16 mar 2010

16/3 Gay è un insulto, per la Cassazione (Arduino Rossi)

Scrivere lettere che fanno riferimento alla loro natura gay, ovvero le loro abitudini di vita.
La suprema corte ha respinto il ricorso di Dante S. di Ancona, che aveva utilizzato il termine gay, nella lettera, come un insulto, contro un suo conoscente, Luciano T., con cui aveva bisticciato.
La Cassazione aveva definito, con la sentenza 1939, inammissibile il ricorso di Dante S. che dovrà pagare la multa di 400 euro.
Ci sono però tanti altri termini usati come insulto: quindi non è la parola in se stessa, ma il modo come viene usata, le sfumature del codice lingua, con i suoi significanti misteriosi.
Ora se un gay chiama cattolico, bigotto, o oscurantista un cristiano potrà essere condannato?
Speriamo nei giudici e nella loro intelligenza: gli uomini sono tutti uguali, gay o non gay.