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20 feb 2013

I lavoratori di equitalia dicono basta allo sciacallaggio, con la.... bocca dei sindacati

 I dipendenti di equitaluia scendono in campo nel pieno della campagna elettorale, con l'appoggio dei sindacati: "Equitalia  quegli stessi politici che oggi tanto inveiscono sulle regole della riscossione, sono proprio gli autori delle leggi che regolamentano l'attività e che devono essere applicate senza margine di discrezionalità."
Quindi questa scelta, di entrare in campagna elettorale, dopo che per mesi sono sotto l'attacco dell'opinione pubblica, che li vede peggio degli strizzoni, ora parlano, ma forse potevano evitare l'aiuto dei sindacati, che sono da sempre gli alleati storici dei politici.
Ci si prepara un periodo difficile, con un governo che raccoglierà la sinistra e il centro e che lotterà su tutto, mentre i soliti trucchi da politicanti appaiono.
Ora fanno parlare i sindacati, i avoratori lasciamoli fuori per favore, ma anche costoro dovrebbero tacere, perché sono sempre i ilastri della casta politica.

3 giu 2010

02/6 Sindacati Confederali (Paolo Rossi)


Perché i sindacati italiani non difendono più i lavoratori?
Un tempo alla base dei sindacati c'erano persone pratiche e oneste, padri di famiglia con una loro coscienza, oggi i sindacati troviamo solo i figli ….dei politici, di primo, di secondo o di quarto letto.
Loro guardano sempre la linea del partito guida oppure del partito che li appoggia in quel momento.

13 feb 2019

Sindacati manifestano a Roma contro i lavoratori - Arduino Rossi


Abbiamo quota 100 e il reddito di cittadinanza per i disoccupati, con la possibilità di essere reintrodotti nel mondo del lavoro, quindi i sindacati dovrebbero vigilare se tutto questo funziona e dà un futuro agi vecchi lavoratori e ai giovani.
Invece loro protestano, come non mai, mentre il vecchio sistema, che lasciava a casa i giovani e teneva i vecchi sino a tarda età sul posto di lavoro a loro andava bene, come vogliono i padroni.
Che strani sindacati sono questi?
Non avete capito?
Difendono gli interessi dei….padroni.
Non ve ne siete ancora accorti?

25 feb 2017

#Sindacati #Cisl, #Cgil, #Uil fuori dai coglioni, a rompere le palle ci stanno già i padroni - ARDUINO ROSSI

Il titolo scritto qui sopra è  un vecchio slogan della sinistra extra parlamentare di 40 anni fa, quando in tanti, purtroppo non tantissimi, non credevano in questi sindacati.
Oggi la storia sta dando ragione ai giovani di allora, questi sindacati sono serviti per smantellare e le grandi aziende e fare da....... vaselina per le situazioni peggiori del Paese: fabbriche chiuse e gente senza diritti, senza lavoro, senza reddito e senza casa pure.
La complicità  morale dei sindacati in questa politica che ha derubato i lavoratori dei loro diritti è  sotto gli occhi di tutti: i padroni non sono avversari, ma nemici, gente senza cuore che segue solo le leggi di mercato, sulla pelle della povera gente.
Quando si sapeva questo la lotta dava frutti, oggi invece abbiamo solo squallidi servi, senza dignità  che parlano e scrivono.
Il loro fetore è  grande.

20 gen 2013

youtube Beppe Grillo e i sindacati da eliminare

Beppe Grillo vuole eliminare i sindacati e questo fatto non deve preoccupare troppo, perché la sua frase, per infelice che sia, pare un discorso di destra di vecchio stampo.
La decisione è contro i diritti dei lavoratori?
In realtà i sindacati sono una colonna dei partiti, spesso sono associazioni burocratizzate e soprattutto non difendono i lavoratori, oggi, ma dire che questo farà bene alle ditte è una bestemmia, di quelle grosse, assurde.
I sindacati hanno tradito la loro origine e i loro scopi, ma le lotte dei lavoratori sono state sopratuttuo un bene per Il Paese e su questo non ci piove, con o senza Beppe Grillo.

