Le periferie sono degradate e sporche, non c'è speranza per troppe persone, ma soprattutto gli orizzonti sono bassi e nebbiosi, nelle menti di troppi individui.
E' l'emarginazione di un'epoca che non sa sognare, che non ha ideali, né speranze in un futuro migliore, ma ha solo rassegnazione da anime in pena.
Le nostre città sono brutte, sono anonime, sono zeppe di persone che non si conoscono e hanno paura l'uno dell'altro.
In questa dimensione crepuscolare ci si può stupire che qualcuno partorisca in casa e getti il neonato?
La donna avrebbe potuto andare in ospedale e partorire, lasciando il piccolo in adozione.
Avrebbe potuto anche abbandonare il piccolo in modo che fosse ritrovato da qualcuno: ipotesi infelice e assurda, ma certamente preferibile della scelta della donna o chi per lei, di gettare il piccolo in un sacchetto di plastica.
Invece la miseria aveva reso la vita di costoro non più da esseri umani, o quantomeno da persone capaci di provare emozioni, sentimenti semplici ed elementari.