UNO SPETTACOLO FACILE E DIVERTENTE!
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Spettacolo di Commedia dell’Arte
Produzione Teatro Viaggio
E’ lo Zani bergamasco il motore di questa commedia scritta alla maniera della commedia dell’Arte. Attorno alla sua figura girano, comicamente, tutti gli altri personaggi: la vecchia Pantalona, il balbuziente Notaio, lo spassoso Capitano ed i giovani Innamorati che vorrebbero convolare a giuste nozze: ci riusciranno? Da non perdere è il finale…a sorpresa!
Attori. Angelo Cisana, Eleonora Pocaterra, Elisabetta Rota, Mario Abbiati, Valerio Ferrari.
Maschere Renzo Antonello, Nuno Pino Custodio, Mario Abbiati.
Testo e regia: Marco Rota.
Teatro Viaggio associazione Via Mai 24 24121 Bergamo I Tel/Fax 035 22 50 47
www.teatroviaggio.it e-mail: teatroviaggio@libero.it
NOTIZIE SUGLI ZANI BERGAMASCHI
Dopo la metà del 1400 da Bergamo partirono verso Venezia una moltitudine di Bergamaschi: artigiani, avvocati, notai, prelati; emigranti sì, ma di qualità. Giunti sul territorio di Venezia si organizzarono in Congreghe per tutelare gli interessi della loro “Arte”. La comunità del lavoratori bergamaschi residenti in Venezia era molto affollata specialmente nella zona di Rialto, il luogo per eccellenza del mercato. La loro attività di facchinaggio svolse un opera di raccordo fondamentale in quel tessuto urbano. La loro capacità di svolgere facchinaggi pesanti ma più spesso di missive fiduciarie, li porta in contatto con l’aristocrazia veneziana . Gli eruditi si servono spesso di loro per la rappresentazione di intermezzi comici da inserire all’interno delle loro tragedie.
Si cominciò a chiamare questi lavoratori con il nome di Gianni (Zani in dialetto), tant’è che Zani-Zane divenne sinonimo di lavoratore bergamasco.
Gli Zani, di cui Arlecchino è il rappresentante più famoso, furono i primi a dover sperimentare forme di recitazione basate su pretesti di vario genere appartenenti al vissuto quotidiano del loro pubblico, piuttosto che sulla divulgazione di temi religiosi o letterari. Né giullari, ne mimi, né chierici essi posero le basi dello spettacolo eseguito all’improvviso ( cioè senza testo premeditato), che troverà piena realizzazione nella decisione dei commedianti di associarsi in una propria corporazione (“Arte”), universalmente conosciuta come Commedia dell’Arte.