13 set 2012

Libero pensiero e la politica dei sindacati e dei partiti


E' divertente vedere come certi individui sono bravi nel trasformismo, ma in certi casi chi dovrebbe valutare la lealtà dei nuovi componenti dei sindacati o dei movimenti politici non è in buona fede.
Abbiamo certamente chi, per avere il numero alto di iscritti, non bada alla qualità, mentre in altri casi ci sono interessi ambigui e loschi.
Mi è capitato di notare un fatto a dir poco sorprendente: due individui di destra, da sempre impegnati nella politica di centro destra e di destra estrema, si sono aggregati in gruppi sindacali estremi, quelli duri e puri, pur continuando nel proprio posto di lavoro a difendere interessi personali e dei dirigenti, contro i lavoratori.
Non credo che i responsabili di questi sindacati estremi, osò dire di estrema sinistra, non sappiano nulla di questi personaggi.
Dubito che siano casi unici e allora temo che dietro certe politiche sindacali ci siano intrallazzi e giochi di potere, facilmente individuabili in una linea catastrofista, anti tutto e tutti, senza poi fare nulla.
La cultura che regna è sempre quella: io mi ribello per poi allearmi con il nemico per spartire il potere.
E' divertente e allo stesso tempo tragico vedere che proprio i gruppi più accesi, oso dire sovversivi a parole, poi si sanno ben accomodare e porsi contro gli interessi dei lavoratori.
Faccio dei nomi?
Tutti conosciamo i vari c....: sindacati poco rappresentati, ma focosi, con qualche ragione a parole.
Sono frequentati da capetti in erba?
In qualche caso sì: mi hanno raccontato che i peggiori tra i capi sono proprio coloro che hanno un passato "rivoluzionario".
Una volta al potere si comportano peggio di chi li ha preceduti e forse per questo anno bisogno degli opportunisti, degli infiltrati: sono i loro più sicuri e fedeli seguaci, che in un certo senso non gli tradiranno mai.
Sanno stare con chi gli dà da mangiare. 

18 gen 2013

Blog .. Beppe Grillo e i sindacati da eliminare

Questa volta Beppe Grillo ha toccato una questione delicata, anzi delicatissima, vuole eliminare i sindacati che hanno perso la voglia di lottare per i lavoratori.
Lui però parla di sindacati, non si sa bene se per difendere le imprese o i lavoratori.
La questione segue una logica ... strana, comunque i sindacati, sono dei ferri vecchi da combattere, specialmente quando sono a servizio dei aprtiti politic e non dei lavoratori.

Beppe Grillo contro i sindacati? spero non contro i diritti dei lavorato

Beppe Grillo è contro i sindacati?
Sì, può avere ragione se combatte i burocrati dei sindacati, legati da sempre, mani e piedi alla sinistra e al centro, ma anche alla destra, in alcuni casi.
Oggi i sindacati difendono si stessi: hanno venduto i diritti dei lavoratori, hanno imbrogliato,  svendendo ai loro amici politici, le conquiste di generazioni.
La casta li ha comprati e li detiene in pugno da anni, da molti anni e per i privilegi della casta e degli interessi dei faccendieri, hanno riportato le condizioni dei lavoratori ai tempi lontani, all'Ottocento.
 

1 giu 2011

Sindacati Cisl Cgil e uil a cosa servono


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Cgil è il sindacato della sinistra e si divide in sinistra radicale, che sta risorgendo con uno strano personaggio pugliese e quella storica, che canta vittoria per la conquista di Napoli e la riconquista di Milano.
La Cgil è un sindacato … partitico?
Negli anni Settanta si sapeva che la Cgil fosse del Partito Comunista Italiano, con una minoranza socialista, la Uil fosse Socialista e con qualche elemento repubblicano e socialdemocratico e la Cisl fosse filo Democrazia Cristiana.
Oggi invece come vanno le cose?
La Cgil ha due anime, una storica, legata alla segreteria del partito guida, ora PD e una radicale, legata all’estrema sinistra, ora Sel.
I lavoratori dove stanno?
Più che altro stanno male, tantissimi hanno perso il lavoro, altri sono precari e tutti si vedono sempre meno soldi in tasca.
Cosa servono i sindacati, questi sindacati di partito?
A un cazzo!
Non ve ne siete accorti?

