Sabrina e Michele sono due personaggi di un mondo lontano: padre e figlia si accusano a vicenda di un delitto orrendo, avvenuto sotto il loro tetto e dalle ultime notizie è capitato dentro l’abitazione, non in cantina, in garage.
Quindi è stato un delitto famigliare, con fatti e avvenimenti che interessano tutti i membri della famiglia: non si sa ancora con esattezza chi uccise Sarah, ma certamente uno di loro.
Il padre sta ritrattando ed è l’accusatore della figlia, ma rimane sempre il principale indiziato: probabilmente ha trovata pessima l’aria del carcere.
Gli inquirenti cercano altri indizi e questa indagine pare sempre più confusa per l’opinione pubblica, che in massa va alla caccia dei mostri, da buttare dentro una cella, gettando via la chiave.
Questa vicenda sta prendendo molti risvolti emotivi e strani: la folla va a vedere il luogo dell’orrore, si scopre che la madre di Sarah è una testimone di Geova, fatto non riferito dalla stampa e dalle televisioni sino ad oggi.
Così tutto diventa una caccia alle streghe: i cattivi sono loro, la famiglia Misseri, tutti senza esclusione, sono loro che hanno visto o hanno aiutato l’assassino, o gli assassini.