20 ott 2010

mai si è sentito che una ragazza, figlia di un padre mostro, diventasse complice di papà per salvare l’onore della famiglia.

La confusione delle notizie, che scaturiscono da questa vicenda, è grande, ma un fatto è certo: la gente difficilmente si interessa di un crimine per così lungo tempo.

Forse è capitato questo perché la ragazza è carina, giovane, indifesa: il suo sorriso sbuca dalle fotografie, è tipico di chi spera e sogna.

Il movente dell’omicidio resta ancora poco chiaro.

Non si uccide per nascondere molestie, non si uccide la vittima di atteggiamento sessuali morbosi: mai si è sentito che una ragazza, figlia di un padre mostro, diventasse complice di papà per salvare l’onore della famiglia.

Piuttosto si uccide il padre, che il vizietto non deve averlo da poco tempo: uno non si sveglia molestatore a 54 anni.

Interessantissima è la curiosità della gente, come se questo fosse un telefilm poliziesco a puntate: si attende solo il nome dell’assassino e le sorprese sono tante.

I mass-media entrano nelle vite private, si ripropongono vecchie immagini del Sud, con streghe e diavoli: è tutta robaccia che qualcuno vuole dare in pasto all’opinione pubblica cittadina, delle grandi metropoli, gente ferma a una visione antiquata, folcloristica, delle piccole città, dei borghi italiani.

Le idiozie non mancano, le streghe e i diavoli li hanno in testa solo loro, con quel classismo solito dei minuscoli intellettuali, che nulla sanno di certe realtà, ma tanto parlano e sparlano.

Così si descrive questa piccola fetta d’Italia, si giudica e scaturisce lo spirito snob dei cittadini con tutte le banalità e le cattiverie possibili.

Quale sia il movente è ancora da capire, ma un fatto è certo: in un piccolo borgo tutti sanno di tutti.

Forse nessuno veramente ha visto Sarah andare dai Misseri e sparire nel nulla, in quel giorno di agosto, ma certamente in tanti sanno qualcosa: sanno se lo zio aveva il vizio di molestare le adolescenti, oppure no.

Sanno se per i Misseri l’onore vale di più di una vita umana, sanno pure chi sia Sabrina, ovvero se lei ucciderebbe una cugina e amica per l’onore famigliare o per gelosia.

Loro sanno e quindi hanno la risposta al delitto, ma forse il principio che i panni sporchi si lavano in famiglia da loro resta come 11 comandamento, quello mai scritto, ma immutato nei secoli.