La trasmissione Report, andata in onda il 24 ottobre 2010 su RAI tre, affrontando l’argomento dell'evasione fiscale si è soffermata su quella rilevata dall’Agenzia delle Dogane che da tempo è impegnata nel contrasto al fenomeno della sottofatturazione.
A chiusura del servizio la conduttrice della trasmissione ha fatto riferimento ad un “dato non ufficiale, ma doganale” secondo il quale l’evasione per sottofatturazione dei prodotti importati dalla Cina si aggira sui 30 miliardi di euro.
In proposito, si ritiene necessario evidenziare che alla predetta stima di natura “doganale” non è attribuita alcuna valenza da parte dell’Agenzia delle Dogane e che questa - come già dichiarato dal direttore Giuseppe Peleggi nel corso dell’intervista resa - non ha elaborato nessuna stima sull’importo complessivo della presunta evasione per sottofatturazione.
L’unica stima del fenomeno dell’evasione per sottofatturazione effettuata dall’Agenzia delle Dogane, peraltro presentata nel corso di una riunione dei Direttori Generali delle Dogane Europee del dicembre 2009 e riproposta nel “Seminario sulla sottofatturazione” organizzato dalla Commissione europea a Roma nel maggio scorso, su iniziativa dell’Agenzia stessa, è relativa esclusivamente al settore tessile (capitoli 61 e 62 della tariffa doganale comune) e calcola in 4,5 milioni di euro le probabili minori entrate (dazi) al bilancio comunitario derivanti dal contrabbando per sottofatturazione nei 27 Paesi dell’Unione, nel periodo 2006-2009.
Tale stima è stata calcolata moltiplicando la differenza tra il valore medio di importazione dei prodotti tessili dichiarato in ogni Paese dell’U.E. e quello dichiarato in Italia, per le quantità importate nei singoli Paesi.