2 mar 2010

La giornata di protesta degli immigrati (Angelo Mistri)

"Mafalda", la bambina dei fumetti di Quino, sarà il simbolo di questo sciopero improbabile che riguarderà proprio gli immigrati regolari: vogliono dimostrare che loro hanno dei diritti, ma loro lavorano in Italia perché sostituiscono gli italiani che pretendono dei diritti.

L’infelice manifestazione avrà delle conseguenze: la prima la perdita di competitività degli immigrati regolari: se hanno dei diritti sono meno competitivi nel mercato del lavoro, spesso marginale.

Inoltre, in una fase di crisi, loro che lavorano nell’artigianato, nelle operative, potrebbe costare troppo protestare oggi: rischiano il posto magro e insicuro.

La guerra tra le etnie porta spesso a competizioni tra disperati, ma il buonismo di qualche politicante italiota non smette mai di immaginare un mondo che non c’è: così oggi quattro gatti scenderanno in piazza, altri si mostreranno con la maglietta gialla e per i soliti imbecilloni sarà un successo, invece è solo l’inizio della fine di un mondo di lavoro malpagato, super sfruttato e per nulla specializzato.

L’avvenire sarà diverso: macchine e produzione efficiente, super specializzati, emarginazione e orrore dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, ma non come operai da terzo mondo, come bestie da usare per altro, esperimenti, …

Ci saranno solo due categorie sociali: gli integrati e gli emarginati, non ci saranno più italiani ed extracomunitari, l’origine etnica non avrà importanza.