31 gen 2012

funzioni sindacato - Cisl, Cgil e Uil, sindacati di partito


Le tre grandi confederazioni sindacali, sempre per i liberisti puri e duri, sono un residuato storico di un passato politico: infatti sono sindacati che rappresentavano in passato dati partiti, il comunista, il socialista e la Democrazia Cristiana.
Oggi abbiamo sfumature differenti e complesse, ma i sindacati sono ancora vicino ai nostri partiti, anzi, alle correnti degli stessi partiti.
Bisogna osservare che non c'è stata una risposta decisa verso scelte che cambieranno in peggio molte esistenze: il quadro è tragico, moltissimi dovranno lavorare sino a 67 anni, se non settantanni.
Sarà difficile riqualificarsi dopo i 40 anni e tanti si dovranno accontentare delle sovvenzioni pubbliche, che saranno da fame, sempre se arriveranno.
Ovviamente i messi peggio saranno i non qualificati, ma anche per gli altri tutto sarà complicato.

16 mag 2011

Oggi Cgil, Cisl e Uil sono tre piccoli fratellini




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Il sindacato sta passando un periodo difficile, con la Cgil anti governativo, sino alla morte, mentre i due altri storici sindacati sono abbastanza, forse troppo, accondiscendenti con il governo.
La cara e vecchia Cgil, ex sindacato comunista, ha ancora una componente legata a rifondazione o ciò che rimane del comunismo italiano, sempre più radicale, anti israeliano, ostile alla Chiesa, filo islamico e tante altre cazzate simili.
A dire il ero questo residuato storico spesso si ritrova nei sindacati...alternativi, ma pure nei compagni della Cgil, che però diventano dei bravissimi pompieri quando devono difendere i governi di sinistra, detti governi rapanello, rossi fuori e bianchi dentro.
Allora diventano, come gli altri e più degli altri sindacati preoccupati per il futuro del Paese e aiutano i...... poveri imprenditori, la maggioranza di governo e le sue scelte.

22 nov 2011

italiano sindacalismo - Uil, Cgil, Cisl, – i sindacati contro i lavoratori


Cgil, Cisl, Uil non muovono un dito eppure i lavoratori stanno per subire il furto del secolo, o forse del millennio: i soldi versati nella pensione saranno derubati in modo vergognoso, senza pudore, senza alternativa, per il bene della Patria italiana.
Dopo i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità costoro, in accordo con i padroni, oggi chiamati imprenditori, con la casta dei politicanti si prendono gran parte di questo denaro, anzi se lo sono già preso, già speso.
Dove sono finiti i denari delle pensioni dei lavoratori?
A finanziare assistenza pubblica spesso insensata, per comprare un po’ di voti.
Così altri denari, da usare per i veri invalidi, terminavano nelle mani dei faccendieri e dei corrotti.
Ci stanno derubando del nostro futuro, sia dei pensionati che dei giovani, ma i sindacati, ammanicati con la politica, se ne fregano, anzi appoggeranno i “necessari sacrifici” che i lavoratori dovranno fare, in pratica ce lo appoggiano.
Sì, metteranno un po’ di vaselina per non farci sentire il dolore atroce.
Ora basta, chi è tesserato scriva alle tre confederazioni sindacali e chieda che facciano il loro dovere, perché la matematica non è un’opinione: il contributo medio che un lavoratore, valutato al prezzo attuale reale senza l’inflazione, è di 7mila euro all’anno.
7mila per 40 dà 280mila euro, che a sua volta dovrebbe almeno essere raddoppiato se questi soldi fossero stati investiti in titoli di Stato, quindi dopo 40 di lavoro uno dovrebbe avere circa 560mila euro.
Se si considera una rendita minima del 5% si avrebbero 28mila euro all’anno di rendita, senza toccare il capitale: uno potrebbe campare sino a 150 anni senza preoccupazioni, invece questa classe politica ci ha derubato delle nostre pensioni e qualcuno li ascolta ancora, sindacati e politici.
Appartiene alla categoria che ama …… con e senza vaselina, … sì, l’appoggio.

