3 apr 2024

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BiblioRencontres: Cose dell’altro mondo Conferenza: “Desplazados en Colombia”



Il mer 3 apr 2024, 12:41 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

 

Aosta, mercoledì 3 aprile 2024

 

BiblioRencontres: Cose dell'altro mondo

 Conferenza: "Desplazados en Colombia"

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali nell'ambito della rassegna BiblioRencontres-Cose dell'altro mondo, organizza venerdì 12 aprile, alle ore 20:30, la conferenza Desplazados en Colombia, con la partecipazione del fotografo Giorgio Palmera e dell'antropologo Gino Bianchi.

BiblioRencontres-Cose dell'altro mondo, è il titolo della rassegna 2024 che, attraverso una serie di approfondimenti, si propone di ampliare gli usuali punti di vista, affrontando temi poco conosciuti nel campo di bellezze e culture lontane, di esplorazioni del sottosuolo, di ricerche archeologiche e scientifiche, oltre a studi di particolare interesse antropologico e sociale

La conferenza Desplazados en Colombia, secondo appuntamento della rassegna, prende il titolo dalla mostra fotografica realizzata nel 2016, per documentare e denunciare la drammatica situazione in cui vivono tuttora milioni di colombiani. I desplazados ritratti da Palmera sono rifugiati interni: persone che sono state costrette a fuggire dalle proprie case, abbandonando le proprie terre e i propri averi, ma che sono rimaste dentro i confini del proprio Paese. All'origine del conflitto c'è la terra: terra da coltivare per i contadini, terra da pascolo per i grandi latifondisti, terra da controllare per i guerriglieri e i narcotrafficanti. I profughi non abbandonano le loro terre e le case al primo passaggio di truppe, la speranza è sempre che gli uomini armati se ne vadano presto. I villaggi non subiscono bombardamenti, non vengono rasi al suolo: è un processo lento, frutto di una pressione psicologica, che ad un certo punto diventa intollerabile, rendendo la paura ingestibile.

Giorgio Palmera, fotografo, si occupa principalmente di fotografia sociale. Ha realizzato reportage in Africa, Medio Oriente e America Latina. Tra il 1996 e il 1998 ha vissuto in Nicaragua, dove è nata l'idea di realizzare laboratori fotografici rivolti a ragazzi di strada. Da questa esperienza nasce, nel 2002, Fotografi Senza Frontiere di cui è fondatore e presidente. Suoi servizi sono apparsi su Al Jazeera, Courrier International, Der Spiegel, Die Zeit, Newsweek, Le Monde, Internazionale.

Gino Bianchi, antropologo, dal 2004 è membro della onlus Fotografi Senza Frontiere, con la quale collabora alla realizzazione di laboratori fotografici e di indagine etnografica. Ha realizzato reportage e documentari in Argentina, Nicaragua e Uganda. Collabora stabilmente con Giorgio Palmera, con il quale ha realizzato i libri Al Jidar (Trolley, 2007), Body and Soul (Postcart, 2009) e Memoria (Postcart, 2011).

 

L'ingresso è libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.

Info: Biblioteca regionale Bruno Salvadori, via Torre del Lebbroso 2, Aosta.

Tel. 0165-274802 email: brao-cultura@regione.vda.it sito web: https://biblio.regione.vda.it/

 

L'Assessorat des activités et des biens culturels, du système éducatif et des politiques des relations intergénérationnelles annonce que la Bibliothèque régionale Bruno Salvadori d'Aoste, dans le cadre de la série « BiblioRencontres-Choses d'un autre monde », organise, vendredi 16 avril, à 20 h 30, la conférence Desplazados en Colombia, avec la participation du photographe Giorgio Palmera et de l'anthropologue Gino Bianchi.

BiblioRencontres-Choses d'un autre monde, c'est le titre pour 2024 de cette manifestation qui, à travers une série d'approfondissements, vise à élargir les points de vue habituels, en abordant des thèmes méconnus dans le domaine des beautés naturelles et des cultures lointaines, des explorations du sous-sol, des recherches archéologiques et scientifiques, ainsi que des études d'intérêt anthropologique et social.

La conférence Desplazados en Colombia, le deuxième rendez-vous de cette série, tire son titre de l'exposition photographique qui s'est tenue en 2016 pour documenter et dénoncer la situation dramatique dans laquelle vivent encore des millions de Colombiens. Les desplazados photographiés par Palmera sont des réfugiés internes : des personnes qui ont été forcées de fuir leurs maisons, d'abandonner leurs terres et leurs biens, mais qui sont restées à l'intérieur des frontières de leur pays. À l'origine du conflit il y a la terre : la terre à cultiver pour les paysans, les pâturages pour les grands propriétaires terriens, le territoire à contrôler pour les guérilleros et les trafiquants de drogue. Les réfugiés n'abandonnent pas leurs terres et leurs maisons au premier passage des troupes, l'espoir est toujours que les hommes armés partent bientôt.  Les villages ne sont pas bombardés, ne sont pas rasés : c'est un processus lent, le résultat d'une pression psychologique qui, à un moment donné, devient intolérable, rendant la peur ingérable.

