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La destra con la Lega a parole risolve il problema, urlando nelle piazze che costoro se ne devono andare via, pretendendo di respingerli, poi concedono un permesso di soggiorno di 6 mesi, definito provvisorio, che li avrebbe lasciti liberi di muoversi nell’Unione Europea, ma Francia e Germani prima, poi l’unione Europea, hanno detto che nuovi migranti non hanno diritto di superare i confini nazionali.
La mossa strategica con la prevedibile risposta dell’Ue, porta l’Italia nella condizione di rimpatriare questa folla di senza speranza in modo morbido e a rate, come da tempo capita con il calo o la non crescita della presenza degli immigrati in Italia negli ultimi due anni, in piena crisi economica.
Il gioco del governo è chiaro: da una parte non possono essere criticati dai governi europei se respingono gli immigrati, perché pure loro non gli hanno voluti, li hanno respinti ai confini dell’Italia.
Nel frattempo lasciano che la manodopera a basso costo si disperda sul territorio e coloro che troveranno lavoro regolare non rischieranno di essere espulsi, facendo una selezione, tra manodopera valida e quella che non ha possibilità di impiego: servono muratori, elettricisti, falegnami e altri artigiani specializzati, che resteranno in Italia.
Scaricano le loro scelte sull’UE, che è accusata di razzismo, pacificandosi con la componente cattolica, tollerante con i migranti.