23 nov 2011

confederale Sindacalismo - Cgil, Cisl, Uil – i sindacati contro i lavoratori



Cgil, Cisl, Uil non muovono un dito eppure i lavoratori stanno per subire il furto del secolo, o forse del millennio: i soldi versati nella pensione saranno derubati in modo vergognoso, senza pudore, senza alternativa, per il bene della Patria italiana.
Dopo i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità costoro, in accordo con i padroni, oggi chiamati imprenditori, con la casta dei politicanti si prendono gran parte di questo denaro, anzi se lo sono già preso, già speso.
Dove sono finiti i denari delle pensioni dei lavoratori?
A finanziare assistenza pubblica spesso insensata, per comprare un po’ di voti.
Così altri denari, da usare per i veri invalidi, terminavano nelle mani dei faccendieri e dei corrotti.
Ci stanno derubando del nostro futuro, sia dei pensionati che dei giovani, ma i sindacati, ammanicati con la politica, se ne fregano, anzi appoggeranno i “necessari sacrifici” che i lavoratori dovranno fare, in pratica ce lo appoggiano.
Sì, metteranno un po’ di vaselina per non farci sentire il dolore atroce.
Ora basta, chi è tesserato scriva alle tre confederazioni sindacali e chieda che facciano il loro dovere, perché la matematica non è un’opinione: il contributo medio che un lavoratore, valutato al prezzo attuale reale senza l’inflazione, è di 7mila euro all’anno.
7mila per 40 dà 280mila euro, che a sua volta dovrebbe almeno essere raddoppiato se questi soldi fossero stati investiti in titoli di Stato, quindi dopo 40 di lavoro uno dovrebbe avere circa 560mila euro.
Se si considera una rendita minima del 5% si avrebbero 28mila euro all’anno di rendita, senza toccare il capitale: uno potrebbe campare sino a 150 anni senza preoccupazioni, invece questa classe politica ci ha derubato delle nostre pensioni e qualcuno li ascolta ancora, sindacati e politici.
Appartiene alla categoria che ama …… con e senza vaselina, … sì, l’appoggio.

6 mag 2014

Renzi a muso duro censura i sindacati

I sindacati non hanno diritto di parola e lui, Renzi, fa il padrone assoluto, perdendo punti davanti all'opinione pubblica.
La scelta di Renzi indebolisce tutti, primo fra tutti il sistema politico italiano.
Non amo i sindacati, ma questa scelta ci riporta in ritardo di 100 anni sulla storia: Renzi è il peggior esempio di come la politica possa uccidere un Paese e i suoi diritti.
Questo .... fiorentino sta gettando nella spazzatura i diritti dei lavoratori e voi lo votate, o fascistelli di ..... 

22 nov 2011

home - Uil, Cgil, Cisl, – i sindacati contro i lavoratori


Cgil, Cisl, Uil non muovono un dito eppure i lavoratori stanno per subire il furto del secolo, o forse del millennio: i soldi versati nella pensione saranno derubati in modo vergognoso, senza pudore, senza alternativa, per il bene della Patria italiana.
Dopo i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità costoro, in accordo con i padroni, oggi chiamati imprenditori, con la casta dei politicanti si prendono gran parte di questo denaro, anzi se lo sono già preso, già speso.
Dove sono finiti i denari delle pensioni dei lavoratori?
A finanziare assistenza pubblica spesso insensata, per comprare un po’ di voti.
Così altri denari, da usare per i veri invalidi, terminavano nelle mani dei faccendieri e dei corrotti.
Ci stanno derubando del nostro futuro, sia dei pensionati che dei giovani, ma i sindacati, ammanicati con la politica, se ne fregano, anzi appoggeranno i “necessari sacrifici” che i lavoratori dovranno fare, in pratica ce lo appoggiano.
Sì, metteranno un po’ di vaselina per non farci sentire il dolore atroce.
Ora basta, chi è tesserato scriva alle tre confederazioni sindacali e chieda che facciano il loro dovere, perché la matematica non è un’opinione: il contributo medio che un lavoratore, valutato al prezzo attuale reale senza l’inflazione, è di 7mila euro all’anno.
7mila per 40 dà 280mila euro, che a sua volta dovrebbe almeno essere raddoppiato se questi soldi fossero stati investiti in titoli di Stato, quindi dopo 40 di lavoro uno dovrebbe avere circa 560mila euro.
Se si considera una rendita minima del 5% si avrebbero 28mila euro all’anno di rendita, senza toccare il capitale: uno potrebbe campare sino a 150 anni senza preoccupazioni, invece questa classe politica ci ha derubato delle nostre pensioni e qualcuno li ascolta ancora, sindacati e politici.
Appartiene alla categoria che ama …… con e senza vaselina, … sì, l’appoggio.