Giorgio Palmera, photographe, s'occupe principalement de photographie sociale. Il a réalisé des reportages en Afrique, au Moyen-Orient et en Amérique latine. Entre 1996 et 1998, il a vécu au Nicaragua, où est née l'idée de créer des ateliers photographiques pour les enfants des rues. De cette expérience est née en 2002, Fotografi Senza Frontiere, dont il est le fondateur et le président. Ses reportages ont été publiés par Al Jazeera, Courrier International, Der Spiegel, Die Zeit, Newsweek, Le Monde, Internazionale.

Gino Bianchi, anthropologue, est membre depuis 2004 de Fotografi Senza Frontiere onlus, association avec laquelle il collabore à la création d'ateliers photographiques et d'enquêtes ethnographiques. Il a réalisé des reportages et des documentaires en Argentine, au Nicaragua et en Ouganda. Il collabore régulièrement avec Giorgio Palmera, avec qui il a réalisé les livres Al Jidar (Trolley, 2007), Body and Soul (Postcart, 2009) et Memoria (Postcart, 2011).

 

L'entrée est libre dans la limite des places disponibles.

 

Renseignements : Bibliothèque régionale Bruno Salvadori – 2, rue de la Tour du lépreux, Aoste.

Tél. : 0165 274802 - Courriel : brao-cultura@regione.vda.it - Site web : https://biblio.regione.vda.it/

 

 

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 



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Programma Interreg Italia-Francia ALCOTRA 2021-2027 - Comitato di sorveglianza l’8 e 9 aprile a Aymavilles



Il mer 3 apr 2024, 10:08 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 

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COMUNICATO STAMPA

 

Aosta, mercoledì 3 aprile 2024

Programma Interreg Italia-Francia ALCOTRA 2021-2027

Comitato di sorveglianza l'8 e 9 aprile a Aymavilles

L'Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna informa che martedì 9 aprile, presso i locali della Grandze del Castello di Aymavilles, è in programma la riunione del Comitato di sorveglianza del Programma Interreg Alcotra 2021-2027.

Il Comitato, organo con potere decisionale del Programma transfrontaliero italo-francese, è costituito da rappresentanti degli Stati membri della Francia e dell'Italia, da rappresentanti politici delle regioni Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Auverne-Rhône-Alpes, Provence-Alpes-Côte d'Azur, dei dipartimenti francesi Alta Savoia e Savoia, Alte Alpi, Alpi dell'Alta Provenza e Alpi Marittime, delle province italiane di Cuneo di Imperia nonché della Città metropolitana di Torino.

Tra i temi iscritti all'ordine del giorno figurano le nuove opportunità di sviluppo per gli attori del territorio transfrontaliero, quali l'approvazione delle strategie dei Piani integrati transfrontalieri (PITER+), la validazione del nuovo bando per progetti semplici 2024 e l'analisi del bando per la presentazione di microprogetti che si è recentemente concluso. Il Comitato, inoltre, sarà chiamato ad esprimersi in merito al nuovo bando per microprogetti, la cui apertura è prevista per il prossimo autunno.

Al termine della riunione, alle 12.30 sarà indetta una conferenza stampa, nello spazio espositivo del Consorzio vini valdostani situato al piano terra della Grandze, alla quale sono invitati i giornalisti. E' previsto l'accredito: gli interessati dovranno inviare una mail a u-stampa@regione.vda.it entro le ore 12 di venerdì 5 aprile.

 

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Fonte: Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 

 

 



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Siamo ormai oltre il ridicolo, ma loro non si arrendono, neppure di fronte all'evidenza.

