16 ott 2010

Il successo è l'unica "verità" che conta oggi?

Se non si vince con le buone si può vincere con le cattive, magari con una donna che ti chiede di essere un po' più educato, o per vendicare il cane ucciso accidentalmente da un guidatore distratto, colpevole sì, ma non punibile con la.....morte.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giovani di 60, 70, 80 anni fa da essere valori ereditati da padre in figlio.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessualità, ma pure i sentimenti più profondi, come quelli verso i genitori, i figli, gli amici.