24 mar 2010

24/3 (Azienda bergamasca formazione (Prov. Bergamo)

PROVINCIA DI BERGAMO

Bergamo, 24 marzo 2010



COMUNICATO STAMPA



Lunedì 22 marzo 2010, nella sede del Palazzo della Provincia di via Tasso, si è tenuto un incontro con le rappresentanze dei sindacati che ha riguardato la situazione di Abf (Azienda bergamasca formazione).

Erano presenti il direttore generale Benedetto Passarello, l’assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Sicurezza sul lavoro Enrico Zucchi, i componenti delle segreterie dei sindacati Orazio Amboni della Cgil, Ferdinando Piccinini della Cisl e Marco Cicerone della Uil e i rappresentanti della categoria Funzione pubblica dei sindacati Marco Brumana per la Cgil, Mario Gatti per la Cisl e Gennaro Stampa per la Uil.

E’ stata condivisa la necessità di avviare un percorso di riflessione e approfondimento sul ruolo e sulla mission di Abf, tenuto conto del contesto di difficoltà economica che rende indispensabile puntare sul versante della riqualificazione del lavoro e della formazione.

Le parti hanno convenuto di incontrare il nuovo Consiglio di amministrazione di Abf appena insediatosi per un confronto. A seguito di questo percorso di condivisione verrà affrontata la questione della vertenza dei lavoratori dipendenti.

23 nov 2011

cattolico Sindacalismo - Cgil, Cisl, Uil – i sindacati contro i lavoratori



Cgil, Cisl, Uil non muovono un dito eppure i lavoratori stanno per subire il furto del secolo, o forse del millennio: i soldi versati nella pensione saranno derubati in modo vergognoso, senza pudore, senza alternativa, per il bene della Patria italiana.
Dopo i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità costoro, in accordo con i padroni, oggi chiamati imprenditori, con la casta dei politicanti si prendono gran parte di questo denaro, anzi se lo sono già preso, già speso.
Dove sono finiti i denari delle pensioni dei lavoratori?
A finanziare assistenza pubblica spesso insensata, per comprare un po’ di voti.
Così altri denari, da usare per i veri invalidi, terminavano nelle mani dei faccendieri e dei corrotti.
Ci stanno derubando del nostro futuro, sia dei pensionati che dei giovani, ma i sindacati, ammanicati con la politica, se ne fregano, anzi appoggeranno i “necessari sacrifici” che i lavoratori dovranno fare, in pratica ce lo appoggiano.
Sì, metteranno un po’ di vaselina per non farci sentire il dolore atroce.
Ora basta, chi è tesserato scriva alle tre confederazioni sindacali e chieda che facciano il loro dovere, perché la matematica non è un’opinione: il contributo medio che un lavoratore, valutato al prezzo attuale reale senza l’inflazione, è di 7mila euro all’anno.
7mila per 40 dà 280mila euro, che a sua volta dovrebbe almeno essere raddoppiato se questi soldi fossero stati investiti in titoli di Stato, quindi dopo 40 di lavoro uno dovrebbe avere circa 560mila euro.
Se si considera una rendita minima del 5% si avrebbero 28mila euro all’anno di rendita, senza toccare il capitale: uno potrebbe campare sino a 150 anni senza preoccupazioni, invece questa classe politica ci ha derubato delle nostre pensioni e qualcuno li ascolta ancora, sindacati e politici.
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16 mag 2011

Ultime notizie - Cgil, Cisl e Uil sono tre piccoli fratellini





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Il sindacato sta passando un periodo difficile, con la Cgil anti governativo, sino alla morte, mentre i due altri storici sindacati sono abbastanza, forse troppo, accondiscendenti con il governo.
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22 nov 2011

