Ora il leader radicale protesta, certa di essere stata discriminata: sostiene che la legge 43 del '95 impone ai comuni di concedere più spazio per dare ai cittadini la possibilità di sottoscrivere le liste dei candidati.
Emma afferma: "Ci dovrebbero essere circa 300mila autenticatori di firme, mentre il servizio pubblico sarebbe obbligato a dare pubblicità alla raccolta delle firme per la presentazione delle liste".
Per questo motivo e non per attirare l'attenzione su di sé, come sussurrano i maligni, che è scesa in sciopero della fame e della sete: il governo dovrà applicare la legge come la intende lei o saranno guai seri.
Queste elezioni regionali sono colme di dibattiti stanchi, di programmi mai presentati: non scarseggiano le belle donne nella lista del Pdl, ma il “resto è noia e non gioia”.
Il governo cederà?
Alla peggio concederà qualcosina alle richiesta di Emma la passionaria, tanto per non darle troppo spazio, in un'elezione che sarà probabilmente una sconfitta per tutti, ma nel Lazio la valorosa Bonino ha ancora meno possibilità di altri di vincere.
Il Pd va verso una sconfitta?
Si vedrà, ma è indicativo il fatto che il suo neo segretario, Pier Luigi Bersani, abbia già messo avanti le mani, sostenendo che non si dimetterà nel caso di sconfitta elettorale.
Un partito come quello del Pd, rinnovato più volte, ma con troppi uomini della Prima Repubblica, presi in prestito dal vecchio Pci, si trova a soffrire una crisi profonda: ci si chiede se i dirigenti del principale partito d'opposizione sapranno analizzare, capire, decidere in questo periodo storico così complicato.
La forza della destra sta non nell'ideologia unificante, né nel presidente del Consiglio che impone i suoi interessi, compra, impera: l'alleanza governativa possiede solo una capacità, percepisce il malumore della gente e interviene.
La proposta di legge contro la corruzione rientra probabilmente in questa logica, perché i cittadini si sono sentiti derubati da tutti questi corrotti, che non vengono mai puniti in modo adeguato: i processi per costoro finiscono quasi sempre insabbiati, archiviati, in prescrizione.
Almeno non riproponiamoli alle prossime elezioni regionali, da qui la conversione, quasi miracolosa, di Silvio, come quella di San Paolo sulla via di Damasco.
Intanto Emma sciopera e vuole essere ascoltata, pretende di essere vista, ma tutti la conosciamo da anni.
Solo i diciottenni possono restare stupiti da tanto coraggio politico.
Chi è Emma, dalle molte battaglie?
E' la donna che fece tanti scioperi della fame: da decenni, rinuncia alla pappa per la causa, ma la salute pare sempre buona.
E' colei che si lagna di essere esclusa dal servizio pubblico, ma è pure il politico che abbiamo visto di più negli ultimi 40anni, perché tutti i suoi contemporanei sono scomparsi: sono morti o sono decaduti dalla vita pubblica.
Dimenticavo, c'è pure Marco Pannella che è apparso in televisione molte volte, oggi non lo si scorge troppo, ma chiunque abbia più di quarant'anni lo conosce: c'è chi lo vede, come Topo Gigio, dalla sua infanzia.
Non è necessario che Emma, la valorosa, abbia altro spazio elettorale: basta nominarla e nella memoria di tutti riappare con i suoi lunghi sermoni.
Le si può solo consigliare di smetterla di scioperare: non mangiare fa male alla salute.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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