Sono sei gli arrestati e un divieto di dimora da parte della Digos contro una cellula anarco-insurrezionalista: sono accusati di atti violenti a Torino.
Si tratta di assalti a sedi di partito, a un consolato e a un ristorante: sono azioni avvenute negli ultimi due anni.
Ci sono state perquisizioni a Mantova, a Trento e Cuneo.
La stretta repressiva contro gruppi eversivi, formati da pochi elementi: la loro libertà di manovra, che li fa credere quasi imprendibili per un certo periodo di tempo, lascia sempre perplessi.
Da sempre la violenza politica è servita per giustificare campagne contro gruppi di opposizione, spesso non violenti, ma messi allo stesso livello dei facinorosi.
Inoltre i componenti di queste organizzazione sono al margine del mondo del lavoro.
La difficoltà a cercare lavoro e a mantenerlo rende sempre più rabbiosi questi personaggi: esiste una schedatura clandestina che li porta ai margini della società.
Da qui la violenza e la rabbia che si alimenta dalla disperazione.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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