E' stata torturata per sapere ciò che aveva detto agli inquirenti poi è stata portata in terreno di Carlo Cosco, ex convivente e padre della figlia di Garofalo: lì il cadavere è stato distrutto con 50 litri acido.
Lea Garofalo aveva rifiutato la protezione dello Stato, forse sicura di se stessa e delle sue amicizie: tutto questo l'ha pagata cara.