14 ott 2010

Poi in troppi vivono le scelte ambientali come un limite alla loro esistenza, alla loro libertà.

Secondo il Wwf nel 2030 servirà un altro pianeta per tutti noi, per i nostri consumi esagerati da esagitati.

C'è pure una classifica con al primo posto, tra gli spreconi, abbiamo gli Usa, seguiti da Emirati Arabi, Belgio e Canada, mentre l'Italia è 29esimo posto, collocandosi no troppo male in questa classifica negativa.

Le scelte ambientali spesso vengono sotto valutate da una logica demenziale comune: molti non sanno cosa sia l'ambiente e perché se ne parla.

Tanti vivono e vivrebbero nella loro spazzatura, altri non credono in queste teorie, che in passato sono state ossessive.

Poi in troppi vivono le scelte ambientali come un limite alla loro esistenza, alla loro libertà.

Invece è in gioco il futuro di tutti, ma in troppi non se ne sono accorti.