Uil, Cgil, Cisl, – i sindacati contro i lavoratori


Cgil, Cisl, Uil non muovono un dito eppure i lavoratori stanno per subire il furto del secolo, o forse del millennio: i soldi versati nella pensione saranno derubati in modo vergognoso, senza pudore, senza alternativa, per il bene della Patria italiana.
Dopo i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità costoro, in accordo con i padroni, oggi chiamati imprenditori, con la casta dei politicanti si prendono gran parte di questo denaro, anzi se lo sono già preso, già speso.
Dove sono finiti i denari delle pensioni dei lavoratori?
A finanziare assistenza pubblica spesso insensata, per comprare un po’ di voti.
Così altri denari, da usare per i veri invalidi, terminavano nelle mani dei faccendieri e dei corrotti.
Ci stanno derubando del nostro futuro, sia dei pensionati che dei giovani, ma i sindacati, ammanicati con la politica, se ne fregano, anzi appoggeranno i “necessari sacrifici” che i lavoratori dovranno fare, in pratica ce lo appoggiano.
Sì, metteranno un po’ di vaselina per non farci sentire il dolore atroce.
Ora basta, chi è tesserato scriva alle tre confederazioni sindacali e chieda che facciano il loro dovere, perché la matematica non è un’opinione: il contributo medio che un lavoratore, valutato al prezzo attuale reale senza l’inflazione, è di 7mila euro all’anno.
7mila per 40 dà 280mila euro, che a sua volta dovrebbe almeno essere raddoppiato se questi soldi fossero stati investiti in titoli di Stato, quindi dopo 40 di lavoro uno dovrebbe avere circa 560mila euro.
Se si considera una rendita minima del 5% si avrebbero 28mila euro all’anno di rendita, senza toccare il capitale: uno potrebbe campare sino a 150 anni senza preoccupazioni, invece questa classe politica ci ha derubato delle nostre pensioni e qualcuno li ascolta ancora, sindacati e politici.
Appartiene alla categoria che ama …… con e senza vaselina, … sì, l’appoggio.

1 ago 2023

I sindacati, forza burocratica destinata a scomparire.

La politica della sinistra, al governo, ha portato per decenni il crollo dei diritti dei lavoratori, con il precariato, la disoccupazione trasformata in emarginazione e lavori saltuari, in nero, anche criminali, della piccola criminalità.
La politica filo immigrazione segue una logica precisa, quella del crollo dei salari per i ceti più deboli, con la crisi del sistema sanitario nazionale, che ha sempre più la forma privata, di grandi società che si arricchiscono con "o fai l'analisi tra due anni e crepi o paghi subito".
Sì, la sinistra si è dimostrata complice, con i sindacati, di questo degrado sociale, che ha trasformato le nostre periferie in avamposti delle megalopoli del Sud del mondo.
A favorire questa politica criminale e demenziale, oltre che, io dico, da farabutti, sono stati i sindacati attuali, forze dalla forte caratteristica burocratica e guidati da personaggi che mi ricordano troppo i capo cosca, arroganti e sprezzanti verso chi li critica o esprimeva ed esprime perplessità.
Questa armata fatiscente, fuori dalla storia, ci porterebbe al disastro, infatti, nel 2020 questi assurdi individui, al potere con i 5 Stelle e il Pd, ci condussero quasi al collasso finanziario, con il debito pubblico sopra al 160% sul Pil, quindi molto vicini al fallimento come nazione.
Infatti giunse il governo Draghi, che pose, con metodi da banchiere esperto, un po' in riga le spese e iniziò a far scendere il debito, ma con tutte le conseguenze sociali al seguito.
Se tornassero al potere, sinistra e 5 Stelle, ci provocherebbe un disastro economico e finanziario, perché sono guidati da individui profondamente inadatti, fuori dalla realtà attuale.
Il mondo del lavoro, già prima dell'arrivo dell'Intelligenza Artificiale, qualcosa di misterioso e fantascientifico per i nostri poveri e miseri pennivendoli, stava già mutando.
Le fabbriche hanno sempre meno bisogno di manovali, ma sempre più di tecnici.
Ormai le masse operaie, di lavoratori, tranne per qualche categoria pubblica o parastatale, non esistono più e un eventuale sciopero generale creerebbe solo malcontento e rabbia tra la gente.
I grigi burosauri del sindacato sono sempre più patetici e fanno solo ridere o arrabbiare.
Il mondo cambia, ma loro attendono la loro estinzione di massa, non comprendendo in quale era stanno vivendo.