Il sistema italiano scricchiola e tutto un castello di favoritismi, di amicizie e di clientelismo rischia di essere superato dalla realtà.
Un tempo non lontano, diciamo prima di internet, soprattutto nelle città di provincia italiane, tutto era legato alle conoscenze e all'apparenza familiare.
Oggi tutto questo si sta sgretolando e quello che era addirittura inimmaginabile solo pochi anni fa oggi è realizzabile.
Parlo di tutti i settori umani, scientifici, artistici e culturali.
Restano legate ai favori e contro favori tutti i posti pubblici, dai più bassi a quelli più alti, compreso per i docenti universitari, ma questo era ed è ovvio e prevedibile.
Io ne sono certo, il debito pubblico, enorme e opprimente, è frutto di scelte politiche che avevano queste gigantesche tare costosissime sulle spalle.
Oggi ti puoi muovere in rete, se ci sai muovere con un pochetto di intelligenza, conoscendo, facendo e contattando mezzo mondo.
Sì, non serve essere parenti di qualcuno o avere due o tre tipi di tessere politiche o sindacali in tasca, basta mostrarsi con il proprio volto pulito e far vedere ciò che si sa fare.
Cosa fa il popolo dei raccomandati resistenti?
Inizia a essere terrorizzato e si fa islamista, da loro il merito non conta nulla.
Appoggiano i figli anarcoidi dei centri sociali, quarantenni disoccupati e da loro mantenuti, che picchiano chi vogliono e sono lodati.
Si sa, la droga è l'abuso dell'alcool fanno male.
Quindi siamo a un antifascismo senza fascismo, siamo all'assurdo demenziale e contraddittorio imposto dalla stampa prezzolata, ma anche i nostri giornalisti hanno gli anni contati, l'intelligenza artificiale li sostituirà e non farà fatica.
Cosa potranno fare costoro?
Ormai non servono più e il mondo che sta uscendo pare sempre più predisposto a riconoscere il merito e il lavoro onesto, non perché sarà un mondo ideale, ma perché il sistema funziona così o sprofonda.
La nuova eversione quindi parte dai lacchè, fedeli e costosi, ma anche con il culo alzato in rigorosa preghiera, non cambieranno le sorti del mondo.
Anche per loro la legge classica che recita "o bevi o affoghi" vale e non darà scampo.

2 apr 2024

Conferenza stampa di presentazione del videocontest “Ciak4young” per i giovani valdostani tra i 14 e i 29 anni



Il mar 2 apr 2024, 15:22 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 

Aosta, martedì 2 aprile 2024

 

Conferenza stampa di presentazione del videocontest "Ciak4young" per i giovani valdostani tra i 14 e i 29 anni

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali comunica che giovedì 11 aprile 2024 alle ore 10.00, nella sala della Biblioteca regionale "Bruno Salvadori" di Aosta, si terrà la conferenza stampa di presentazione del videocontest "CIAK4YOUNG", organizzato in collaborazione con la Fondazione "Film Commission Valléé d'Aoste".

All'incontro con i giornalisti interverranno l'Assessore Jean-Pierre Guichardaz e i referenti della Struttura Politiche educative per illustrare gli aspetti principali del videocontest.

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste



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È il potere corrotto o chi batte sempre le mani ai potenti?

C'è una frase, estrapolata dai Vangeli, tolta dal suo contesto, che giustifica i lacchè, gente meschina e codarda: "Il potere viene sempre da Dio."
Chi conosce il Nuovo Testamento sa bene che questa frasetta non è la base del pensiero cristiano, che è sempre ostile alla corruzione e al silenzio complice e vigliacco.
Stavo pensando alle assurdità di questi giorni, dove una picchiatrice, squadrista anarcoide, è vista come eroina dalla stampa ed è protetta pure dal Capo dello Stato.
Su questo fatto non dico nulla perché da noi non esiste il diritto di critica verso il Presidente della Repubblica, come in tutte le Repubbliche delle banane.
A questo punto mi rammento i tanti scontri politici del passato, con le botte, i pestaggi e il comportamento della classe politica di allora, da cui deriva quella progressista di oggi, con un invito senza remore alla repressione, io dico giustamente.
Ora picchiare un fascista o presunto tale è sempre un reato, un crimine.
Non ci sono eroi ed eroine con il manganello in mano.
Se lo Stato giustifica questo fatto si trasforma in un regime, o per una parte di esso nel nostro caso e favorisce, anzi provoca una reazione uguale e contraria.
È gravissimo trasformare una donna violenta in una martire, alla peggio si chiede di migliorare le sue condizioni da carcerata e nulla più.
La violenza politica ha generato, nel passato, troppe morti e troppi feriti, con la strategia della tensione, sciagura nazionale che servì ai corrotti come fumo negli occhi, come rumore assordante, per distrarci tutti dai loro sozzi traffici.
Qualche corrotto teme dei controlli che lo riguardano?
Sicuramente abbiamo anche questo dietro la nuova apologia di reato, da parte della sinistra progressista, formata da spezzoni dei vecchi partiti politici.
Infine abbiamo quelli che manifestano per la....... poverina nelle carceri ungheresi.
Sì sa, senza il potere corrotto i minchioni dovrebbero lavorare, guadagnarsi uno stipendio come tutti gli altri e le contraddizioni logiche possono essere sorvolare e dimenticate.
Un tempo battevano le nani per i ladri di regime, venduti alla Cia o al Kgb, oggi stanno con i picchiatori anarchici, che occupano edifici pericolanti, spacciano, vendono refurtiva e lottano....... per i diritti dei loro amichetti incarcerati.