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Il caso degli adolescenti violenti in famiglia sta diventando sempre più complesso e irreale: questi ragazzi e ragazzine sono sempre più aggressive, prepotenti e si mascherano dietro istituzioni che le proteggono da giuste punizioni con discorsi ridicoli, ridondanti e retorici, da manuale, contro la famiglia: quando c’è un adolescente violento esiste, secondo loro, un disagio famigliare.
Eppure tutti noi conosciamo famiglie stupende, con padri ottimi, lavoratori, sobri, che neppure fumano, madri oneste, buone e brave, con figli violenti: ottimi genitori spesso generano piccoli mostri.
Invece la logica, che tende sempre ad accusare i genitori, magari deboli, forse impreparati ad affrontare scoppi di violenza e anche di tossicodipendenza dei figli trionfa sempre.
Il danno che hanno causato, alla nostra società, questa cultura semplicistica e da sempliciotti, che riduce tutto all’ambito famigliare, porta inevitabilmente a criminalizzare le famiglie, a togliere ai genitori, di fatto, la loro legittima paternità, per poi abbandonare gli ex minori all’emarginazione più nera, alle orrende carceri italiane, dove si muore per …. Suicidio, li lasciano alle conseguenze della tossicodipendenza, dell’alcolismo.
Il buonismo e il sociologismo a quel punto mostrano il loro vero volto: quello criminale.
