6 ott 2010

Vecchi politicanti, avvezzi a i trucchetti da politici da Prima Repubblica, sempre pronti a frignare in diretta per diritti che loro dovrebbero avere per comunicare ai cittadini minchioni le loro ...sublimi verità, chiamiamole pure le loro sublimi cazz...., sì cazzuole.

350 firme, secondo i Radicali della Lombardia, sono false, o meglio 350 banali firme sono state raccolte non in modo corretto, forse in modo superficiale, perché no, anche in modo fraudolento, perché non volevano perdere tempo a cercarle tra i simpatizzanti, il 50% dei votanti, che poi hanno permesso di far tornare come presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni alle scorse Regionali.
Così i Radicali cercano il pelo nell'uovo per una legalità da azzeccagarbugli, da burocrate che interpreta la norma sino all'ultimo comma, che crede nello Stato dei burosauri.
La sostanza sta tutta nel fatto che Formigoni ha vinto le elezioni e questo fatto non si discute, ma qui si gioca sul fatto patetico, vero o falso che la lista Formigoni non ha raccolta le firme, che avrebbe raccolto semplicemente mettendo un banchetto a Piazza Duomo a Milano, o sotto il Pirellone.
Ne avrebbero raccolte non 350, ma 3.500 o 25.000 in poche ore eppure questo non basta.
E' stato un atto di negligenza di qualche funzionario pigro, sempre se fosse vero, ma la legge deve seguire il cavillo, cavilloso e non guardare la sostanza, ma la forma di certi vecchi politicanti, avvezzi a i trucchetti da politici da Prima Repubblica, sempre pronti a frignare in diretta per diritti che loro dovrebbero avere per comunicare ai cittadini minchioni le loro ...sublimi verità, chiamiamole pure le loro sublimi cazz...., sì cazzuole.