5 mar 2010

23/2 Torino, la polizia va a caccia di anarchici (Maria Valota)

Sono sei gli arrestati e un divieto di dimora da parte della Digos contro una cellula anarco-insurrezionalista: sono accusati di atti violenti a Torino.

Si tratta di assalti a sedi di partito, a un consolato e a un ristorante: sono azioni avvenute negli ultimi due anni.

Ci sono state perquisizioni a Mantova, a Trento e Cuneo.

La stretta repressiva contro gruppi eversivi, formati da pochi elementi: la loro libertà di manovra, che li fa credere quasi imprendibili per un certo periodo di tempo, lascia sempre perplessi.

Da sempre la violenza politica è servita per giustificare campagne contro gruppi di opposizione, spesso non violenti, ma messi allo stesso livello dei facinorosi.

Inoltre i componenti di queste organizzazione sono al margine del mondo del lavoro.

La difficoltà a cercare lavoro e a mantenerlo rende sempre più rabbiosi questi personaggi: esiste una schedatura clandestina che li porta ai margini della società.

Da qui la violenza e la rabbia che si alimenta dalla disperazione.