14 ott 2010

Politica italiana oggi

Il debito pubblico sta andando verso il 118% del Pil: tagliare è un obbligo, ma soprattutto si deve passare dallo Stato assistenziale a quello che aiuta i cittadini, ma in modo diverso.

I costi per malato in ogni realtà ospedaliera devono essere resi pubblici, con accanto i risultati delle cure con dati statistici indiscutibili, con le guarigioni e la mortalità per patologia.

Invece per le pensioni si deve superare la cultura rigida, insensata e demagogica, che impedisce ai pensionati, di lavorare dopo aver ottenuto la pensione: non solo non bisogna fare cumuli che puniscono i lavoratori pensionati, ma favorire il loro lavoro con detassazioni.

Infatti basterebbe che costoro potessero svolgere attività, anche saltuarie, anche per brevi periodi, con un contributo pensionistico, per ricuperare risorse economiche non indifferenti.

Tutto questo dovrebbe essere su base volontaria e fatto in modo morbido.

Si potrebbe lavorare in forma mista, pensione e part time: si uscirebbe dal mondo del lavoro in modo morbido senza costringere la gente a una vita da.....schiavi sino ai 65 anni e oltre.

Tagli si possono sempre fare e gli sprechi ci sono, ma spesso non se ne parla: i costi dei lavori pubblici, per esempio, devono essere sempre confrontati.

Inoltre le cattive gestioni pubbliche devono essere rese note: i cattivi amministratori devono essere conosciuti.

Si sa che i politici usano i loro uffici stampa per far passare tesi improponibili: così ci facciamo prendere per il naso e gli errori, che vediamo sotto i nostri occhi, ci paiono come normali, come giusti.

Un ospedale, che è costato più del dovuto e ha infiltrazioni d'acqua appena concluso o crepe per esempio, nasconde quanto meno inefficienze e cattiva gestione, se non corruzione.

E' inutile lamentarsi e poi non usare il voto, l'unica arma che abbiamo, per imporre cambiamenti: chi sbaglia deve tornare a casa, non deve essere più eletto.

Io voglio ricordare gli sprechi, non solo dello Stato centrale, centralista, ma pure delle amministrazioni locali.