte Bianco, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin precisa:
Il traforo del Monte Bianco è una via di transito essenziale per la Valle d'Aosta: per la sua economia, perché ci lega al resto dell'Europa e perché ci mette in relazione costante con l'Alta Savoia, con la quale condividiamo interessi, storia e cultura.
Per questi motivi credo che l'attenzione al futuro della galleria, ma soprattutto al futuro di questa via di comunicazione irrinunciabile per i Valdostani e ritengo per l'Italia, debba essere sempre massima. E credo anche che si debba saper guardare al problema con sano realismo.
Oggi siamo di fronte a un'infrastruttura che è l'emblema stesso della sicurezza nelle gallerie autostradali, tanto da essere stata presa ad esempio dalla stessa Unione Europea per normare sulla materia. L'impegno congiunto e continuo della Francia e dell'Italia, quello delle società concessionarie e del GEIE garantiscono il mantenimento di questi standard, a tutela dell'utenza e anche con una particolare attenzione all'ambiente.
Non possiamo ignorare, però, che il traforo necessita e necessiterà di interventi di manutenzione, che ne limiteranno temporaneamente l'utilizzo.
Con questo spirito, - conclude il Presidente Rollandin - allo scopo di evitare lunghe chiusure e la rottura di questo asse di transito europeo, vanno approfondite tutte le soluzioni possibili. Anche quelle di una seconda galleria, in grado separare in sicurezza i flussi di traffico e alternativa alla prima in caso di una sua chiusura.
Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta