POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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27 mag 2011
Pennivendoli e giornalisti minchioni e mediocri
25 giu 2012
blog Beppe Grillo attacca politici e giornalisti?
21 mag 2014
Beppe Grillo propone: "I giornalisti a processo sul web dopo il voto.”
25 giu 2012
notizie - Beppe Grillo attacca politici e giornalisti?
2 mag 2010
01/5 Ordine dei Giornalisti e la pedofilia (Antonio Rossi)
Ora che Cicchito arriva la sua proposta di legge che vuole abolire l'Ordine dei Giornalisti, paragonandolo a un ente inutile e anti-liberale e anti-liberista, spero sempre di ricevere una risposta da questa associazione nata negli anni Trenta, quando c'era Lui, il Duce.
Con la liberazione e la Costituzione democratica, grazie ai soliti avvocati azzecca garbugli questo antico Ordine è sopravvissuto, ponendo e imponendo vincoli certamente non democratici alla diffusione della stampa periodica.
La casta dei giornalisti si mobilitava e prima dell'era di Internet, avevano una sola voce e un solo cuore: erano tutti uniti per difendere il loro dominio di categoria protetta.
Ci si augura, finalmente che non ci siano più limiti per la creazione di nuovi periodici in Italia: tutti i cittadini hanno il diritto di scrivere e di diffondere le loro idee, senza essere trattati come minorenni dall'Ordine dei Giornalisti.
Si dovrebbe rispondere solo ai giudici per gli errori, i reati che sono sempre quelli per chi scrive in qualsiasi modo e con qualsiasi strumento: calunnia, insulti, istigazione a delinquere.
27 mag 2011
Ipocriti oggi - internet explorer e la stampa bugiarda
29 ago 2010
Il diritto di esprimere la propria opinione è …...ufficialmente consacrata nella Carta Costituzionale, ma ….i giornali sono sotto la burocrazia dell'Ordine dei giornalisti, associazione che limita la libertà di fare un giornale con una regola ben precisa: chi pubblica un libro non ha vincoli, tranne quelli della carta stampata, invece per i periodici, che sono la forma di informazione più diffusa, solo chi è iscritto all'ordine dei giornalisti può dirigerlo.
Così ci sono i liberi e i non liberi.
Come si diventa giornalista?
Per prima cosa bisogna essere giornalisti pubblicisti, ovvero avere una sessantina di articoli pubblicati nell'arco di due anni, poi se si è assunti da un periodico, con relative amicizie, per il famoso tirocinio di un anno, da un giornale, si può fare l'esame di stato e diventare giornalista professionista.
Si sa che gli esami hanno le loro leggi non scritte e spesso dei semianalfabeti li superano.....misteriosamente.
Così si diventa giornalisti e si può avere il proprio giornale personale, legale con sovvenzioni pubbliche, con amicizie e protettori: il periodico non camperebbe, piccolo o grande, solo con la pubblicità, ma si mette a servizio di questo o quel gruppo politico, che a sua volta ha alle spele quel tale imprenditore o quella associazione di categoria.
Il risultato finale sapete quale è?
Dei terribili minchioni scrivono per certi signori e raccontano scemenze che non stano in cielo e i terra, ma adatte a giustificare il padrone...del vapore.
27 mag 2011
Key explorer - internet e i farisei
25 giu 2012
monti - Beppe Grillo attacca politici e giornalisti?
27 mag 2011
Periodici italiani
25 giu 2012
elezioni Beppe Grillo attacca politici e giornalisti?
27 mag 2011
Farisei del 3° Millennio
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Giornali d'italia on line
17 nov 2021
Gli idioti di regime, detti giornalisti.
13 dic 2012
Sallusti è sospeso dall'Ordine dei giornalisti e lui ringrazia
8 nov 2010
WWF: "IL MERCATO NERO MONDIALE DEL TONNO ROSSO
"VALE" 4 MILIARDI DI DOLLARI L'ANNO"
LA FRODE SVELATA DA UN'INCHIESTA 'STAMPA' INTERNAZIONALE
Quattro miliardi di dollari: è questa la dimensione economica del mercato nero internazionale del Tonno rosso (Thunnus thynnus) stimata da un'indagine giornalistica indipendente lanciata in questi giorni da una rete di giornalisti appartenenti al Consorzio Internazionale di Giornalisti d'Inchiesta (ICIJ).
I giornalisti hanno trascorso 8 mesi raccogliendo dati in tutto il mondo sulla pesca e il commercio di questa specie ritenuta in pericolo. I risultati dell'inchiesta sono stati divulgati una settimana prima dall'incontro della Commissione ICCAT di Parigi, la Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonni dell'Atlantico e del Mediterraneo che si occupa di gestire, a suo avviso correttamente, la pesca di Tonno rosso; incontro in cui si dovranno prendere decisioni importanti per favorire il ripristino dell'esigua popolazione di Tonno rosso dell'Atlantico orientale e Mediterraneo.
I risultati confermano i ripetuti allarmi del WWF lanciati nell'ultimo decennio: si passa da casi eclatanti di violazione della quota consentita (se pescato piu' tonno di quanto fosse legale prendere), alla diffusa mancanza di rendicontazione del pescato alle autorità competenti, all'uso di aerei da ricognizione vietati dal 2006 per identificare i tonni da pescare, alla cattura di esemplari sotto misura, fino alle tante analisi errate svolte dai governi.
"Più nudo di così il re non potrebbe essere: l'esaustiva indagine di ICIJ dà ragione ai nostri ripetuti allarmi. Questa pesca non è gestita, dalle maglia sfugge solo l'illegalità, mai il prodotto da mettere sul mercato" ha dichiarato Marco Costantini, Responsabile Mare del WWF Italia.
"Evidentemente non esiste certezza per il consumatore. E nessun Governo può dare garanzie sul controllo dell'attività per assicurare la trasparenza del mercato dell'intera produzione di tonno rosso. I membri dell'ICCAT possono solo porre fine a questa ingestibile 'mattanza' una volta per tutte alla prossima riunione prevista a Parigi questo mese"
Sono gli stessi operatori del settore della pesca a testimoniare l'illegalità dell'attività di pesca: nel periodo tra il 1998 e il 2007 il Capitano della flotta francese Roger Del Ponte ha dichiarato : "Tutti truffano. C'erano delle regole, ma noi non le seguiamo".
Le indagini del ICIJ puntano in particolare sulle autorità francesi, che avrebbero coperto per anni le attività illegali della flotta dando informazioni deliberatamente errate all'UE e all'ICCAT
I dati raccolti, nonostante gli sforzi materiali, umani ed economici fatti per controllare la pesca, confermano che ancora nel 2010 vige lo spregio delle regole alla pesca del tonno rosso nel Mediterraneo.
L'ICCAT ha fallito anche nello svolgimento della raccolta delle informazioni su cui operare le valutazioni di gestione . I risultati dell'indagine dimostrano come i cosiddetti Documentation Scheme (BCD), ovvero, i formulari di cattura proposti dall'ICCAT come soluzione del problema, siano secondo i giornalisti di ICIJ un meccanismo "così pieno di vuoti da rendere inutili i dati raccolti".
Con queste nuove informazioni la comunità internazionale non ha più scuse: l' ICCAT che si svolgerà a Parigi, il 17-27 novembre 2010 dovrà sospendere la pesca industriale, ormai distruttiva, esercitata con reti a circuizione e che alimenta l'immensa attività di "allevamento" del tonno. E di tutta l'illegalità che ne consegue.
Il WWF sollecita, pertanto, i delegati ICCAT ad ascoltare la 'sirena d'allarme' contenuta nella relazione ICIJ e sfruttare al massimo l'incontro di Parigi per impostare un valido piano di ricostituzione del tonno rosso dell'Atlantico orientale.
Tra le misure suggerite dal WWF, due su tutte: consentire solo una limitata attività di pesca con un totale di catture inferiore alle 6.000 tonnellate all'anno e individuare delle zone precluse alla pesca dove i tonni possano riprodursi.
29 ago 2010
Come si diventa giornalista?
Il diritto di esprimere la propria opinione è …...ufficialmente consacrata nella Carta Costituzionale, ma ….i giornali sono sotto la burocrazia dell'Ordine dei giornalisti, associazione che limita la libertà di fare un giornale con una regola ben precisa: chi pubblica un libro non ha vincoli, tranne quelli della carta stampata, invece per i periodici, che sono la forma di informazione più diffusa, solo chi è iscritto all'ordine dei giornalisti può dirigerlo.
Così ci sono i liberi e i non liberi.
Come si diventa giornalista?
Per prima cosa bisogna essere giornalisti pubblicisti, ovvero avere una sessantina di articoli pubblicati nell'arco di due anni, poi se si è assunti da un periodico, con relative amicizie, per il famoso tirocinio di un anno, da un giornale, si può fare l'esame di stato e diventare giornalista professionista.
Si sa che gli esami hanno le loro leggi non scritte e spesso dei semianalfabeti li superano.....misteriosamente.
Così si diventa giornalisti e si può avere il proprio giornale personale, legale con sovvenzioni pubbliche, con amicizie e protettori: il periodico non camperebbe, piccolo o grande, solo con la pubblicità, ma si mette a servizio di questo o quel gruppo politico, che a sua volta ha alle spele quel tale imprenditore o quella associazione di categoria.
Il risultato finale sapete quale è?
Dei terribili minchioni scrivono per certi signori e raccontano scemenze che non stano in cielo e i terra, ma adatte a giustificare il padrone...del vapore.